Lillo Taverna Gentilissima Ilda, premetto che solo gli imbecilli non cambiano idea mentre attorno tutto cambia. Panta rei, dicevano i greci. Il coerente non se ne accorge e tira dritto e naturalmente finisce nel baratro. Ho 80 anni e insomma ne ho visto di cose e qualcuna l'ho vissuta in prima persona. So cosa è divenuta la stampa italiana dopo le veline della Stefani. Mi arrivavano tanti di quegli avvertimenti che ho deciso di non leggere più giornali. Scrivano quello che vogliono (o meglio quello che certe agenzie come dire dagospia o fatto quotidiano o castali (il bel duo Rizzo-Stella) o travagliate cercano di imporre) ne resto totalmente immune. Dice bene Bobbio: la democrazia à l'arte del consenso estorto. Io il consenso non me lo sono mai fatto estorcere e sono un veterocomunista tutt'altro che pentito. Posso gridare forte che sono coerente. Senonché essendo io straconvinto che il cattolico Fazio, ex governatore della Banca d'Italia non è colpevole, ho cercato di strumentalizzare Ferrara e il suo poco accattivante Foglio. Pur il gran Panzone essendo convinto che Fazio è innocente e a modo suo l'ha detto, non mi ha mai pubblicato nulla. Nessuno lo può subornare. I suoi giudizi sono legati al vero scorrere della storia e non sono preconcetti. Per un mese ho letto in quel di Santa Lucia di Fiamignano (vi possiedo un mezzo conventino e d'estate ci vado: è un riposante luogo di frescura) il Foglio di Ferrara, venendo meno alla mia vecchia decisione di astenermi dal bere le stronzate della stampa nazionale. Bene, ogni giorno il gran Panzone mi illuminava. Mi spiegava davvero quello che stava avvenendo non nel teatrino della politica ma nella concitata e sotterranea realtà dell'economia globale. Ecco una eccezione mi sono detto. E me ne fotto di tutto quello che gli appioppano denigratoriamente addosso. Ha delle idee, spesso è un reazionario, non concordo ma non posso non stimarlo. Apoditticamente affermo è l'unica mente pensante libera in questo deteriorato scenario politico italiano (giudizio negativo il mio limitato alla cultura di massa). Anche in Lei che vedo molto vivace riscontro frusti luoghi comuni. Se ne liberi. Fu contro l'aborto. Grave, gravissimo: ma la pensava così, anche Pasolini che era contro l'aborto. Per questo ce la sentiamo di disintegrarlo? Per fortuna siamo in democrazia. E in questo noi siamo maggioranza, loro no: quindi son perdenti. La mia paura è che con papa cicciu tutto francescano possano diventare maggioranza. E allora davvero povere donne italiane.
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