domenica 27 dicembre 2015


Carissimo Alfredo

Ti rispondo con molto ritardo non per cattiva volontà ma perché sono tornato proprio ieri da Racalmuto e là non ho potuto leggere la tua del 16 giugno. Mi rallegro doppiamente con te: primo perché in storia dell’arte hai preso trenta con lode e dopo perché non hai più ritenuto ostica l’arte dopo le mie sollecitazioni.

Tu mi domandi se devi darti all’arte? E che aspetti? E’ il mio più vivo desiderio: vi vedo uno sbocco finalmente positivo alle tue immani angosce carcerarie.

Dipendesse da me andrei subito da quei professore e gli chiederei di fare la tesi con loro.

Dipendesse da me chiederei una tesi sul valore immaginifico salvifico mistico sensuale violento dell’arte sacra delle popolazioni di aria depressa come Racalmuto dopo l’esodo dal Medioevo. Qualche giorno fa leggevo  un passo di Eugenio Napoleone Messana che parlando della Madonna del Monte di Racalmuto la dice gaginesca per caratteristiche tozze del basso ventre della statua. Uno spunto felice che non me l’aspettavo dal Messana al quale non riconosco molte doti d’ingegno. Lì sicuramente ha contribuito Isabella Martorana una donna davvero d’ingegno che peccato sia nata e cresciuta a Racalmuto, Paese ove di sicuro non si concede molto spazio ai geni di genere femminile.

Se decidi per una tale tesi già ti manderei di Erwin Panofsky “studi di iconologia” e tu ci andresti a nozze; filosofia ed arte in simbiosi. Qualora ti facessi dare una tesi sull’argomento ti potrei dare tanti di quel materiale da farci una tesi originalissima di qualche migliaio di pagine da sbalordire codesti professori cui come tu mi dici potresti essere utile per un lavoro accademico volendoti nrl loro corso. Finalmente degli accademici intelligenti!

Io ti potrei assistere, per quanto posso, anche finanziariamente.

Insomma mi piacerebbe che facessi la tesi in storia dell’Arte a Milano, laurearti subito in filosofia e quindi iscriverti nel loro corso.

Questa lettera la rendo pubblica per far capire agli incliti e agli incolti, a Savatteri e a Scimè a Racalmare e a Grassonelli di che è fatto un racalmutese veridico  anche se ostativo. Del resto Sciascia ci insiste tanto: siamo di tenace concetto.

Alfredo Sole cari luminari intellettuali giornalisti poeti e narratori di Racalmuto vi batte tutti. Pende all’Università di Milano – la prima mi pare del recente elenco ministeriale che ha destato tanta rabbia negli invidiosi precari del Sud  – trenta e lode in storia dell’arte. Se siete capaci riusciteci voi. Voi amate Camilleri e Grassonelli io preferisco questo vero genio racalmutese di nome e cognome Alfredo Sole.

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