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-UOMOMONDO-
di Ornella Pennacchioni.
Il mondo è un abito a misura di chi lo indossa, lo sai. E' la taglia che fa l'abito o il contrario? Al centro, l'uomo e il suo vestito. Gli starà a pennello, gli starà stretto, largo? Dipende dall'Atelier o dal cliente?
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Commenti
Brigida Liparoti Uhm... dipende, dipende! Quanto è clemente lo specchio, di fronte ad un boccone in più? Perché ogni taglia superiore alla 48 viene definita "forte"? Chi stabilisce che colto è pregiato? Quando inizia il troppo e soprattutto, chi dà una misura unica per tutti? A quale condizionamento si cede, per primo? Ecco... questa potrebbe essere la domanda regina...
Lillo Taverna Mi piacerebbe vederti recitare in "Fra vestiti che ballano" di Pier Maria Rosso di San Secondo di Caltanissetta. Frattanto da LA BELLA ADDORMENTATA traggo" Silenzio, miserabili, io compreso, s'intende! non disturbate ormai con chiacchiere inutili, la maternità [....] Ecco, Simpatia: un tetto che ti copra dal solaccio della stagione, dalle intemperie avversarie, dell'eterno rimescolare del tempo! C'è puzzo di rinchiuso, è vero, e qui la sofferenza di questi disgraziati suda con non piacevole odore! Ma tu, fiore, ti porti appresso la frescura del tuo profumo e non senti altro. Ridi! Ridi! Ridi! Basta che ti metti a una finestrella, sotto la grondaia e l'ochio di sopra i tetti del paese ti vada alla montagna e alla pianura, ti basta per spaziare in mezzomondo. Le ronfìdinelle, poi, ti riconoscono , che fanno nido tra mezzo alle tegole, ti fanno uno squittìo intorno, intorno, Quando cala la sera, puoi contare tutte le stelle che spuntano in cielo ad una ad una ... Ridi! Lo vedi, ridi! ... E quello che ora è settimo tra noi, senza esserci ancora , troverà la sua vita. Da questi avanzi di uomini nascerà un fiore incoltivato."