Basilea ha abolito l'art. 47 della
Costituzione Italiana?
...per mestiere spiego bene agli altri quello che per
me non comprendo.
venerdì 8 marzo 2013
Stamani
il celebratissimo Servizio Studi di Palazzo Koch ha diramato il risultato di
una sua tavola statistica: ulteriore caduta in gennaio dell’1,6%
dell’esposizione creditizia del nostro sistema bancario. La notizia non ha
commenti da parte della stampa (salvo accenni insulsi di c.d. stampa
specializzata). Pare che vi siano “regole” per cui le notizie si danno se sono
notizie e se con lingua a tutti accessibile. Uno come me non è legittimato a
divulgare alcunché neppure se si veste dei panni del demoniaco MEPHISTO. Le mie
non sono verità ”giornalistiche” non sono pubblicabili. Ed allora che cosa è
pubblicabile? Ciò che capiscono tutti, i luoghi comuni da tempo martellati che
fanno tanto comodo al potere. Heghelianamente, il sistema vuol creare entro se
stesso l’antitesi informativa per una sua sintesi, per un suo comodo.
Muore
un gran bravo padre di famiglia in quello splendido palazzo che si affaccia
sulla piazza celebre nel mondo per un certo palio. Una concomitanza: il
dirigente bancario dell’informazione – colpevole solo di sapere – viene more
solito “suicidato” e qualcuno all’indisponente domanda della Gruber bofonchia
che non ha nulla da temere. Lui no! Ma tanti suoi iscritti, sì: Non fanno
corona al Presidente del Monte, come membri del CdA? Qualcuno non è persino
Vicepresidente? Cosa sapeva di loro lo sfortunato David? Soggiungo che si sta
correndo ai ripari: ci si sta riparando nelle cose di angosassone dire; si
indaga su un crimine di INSIDER TRADING e cioè passar notizie. Baggianata
questo insider trading: tutto il mondo dell'informazione economica è insider trading
e nessuno mai si è suicidato per insider trading, per avere spifferato qualcosa
che doveva rimaner segreto. Più credibile invece che induca (ma è meglio farlo
fare direttamente) qualcuno a tacer per sempre; per noi di Sicilia è
pratica vetusta. Emblematico il sasso in bocca a Zecchinetta o Parrinieddu (mutatis
mutandis) nel Giorno della Civetta del mio compaesano Sciascia, scritto
oltre mezzo secolo fa.
Ma
la mia è insinuazione. Non può sere esplicito manco Mephisto che pur possedendo
un demoniaco linguaggio non è facoltizzato a soffiare zolfo e fuoco in presunte
libere stampe nemmanco al femminile.
Concomitanze.
Scandalo perché i cavalli super dopati delle corse, anche quelli credo che ad
un certo punto muoiono o sono freddati nel Palio per antonomasia, finiscono in
certi brodini di martellata pubblicità o peggio in pappe per bambini magari di
rinomata marca francese. Qualche mio paesano potrebbe forse chiarirci qualcosa.
Ma la morale si sa, va bene solo per i vicini di casa, mica per noi che anzi si
ergiamo a fustigatori del dilagante malcostume (altrui).
Io
so bene come nasce MPS; ne ho scritto in questo blog, visto che tutti pensano
che è solo per difetto del mio (non)
sapere esporre se non mi pubblicano. Ma soprattutto so come si è arrivati al
punto in cui siamo. E comunque non credo che un tragico tonfo del MPS si può
eludere piazzando una decina di miliardi di MONTI BOND sul mercato dei capitali
speculativi dell'economia globalizzata.
Interpello uno di quei guru del piccolo laghetto della speculazione italo-libica di questa decaduta Italia bancaria. Rimetto un tracciato per iniziati. La mia origine siciliana, il mio parlar baccaglio insomma mi aiuta. Non potendo essere esplicito, alle orecchie dell’interlocutore divento riddiliusu vecchietto da salottino del tempo perso. Ovvio che mi irriti. In compenso l’interlocutore si offre per una scintillante pubblicazione in una rivista d’alto bordo. Rimbecco: "guarda che ad ottant'anni non mi importa nulla della fama giornalistica. Mi basta il mio blog CONTRA OMNIA RACALMUTO ... per farmi leggere persino dagli Emirati Arabi Uniti passando per la Federezione Rissa, la Corea del Sud, la Macedonia, Panama, Turchia Ucraina, Polonia, Argentina, Brasile ed altri stati ancora."
