Carissimo Alfonso, con grandissima educazione, con sincero rispetto ed anche con raffinatezza del dire vuoi prendere le distanze dalle mie convinzioni che con infinito affetto si differenziano dalle tue. Mi pare che tu lanci degli anatemi nei confronti della burocrazia: non è esistito stato senza burocrazia; ogni stato ogni regione ogni COMUNE ha la burocrazia che si merita: Racalmuto ha una pessima burocrazia perché si è dovuta seguire la via degli ammortamenti sociali, del clientelismo di famiglia, dell'affidare incarichi e addossare uffici senza formare, senza professionalità e soprattutto senza prestabilirne le mansioni. Ha dominato un CLIENTELISMO (che ci coinvolge tutti) da bassissimo impero. Ne stiamo pagando le conseguenze e ancor più ne pagheremo perché la parte negativa di codesta politica occupazionale si dilata sempre più e non siamo e soprattutto non vogliamo RISOLVERE e CURARE siffatta piaga amministrativa per nostre collettive esigenze ed anche indolenze e non perché al Nord sono bravi e qui no. Se le politiche democristiane e liberiste dell'immediato dopoguerra non fossero state tanto perniciose da prosgiugarci le rimesse dei nostri emigranti per industrializzare il Nord oggi il panorama sarebbe capovolto. Vecchia storia questa che risale addirittura allo sbarco di Garibaldi e alla nota faccenda degli avvocaticchi di Sicilia dei tempi di Crispi (al quale ignorando dedichiamo persino le nostre più prestigiose piazzette). ... [ora devo andar via proseguirò]
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