Carissimo Alfredo
Ti rispondo con molto ritardo non per cattiva volontà ma
perché sono tornato proprio ieri da Racalmuto e là non ho potuto leggere la tua
del 16 giugno. Mi rallegro doppiamente con te: primo perché in storia dell’arte
hai preso trenta con lode e dopo perché non hai più ritenuto ostica l’arte dopo
le mie sollecitazioni.
Tu mi domandi se devi darti all’arte? E che aspetti? E’ il
mio più vivo desiderio: vi vedo uno sbocco finalmente positivo alle tue immani angosce
carcerarie.
Dipendesse da me andrei subito da quei professore e gli
chiederei di fare la tesi con loro.
Dipendesse da me chiederei una tesi sul valore immaginifico
salvifico mistico sensuale violento dell’arte sacra delle popolazioni di aria
depressa come Racalmuto dopo l’esodo dal Medioevo. Qualche giorno fa leggevo un passo di Eugenio Napoleone Messana che
parlando della Madonna del Monte di Racalmuto la dice gaginesca per
caratteristiche tozze del basso ventre della statua. Uno spunto felice che non
me l’aspettavo dal Messana al quale non riconosco molte doti d’ingegno. Lì sicuramente
ha contribuito Isabella Martorana una donna davvero d’ingegno che peccato sia
nata e cresciuta a Racalmuto, Paese ove di sicuro non si concede molto spazio
ai geni di genere femminile.
Se decidi per una tale tesi già ti manderei di Erwin
Panofsky “studi di iconologia” e tu ci andresti a nozze; filosofia ed arte in
simbiosi. Qualora ti facessi dare una tesi sull’argomento ti potrei dare tanti
di quel materiale da farci una tesi originalissima di qualche migliaio di
pagine da sbalordire codesti professori cui come tu mi dici potresti essere
utile per un lavoro accademico volendoti nrl loro corso. Finalmente degli accademici
intelligenti!
Io ti potrei assistere, per quanto posso, anche
finanziariamente.
Insomma mi piacerebbe che facessi la tesi in storia
dell’Arte a Milano, laurearti subito in filosofia e quindi iscriverti nel loro
corso.
Questa lettera la rendo pubblica per far capire agli incliti
e agli incolti, a Savatteri e a Scimè a Racalmare e a Grassonelli di che è
fatto un racalmutese veridico anche se
ostativo. Del resto Sciascia ci insiste tanto: siamo di tenace concetto.
Alfredo Sole cari luminari intellettuali giornalisti poeti e
narratori di Racalmuto vi batte tutti. Pende all’Università di Milano – la
prima mi pare del recente elenco ministeriale che ha destato tanta rabbia negli
invidiosi precari del Sud – trenta e lode
in storia dell’arte. Se siete capaci riusciteci voi. Voi amate Camilleri e Grassonelli
io preferisco questo vero genio racalmutese di nome e cognome Alfredo Sole.
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