Veramente non so nulla di codesti 'periferici' beni strumentali. Preso atto di aver confuso un novello ingegnere deposta ormai incontrollabile di un patrimonio stratosferico da svendere nell'ambito degli 'amici' con un personaggio, peraltro degna persona, dei miei temopi (molto arcaici), mi domando da ex superispettore del SECIT come fanno sedi bancarie di una volta a rimanere 'ancora' strumentali? Quali rettifiche a fine della corretta denuncia dei redditi ha fatto mamma banca? Sarebbe già comico se le lussuose dimore di un tempo in via Due Macelli risultino tuttora 0'beni strumentali' come fossero 'foresterie' dell'austera banca centrale di un tempo, ma saremmo nel crimine se anche per un limitato tempo, pure anche il Bagaglino risultasse iscritto tra i 'beni strumentali' di mamma banca. E mi meraviglia che i sindacatici interni della BI,. decisamente anticostituzionali, possono avere voce in capitolo in questo campo, magari come postulanti di fringe benefit dei soliti noti. Ma Tralasciando il 'particulare', mi dico che gli passava in mente all'estraneo Draghi per avviare una siffatta dismissione di immobili (pare cento) sparsi per tutta Italia. Davvero si era arrivati a svendere le 'gioie' di famiglia? eravamo e siamo davvero a questo punto fallimentare?. Leggo l'attuale bilancio della BI: ultimamente segna un sovrabbondante utile di quasi due miliardi di euro (2.998.242.120)- Assegnati 600 milioni circa alla riserva ordinaria, 150 milioni circa a quella straordinaria e limitando (per ora) 340 milioni di euro per tacitare le bramosie dei suoi privatissimi 118 partecipanti, ivi compresa la CSR, è finito allo Stato (oltre le enormi tasse) il residuo di ben 1.908.681.590.= euro, defluiti quindi al famoso capo X, per fare chissà quale fine.. E a noi poverelli ci viene negata persino l'agenda natalizia che ci faceva sentire ancora figli di una grande gloriosa rispettabilissima Famiglia. Tutto qua la mistica dei COSTI/BENEFICI esimio signor Governatore? Ma non Le pare che in queste condizioni dismettere un importante patrimonio immobiliare, è follia specie se mettiamo un domani necessario perché si potrebbe tornare alla LIRA o perché finalmente lo Stato rinsavisce e invece di fare locupletare dissennate e incapaci banche ora oltremodo privatizzate quando non finite in proprietà dei francesi, ritorna a quel probo accentramento della Tesoreria unificata e quindi alle tesorerie provinciali della Banca D'Italia. Per non parlare poi del fatto che a forza di chiudere le filiali si sono sbarrati i portoni delle Rappresentanze della CSR ed ha un del da dire Omero Papi, ex esponente dell'MSI, che nonostante ciò si sarebbe di molto irrobustito il patrimonio della sua CSR, di talché può avventurarsi in quella sosta di monopsonio che è la compravendita in outrighit delle proprie azioni sociali, a mirabolanti valori sedicenti di mercato. Ed egregio Signor Governatore non pensa che sia il caso che intervenga in questo bubbone, lasciando da parte il rigorismo settario del suo dott. Carmelo Barbagallo? Calogero Taverna
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