A leggere cialtronate del genere mi metto le mani ai capelli, dovrei diventare davvero pessimista. Mi vogliono spiegare come si "possono regalare centinaia di miliardi di euro degli italiani ai banchieri" con una legge che cerca solo di bloccare la piratesca norma di Tremonti il quale voleva accaparrarsi come ministro del tesoro la proprietà della banca d'Italia ed essere il despota nelle nomine del Direttorio della B.I.? Certo chi ignora che fu Napolitano a bloccare la nomina della Tarantola, la donna di Bertone e di Berlusconi, a governatrice della Banca d'Italia può forse in buona fede fare una qualche protesta per una legge che cerca di bloccare l'abomonio di un articolo 19. Ma chi ha organizzato tutto questo bailamme senatoriale puzza di attentato alle istituzioni repubblicane, alla divisione dei poteri. Si sa che se si dovesse dare attuazione alla legge Tremonti, il padrone della banca d'Italia diviene il ministro dell'Economia nella veste di capo del Tesoro? Oggi il padrone sarebbe Saccomanni, domani l'uomo del risorto Berlusconi. Quelli dell'assetto societario della banca centrale sono problemi giganteschi: investono l'autonomia della stessa Banca d'Italia specie nei confronti del Tesoro (il famoso divorzio del tesoro) la questione della Vigilanza e del disastro della riforma della Legge Bancaria, la sudditanza dalla BCE ed altre colossali questioni dalle funzioni (oggi cassae) di prestatrice di ultima istanza a quella della regolazione della circolazione monetaria. Vedere ridurre siffatti vitali problemi ad una invereconda chiassata per una faccenda tutto sommato irrilevante (come l'intervento nella nomina dei membri del Direttorio della Banca d'Italia) e assistere impotente ad un centinaio di ignari ragazzotti e ragazzotte chiassanti per un imbroglio mediatico (nessun dono ai banchieri è in discussione) mi fa veramente pentire di avere avuto qualche volta certi moti di simpatia per M5S.
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