mercoledì 13 giugno 2018

Ricordo che quasi 35 anni fa si andava al mercato con la nonna, mano afferrata e conforto di stare con lei e si sa, i nonni sono nonni, e mia nonna Rosalia rappresentava la massima libertà per me fanciullo, ma un'ossessione gravava queste passeggiate consumistiche dell'epoca; a proposito del mercato della Barona mi si permetta di ricordare il possente Bongiorno coi suoi baffoni e il vocione che bandiva le "pièssiche" con accento panormita di maniera. L'ossessione non era nè il lupo mannaro e nemmeno qualche abominevole mostro che rubava bambini, anche se nel mio caso scherzosamente prendendomi in braccio ci provava mio zio Federico con i suoi baffoni a cercare di mettermi paura con il papa che mangiava i bambini, ma non c'era pericolo, mia nonna con la sua fede correggeva il tiro, così che a 4 anni ero il più piccolo chierichetto in Matrice, a recitare un'Avemaria per la conversione della Russia e a girare con mio zio all'inizio dell'estate (Italia paese di continue elezioni) per fare propaganda "per la svolta, vota comunista", con grave ambascia di coscienza di nonna all'idea che fossi al servizio degli "scomunicati" .
Messi da parte i banchetti pedofagi di comunisti e preti, la vera ossessione era la zingara che in un momento di distrazione rubava i bambini.
A comprovare tali capacità delinquenziali dei gitani si citava una teoria di episodi di rapimenti avvenuti nei posti più disparati, in particolare a Licata, non so perché questa cittadina fosse l'epicentro di tanti drammi, forse la sufficiente lontananza assicurava la veridicità della notizia. Ma noi bimbi si andava dagli zingari, per le feste c'erano le giostre, erano di zingari, la scuola ci portava a tutti i circhi equestri che si accampavano in Piazza Barona, erano zingari, mia nonna scendeva giù dall'arrotino, era uno zingaro, c'era da riparare la cucina a gas, c'era lo zingaro itinerante, Infine zingari erano anche i portatori dei Cilii per la festa del Monte, prima che i trattori, simbolo del progresso contadino, li rimpiazzassero. Diffidenze tante, ma alla fine condivisione dell'arte dell'arrangiarsi tipica delle società povere e contadine, insomma tutto serve a tutti.
Negli anni '90 le milioni o forse i miliardi di Avemarie per le intenzioni del Sommo Pontefice e per la conversione della Russia recitate nel mondo, ma soprattutto i soldi del riciclaggio investiti dallo IOR di San Giovanni Paolo II in Polonia, hanno qualche effetto: la conversione dell'est Europeo al libero mercato avviene. Un alcolizzato svende la Russia, affari per tutti, ma la Madonna si sa è anche Addolorata una volta all'anno. Ecco così che per far sentire l'Europa cosciente della divina Grazia, non basta un'apparizione a Fatima e neppure la pallottola vicina al cuore di Wojtyla, i miliardi di Avemarie non impediscono il riesplodere di antichi conflitti, del resto, come Madre Teresa insegna, la sofferenza avvicina a Cristo e affinché le piaghe del Signore siano impresse in qualche cuore in quella tormentata area che aveva assunto una stabilità sotto il nome comunista di Jugoslavia scoppia una guerra etnofoba. I gitani dell'est che si erano stanziati ed erano divenuti per la maggior parte operai, spinti dalla guerra e dalla crisi economica postcomunista, riprendono la marcia. L'Europa si ricorda delle soluzioni belliche e affronta questo fenomeno migratorio istituendo i campi nomadi che altro non sono che campi di concentramento. Povertà, mancanza di servizi, discriminazione fanno il resto. Riecco gli zingari e le vecchie bufale concretizzarsi le buone intenzioni di ex operai finiscono per adeguarsi alle condanne sociali inflitte dalla società. È vero droga e delinquenza ormai albergano in questi campi di concentramento, ma è anche vero che lì l'acqua potabile è un sogno, le fogne non esistono e chi mai poi assumerebbe uno di loro per farsi riparare qualcosa. Però hanno qualcosa di umano che dà diletto, freschi pertugi da iniziare, i piaceri sessuali non tengono conto di razze e la puerile freschezza non ha colore. La pedofilia, che non è un fenomeno di nicchia, ma rischia di diventare una moda in un paese dai tassi di crescita demografici come i nostri, nei campi Rom consegue migliaia di vittime.
Prima che gli zingari rubino 40.000.000 di euro, come risulta fatto da Bossi e Belsito ce ne vorrà. Suggerisco una cosa a Marino sindaco di Roma ladrona: dare la cittadinanza onoraria a Bossi e qualche servizio vero a questi esseri umani provando a riconoscere loro una dignità e rispettando il diritto alla cittadinanza europea che non sia basato esclusivamente sulla capacità economica. La corruzione della mafia di Roma capitale nasce dalla gestione dei campi nomadi e dei centri immigrati, non lo dimentichiamo.
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Giacoma Biondo ...e se ti svegli così...non immagino che giornata sarà...riflessioni di una giornata di Giugno in un Paese che ha bisogno di ricordare più spesso...con questa semplicità...chi siamo,da dove veniamo e dove stiamo andando...magari per svegliarci e cambiare direzione!! Buona giornata Salvo Messana !

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