Cancellata quella pagina filosofica del mio esistere, passo
a cose intime. Tu ed io siamo entrati in Banca d'Italia credo quasi nello
stesso anno. Io il primo febbraio del 1960. Perché il primo febbraio del 1960?
perché dovevano dare una "doppia" e a noi novelli figli di BI Non era
"morale" darcela. Ti assicuro che è stato così. Iniziai dunque il mio
servizio in questa che è come dicevo la sede sociale del capitale (quello di
Karl Marx) con una morale immoralità. E poi ho visto comunisti e ultracomunisti lottare per la sublimazione
dei nostri fringe benefit. L'autonomia della Banca d'Italia, l'intoccabilità del Consiglio Superiore della Banca d'
Italia. L'organo vigilante 'amministrato' dai Vigilati. Baffi, quello che ebbe
a presiedere presso Cuccia la divisione delle tangenti d Togliattigrad fra
tutti i segretari politici in proporzione dei voti conseguiti nella precedente
elezione:
NON SI TOCCA.
Il vice direttore,
quello che ebbe a ridire su alcuni passi del rapporto CIS di Piero Izzo perché
svelavano le coperture di Via Nazionale riguardo alle magagne “chimiche” di
Rovelli
NON SI TOCCA.
Anzi a Piazza san Giovanni ebbe ad intervenire serafico il
"compromettente" Berlinguer a dare il suo ovazionato NIET.
Alla Cassa Sovvenzioni e Risparmio è il segretario dell’aziendale
CGIL a stabilire chi dovevano andare a
fare i SINDACI di un presidente rosso notorio grande banchiere ( se Calogero Taverna
magari provocatoriamente pone la sua candidatura a sindaco: reietto).
Poi abbiamo mandato presidente un colto avvocato dell’interno
ufficio legale che di banche se ne
intendeva quanto io di bombe atomiche, ed infatti non si è manco reso conto di
che cosa combinò la Banca d'Italia con i titoli Tanzi insacchettati nel nostro
ex fondo pensioni divenuto dopo l’accordo Occhiuto con l'INPS l'oceano dei fondi
neri della Banca d'Italia.
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