Singolare foto di una Racalmuto oggi non più esistente. Sullo sfondo appare quella che si chiamava "la Gentrali" oggi nota come la fondazione - anonima per inconsistenza istituzionale. Chiaro, la strada in bianco, adesso, inutilmente commemorativa, si dice in gloria di un generale, della schiatta dei Macaluso. Avanza ingombrante una carrozza trainata da due grandi cavalli e cocchiere Luigi Di Marco. Si sposta a sinistra, perché due pedoni tra loro affabulanti imperterriti occupano la carreggiata di destra. Un modesto acquaruolo (acqua d'u Raffu, 'na lanceddra du sordi! Da dove venisse davvero quell'acqua nessuno poteva giurarlo, da lu cannuolu o da la gebbia? Tuttì ne abbiamo bevuta, diciamo, nessuno ne è morto, ma solo d'estate scoppiava un'epidemia di tifo), scacciato dalla sua destra finisce sul marciapiede. L'ora? non la so, il giorno neppure, il mese manco, l'anno neppure. Ma questa era Racalmuto.
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