venerdì 2 dicembre 2016

Sotto lo scorso Natele scrivevo a proposito della Banca Etrurio questa dissertazione che mi pre stia risultando un po' profetica.
Si agitava allora il problema della trasparenza bancaria. Dicevo:

Non vi è dubbio:il punto è questo: ma detto così diviene  fuoco fatuo destinato a sparire come certe nebbie del mio paese dopo qualche ora dal sorgere del sole. Ed è certo che se il tutto s risolvesse nel processo endogeno degli sforzi di patrimonializzazione della popolare dell'Etruria, boschi o non boschi renzi o non renzi, tra breve avremmo da irridere alla solita sinistra disfattista.

Un problemino da poco: un'operazione di ingegneria finanziaria del tipo della Mediterranea di Potenza dell'ex ministro Colombo o che so della Cassa di Risparmi (sic) di Livorno ove aveva pastura extrafido il fratello dell'ex govenatore Ciampi o magari della Cassa d Risparmio Vittorio Emanuele di Palermo della grintosissima famiglia La Loggia di Agrigento. Possiamo - se vogliamo . anche  ritornare all'Italietta golpista del nerissimo aristocratico romano Valerio Borghese Iunio (sic) con la sua banchetta in Via Veneto dirottata al bancarottiere Sindona, o alla Banca dei Fabbrocini di Terzigno.

Il rosario è lungo lunghissimo, e tutto finirebbe nel dimenticatoio di questa Italia bancaria che fragile per capitali suoi riesce in fin dei conti attraverso questa abile moltiplicaione dei pani e dei pesci finanziaria a competere con partners europei che i capitali li hnno accumulati con un feroce colonialismo.

Ma purtroppo non è così. Cause esogene di tsunami finanziari e valutari. L'Italia corre verso un crack di Stato non per crisi di sistema come ben dice D'Alema ma per crisi di liquidità. Una perniciosa crisi dl liquidirà bancaria che per i tecnici e gli osservatori informati promana da insensibilità culturali di un Prodi e soprattutto di un Ciampi che dall'ortografia come Segretario generale di Carli finì, per le feroci aggressioni di Andreotti coldiretti fica e bonomi contro Sarcinelli, addirittura a Governatore della BI,  che allora era davvero la Banca Centrale o l'Istituto di Emissione o la Prestatrice di ultima istanza, ed era governatore che nulla sapeva di banche, di politica creditizia alla Carli con i suoi prestiti compensativi destinati a RISCONTI sotto fascia.

E Prodi e Ciampi senza nulla sapere di ciò che veramente era l'ORDINAMENTO SEZIONALE DEL CREDITO buttarono così quell'ORDINAMENTO nelle fauci di una BCE intrisa di angloteutonica prudenza nella  custodia dei loro ingenti capitali accunulati nei secoli con il feroce colonialismo planetario di cui tutto si sa anche se si ama scordarselo.

Insomma l'Italia che con legge fascista si preoccupa della funzione di pubblico interesse della intermediazione creditizia, ben sapendo come stavano le cose, all'improvviso viene disciplinata come una sorta di estranea conoscitrice di enti del tutto privati aventi solo l'interesse a tenere robusto il proprio peculio patrimoniale.

E da una vigilanza a dimensione cattolica tesa al bene comune in economia si passa disinvoltamente ad una vigiliaza di taglio svizzero, alla basilea maniera insomma detta persino insolentemente "prudenziale" .  

Cosa ciò significa all'atto pratico, vallo a far capire alla sinistra disfattista. Questa una volta strilla che la Banca d'Italia è una volgare società privata in mano a banali realtà banvarie italiane, un'altra volta dice che la Banca d'Italia è ancora Banca Centrale retta da un PRESIDENTE pari al presidente del Consiglio e ora mi pare la si vuole ancora un cane da guardia che possa tranquillamente liquidare la  Banca dell'Etruria. Ovviamente petegolozzi da cortile.
 
 
Ma il problema c'è ed è tragico e sarà traumatico. La colpa è tua,  la colpa no, è invece tua! Visco da Fazio è stato ferocissimo sia pure con cantilena noiosissima. Se mi dice che già la Banca dell'Etruria era claudicante, non mi dice in base a quali criteri valutativi e con quali strumenti di valutazione. Con ispezioni del suo inglesicizzante organo di vigilanza ispettiva retta dall'ispettore capo del'ispezione alla Banca Polpolare di Pescopagano? Rabbrividirei! O in base alle misurazioni statistiche dei modelli microeconomici del Servizio Studi? Ci andrei cauto. Oppure in applicazione di tutti quegli anglicismi che abbondano nel rapporto Cantarella sul MPS? Sarebbe comico se non fosse tragico. Ed infatti tutto ebbe a risolversi, per detta di Visco, ad una moral suasion come se ancora fossimo ai tempi di Carli che come ci disse: non posso seguire Zoffoli che vuol sempre chiudere le banche, ma queste a me  servono. Ed infatti invece che provvedimenti d rigore convocava nel San Sebastianino gli apparati egemomi di questa o quella azienda di credito in difficoltà e faceva moral suasion, un bel ricatto insomma. O voi fate quello che vi dico io o niente misure di ristoro, niente risconto sotto fascia; vi stringo i cordoni della borsa, di cui abbondantemente dispongo. Ma ora è tutt'altra musica: fare moral suasion forse apparirà ai magistrati di Roma come bancarotta preferenziale o correità e saranno guai per Visco come lo sono stati con il suo predecessore Fazio. I magistrati agiscono solo credendo di dover risponde al quid iuris e non gliene importa niente del quid facti sia pure d'indole costituzionale che vuol sempre la difesa del risparmio.
Calogero Taverna

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