il mio nome però è greco, greco clasico, Magna Grecia, ma diffusosi sotto l'impero d'Oriente. Bizantino insomma. Letterariamente dovrebbe significare BEL VECCHIO, ma inteso in senso traslato come dire uomo pio, anacorata magari ma sempre santo. San Calogero in Sicilia risuona in tanti umani agglomerati. Per quanto mi riguarda ora posso dire che sono vecchio ma appena battezzato fui Calogero; un anacoreta dunque poppante. Questo mi dovrebbe mettere al riparo dalle furie antislamiche capitanate da tal Cristiano gran marrano. Le prediche di costui per tramite di molto intelligenti ingegneri vengono divulgate anche al mio paese che invece il nome arabo ce l'ha tutto: RACALMUTO (non significa paese dei morti ma il richiamo islanmico è fin troppo evidente). L'ingegnere va gridando che non stiamo capendo l'incombente pericolo maomettano che tutii ci dovrebbe fagocitare. Nel mio paese maomettani tripolini vi dovettero essere per un paio di secoli, ma a quel tempo l'attuale borgo non c'era. Cacciato il pericolo islamico, pare che il nuon Federico Secondo lo Stupor Mundi, vi bbia trasferito orde di marrani coatti in quelle che erano divenute proprietà del vescovo normanno Gerlando. Da qui nomi di suono arabo a profusione. Manco il mio cognome è arabo ma ritengo arabo il cognome di quell'ingegnere terrorrizzato dal prossimo avvento di Allah! Si vede che ha paura di un ritorno ai suoi vetusti lombi marrani.
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