"C'è poi da dire che la statua è della scuola del Gagini, e appare molto improbabile sia finita in Africa; ma più di ogni altra è inquietante la considerazione sulla scelta della Madonna tra il Gioeni e il del Carretto, tra i castronovesi e i regalpetresi; inquietante come l'apparizione dell'immagine del Cristo su una parete del professor Pende, perché proprio al professore, perché al del Carretto, perché tra i regalpetresi la Madonna ha voluto fermarsi, la popolazione di Castronovo essendo in egual misura fatta di uomini onesti e di delinquenti, di intelligenti e di imbecilli."
Leonardo Sciascia: le parrocchie di Regalpetra, pag, 83 dell'Edizione in mio possesso.
Vorrò vedere se Ovadia in cambio dei tanti soldi che ci spillerà leggerà questo passo. Sarà poi il compiacente Sindaco Messana a soggiungere che lo Sciascia fu poi un 'pentitito' e si convertì rabbiosamente alla intangibilità della Saga della Madonna del Monte? e nell'oasi della Noce nei conviviali tra tanti suoi ospiti di mente eletta - tutti foresti - si mise a irridere e dileggiare il modesto ma dignitoso padre Morreale da tempo non più gesuita con buona pace per Voltaire.
Già, l'eterna sinfonia di uno Sciascia che 'contraddiceva e si contraddiceva'. [Calogero Taverna]
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