Carissimo Carmelo tu nel mio giardino esotico ed eretico sei una enormità di fiori in un solo stelo. Giglio candidissimo di un'anima pura sine macula pur cattolicissimo che rasenta il bigottismo ma se ne guarda bene dall'intristirvisi, bella e al contempo anima buona; colto dalla vivida intelligenza ma schivo del "tenace concetto" oggi imperante a Racalmuto per pervicace imperio sciasciano. Carmelo Rizzo, medico insigne e letterato affabulante (talora anche eccessivo). Amico mio e di Dio, capace di far sì di esser piacente a Dio e a lo inimico suo, come dire io. Etc. Ave Carmelo grande amico mio!
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