Gentilissimo Signor Sindaco
gent.mo signor Rag. Cicerone
gent.mi signori dell'Ufficio Tributi di Pescorocchiano
Ad onta di tutte le mie doglianze mi vedo recapitare una esosissima richiesta di ben 172.38 euro per Servizio idrico relativo all'annno ancora corrente- (v. Fattura n° 161 del 17/10/2016 con relativa lettera d'accompagno senza n.° di protocollo).
Richiamo qui tutte le mie precedenti note di contestazione per le arbitrarie vostre imposizioni tributarie locali.
Ribadisco che per eredità familiare e come bene parafernale un paio di anni fa mi ritrovo ad essere unica proprietaria del collabente di fatto ampio immobile in catasto (che ovvio non è prova giuridica di nulla) A/0 3 fg1 - 20 . n. 299 sub 1
L'immobile avente valore storico (e ovvio sentimentale per me) è di fatto inabitabile. Ma ha un contatore idrico che lor Signori non si sono mai preoccupati di controllare o magari chiedere il consumo raggiunto. E questa Vostra inadempienza rende senza alcun significato il consumo oggi segnato dopo decenni di funzionamento, allorché non lo stabile non era neppure di mia proprietà.
Dopo le lagnanze dell'anno precedente che mi pare siano state accettate eccomi di nuovo a venire ancora tributariamente perseguita per una enormità (172.28 euro annui) a titolo di consumo acqua che non ho mai effettuato. Senza avere consumato manco una goccia di acqua voi mi chiedete per un anno oltre centosettantadue euro. Non credete ciò iniquo. Né ditemi che vi soccorre non so quale legge o regolamento o delibera comunale. Nella vicina Fiamignano applicano una modesta tariffa per gli immobili disabitati. Ciò che vale per Fiamignano non vale per voi?
Già ho contestato il fatto di avermi applicato una tares per due occupanti quando di occupanti in quell'immobile non c'è nessuno e in ogni caso il mio nucleo familiare di fatto e di diritto è soltanto monocellulare.
Tutti possiamo sbagliare. Basta ravvedersi. Nel vostro caso adoperatevi per la debita AUTOTUTELA.
Attendo vostre precisazioni e rettifiche e nel frattempo diffido da qualsiasi atto di rigore che considererei antidoverosamente afflittivo.
Con osservanza
Benedetti Maria BNDMRA39C44G498N
gent.mo signor Rag. Cicerone
gent.mi signori dell'Ufficio Tributi di Pescorocchiano
Ad onta di tutte le mie doglianze mi vedo recapitare una esosissima richiesta di ben 172.38 euro per Servizio idrico relativo all'annno ancora corrente- (v. Fattura n° 161 del 17/10/2016 con relativa lettera d'accompagno senza n.° di protocollo).
Richiamo qui tutte le mie precedenti note di contestazione per le arbitrarie vostre imposizioni tributarie locali.
Ribadisco che per eredità familiare e come bene parafernale un paio di anni fa mi ritrovo ad essere unica proprietaria del collabente di fatto ampio immobile in catasto (che ovvio non è prova giuridica di nulla) A/0 3 fg1 - 20 . n. 299 sub 1
L'immobile avente valore storico (e ovvio sentimentale per me) è di fatto inabitabile. Ma ha un contatore idrico che lor Signori non si sono mai preoccupati di controllare o magari chiedere il consumo raggiunto. E questa Vostra inadempienza rende senza alcun significato il consumo oggi segnato dopo decenni di funzionamento, allorché non lo stabile non era neppure di mia proprietà.
Dopo le lagnanze dell'anno precedente che mi pare siano state accettate eccomi di nuovo a venire ancora tributariamente perseguita per una enormità (172.28 euro annui) a titolo di consumo acqua che non ho mai effettuato. Senza avere consumato manco una goccia di acqua voi mi chiedete per un anno oltre centosettantadue euro. Non credete ciò iniquo. Né ditemi che vi soccorre non so quale legge o regolamento o delibera comunale. Nella vicina Fiamignano applicano una modesta tariffa per gli immobili disabitati. Ciò che vale per Fiamignano non vale per voi?
Già ho contestato il fatto di avermi applicato una tares per due occupanti quando di occupanti in quell'immobile non c'è nessuno e in ogni caso il mio nucleo familiare di fatto e di diritto è soltanto monocellulare.
Tutti possiamo sbagliare. Basta ravvedersi. Nel vostro caso adoperatevi per la debita AUTOTUTELA.
Attendo vostre precisazioni e rettifiche e nel frattempo diffido da qualsiasi atto di rigore che considererei antidoverosamente afflittivo.
Con osservanza
Benedetti Maria BNDMRA39C44G498N
Nessun commento:
Posta un commento