Interpello uno di quei guru del piccolo laghetto della speculazione italo-libica di questa decaduta Italia bancaria. Rimetto un tracciato per iniziati. La mia origine siciliana, il mio parlar baccaglio insomma mi aiuta. Non potendo essere esplicito, alle orecchie dell’interlocutore divento riddiliusu vecchietto da salottino del tempo perso. Ovvio che mi irriti. In compenso l’interlocutore si offre per una scintillante pubblicazione in una rivista d’alto bordo. Rimbecco: "guarda che ad ottant'anni non mi importa nulla della fama giornalistica. Mi basta il mio blog CONTRA OMNIA RACALMUTO ... per farmi leggere persino dagli Emirati Arabi Uniti passando per la Federezione Rissa, la Corea del Sud, la Macedonia, Panama, Turchia Ucraina, Polonia, Argentina, Brasile ed altri stati ancora."
L’interlocutore
fa il prezioso: non mi risponde al telefonino; se mi chiama mi misura il tempo
come se fossi ospite in tV; mi dà
l’appuntamento per un caffè per la settimana successiva; se ne scorda. Dopo un
ripensamento, mi son detto ma se costui vuol diffondere il mio suggerimento salvifico
del MPS (e di rinculo della BI) perché non provare. L’intresato Che sembrava
disporre di tutta la stampa che conta, promette, tarda a darmi un cenno di
intesa. Finalmente deve pur svelarsi. “Sai, ho fatto un giro; solo uno mi ha
risposto. Mi ha detto: se non ci ho capito un cazzo (scusate il turpiloquio)
come vuoi che pubblichi quell’articolo là.” L’interlocutore è il primo a non
credere al suo referente. Figurarsi io. Succede che quel direttore di chissà
quale rivista si sarà detto: ma questo qua dove cazzo mi vuol portare. Va a
finire che mi porta là dove pensano: ma che cazzo questo direttore ci vuol far
fare. Va a finire che quel cazzo lo piglio …
Comprensibile:
ed ecco però che così è oggi la stampa “specializzata”, la stampa “libera”, la
stampa “libertaria”, la stampa “femminista”. Hanno “regole” non scritte che
nessuno sa dove portano ma le rispettano ciecamente. Quando derogano,
deragliano a ragion veduta. Ma saranno sempre le ragioni che non sono le mie
ragioni … e mi picco: quelle della
comunità.
Finite
per ora le divagazioni, diciamo che è ovvio che i prestiti bancari scemino. Non
hanno liquidità. Prosciugata per errori
anche di via Nazionale 91. Non è luogo questo per dilungarmi in proposito. In
altra occasione, chissà. Resta evidente che questa estate nel Cicolano sono
rimasto per una settimana senza liquidi, perché l’unico bancomat nel raggio di
una trentina di chilometri è finito all’asciutto
per una settimana, latitando il movimento fondi di una delle più grandi banche
italiane. E latitavano perché? Ma perché anche le grandi banche non dispongono
di congrua liquidità.
Una
volta, specie con Carli, inghippi del genere sarebbero stati impensabili. Ma
allora la Banca d’Italia faceva da prestatrice di ultima istanza. Persino lo
sconto ”sotto fascia” aveva inventato. E naturalmente faceva anche “conto
economico” che non solo consentiva di regalare vistose agende di fine anno
anche all’ultimo dei suoi uscieri o dei suoi più umili pensionati, ma creava
uno spirito di corpo nella propria compagine per remunerazioni un tantinello
sopra quella “adeguata” e nessun ispettore di Vigilanza si sognava di fare ispectiones
in odium gubernantium.
Oggi,
invece …
Erano
tempi però in cui Carli si inventava persino i “prestiti compensativi”. Come
dire; oggi si potrebbe andare dalla banca centrale cinese e con un valido
interprete proporre che mettendo in garanzia le cospicue riserve valutarie (o
auree), la banca centrale italiana chiede prestiti imponenti da girare alle
banche sotto il suo controllo (o vigilanza secondo gli esteti dell’ispettorato
vigilanza) ad un piccolo tasso differenziale. Vi è qualche norma che lo vieta a Basilea? Ma quella è svizzera: mica può
avere la pretesa di azzerare persino il nostro articolo 47 della Costituzione?
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