Seppure non la cita espressamente, il
Casarrubea nel suo volume sulla Storia segreta della Sicilia ci
introduce in un'altra pagina storica di Favara. Anno 1947: al
generale della Milizia Enzo (o anche Franco) Navarra Viggiani, un
"trentatré" della Massoneria di rito scozzese antico ...
si attribuiva .. la direzione dell'UPA (Unione patrioti
anticomunisti), poi assorbita dall'Associazione arditi d'Italia di
AMBROSINI,
Codesta Associazione anticomunista e
filo massonica non poteva che avere le radici in Favara, città natia
di questo singolare personaggio che fu l'Ambrosini che noi abbiamo
incontrato nel 1919 nei fatti di Riesi, in quella strage ove per
interessi o vezzi snobistici - del tipo di quelli che talora
albergano nel foglio "Malgrado Tutto"di Racalmuto - si
vorrebbero ingigantire ruolo e responsabilità dell'altro personaggio
dell'Agrigentino l'Ispettore Generale di PS dott. Ettore Messana.
Questo Ambrosini, fratello del
costituzionalista caro a De Gasperi, è certo noto a Favara, Ma a me
non risulta questa implicazione che il Casarrubea a pag. 51 del suo
pamplet immette in quel fervore di organizzazioni anticomuniste quale
esplose nel 1947 quando una impresta vittoria del Fronte del Popolo
nelle elezioni regionali di Sicilia misero in fibrillazione Alleati,
mafia, la Decima Mas di Junio Borgehese chiesa la peregrinatio Mariae
mons. Sclafani (che il Casarrubea qualifica erroneamente quale
vescovo di Agrigento) che ebbero l'agghiacciante passaggio della
Strage di Portella della Ginestra, attribuita al bandito Giuliano.
Anche qui provoco i miei amici compagni
di Favara per fornirmi qualche precisazione storica, per amore di
verità.
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