Roma 10
febbraio 1995
Carissimo
Arciprete Puma,
quando mi
ero piccato di essere divenuto un esperto in Archivi della Matrice, ecco che il
suo albero genealogico manda in frantumi le mie presunzioni. Per varie volte mi
sono cimentato con i suoi antenati e costoro si vendicano di me impedendomi una
corretta genealogia.
Quella
ultima che le fornii va strappata perché - come le dissi questa estate -
contiene un gravissimo errore: indico come genitori di suo nonno Salvatore Puma
(sposatosi con Burruano Dorotea l’11/3/1882) tali:
·
PUMA PAGLIARELLO CALOGERO e SFERRAZZA PAPA
GIUSEPPA (sposatisi il 25/10/1873).
Non
foss’altro che per questioni anagrafiche, trattasi di dato inattendibile.
Invero, risulta che suo nonno Salvatore Puma era figlio di Calogero Puma e Concetta
(non Giuseppa) Sferrazza (Registro matrimoni della Matrice 1877-1891, n.° 180).
Ed è proprio questo Calogero Puma che costituisce un ostacolo insormontabile
per le mie ricerche.
Nato,
presumibilmente, attorno al 1815, dovette sposarsi con Sferrazza Concetta
subito dopo il 1853. Sino a questa data, le mie indagini - che credo
attendibili - non appurano alcun matrimonio a tal riguardo: quindi deve essere
avvenuto dopo e non reputo che possa essere stato celebrato dopo il 1862. In
questi dieci anni - tra il 1853 ed il 1862 - sicuramente ricade quel
matrimonio, ma sinora non sono riuscito a rintracciarlo. Sarà per effetto degli
sconvolgimenti dell’epoca che portano alla distruzione delle carte municipali,
sarà perché mi pare che manchino gli atti matrimoniali dal 1854 al 1856, fatto
sta che non trovo quell’atto che è basilare per la esatta individuazione di
quel Calogero Puma (solo negli atti di matrimonio infatti sono reperibili le
generalità dei genitori). Purtroppo non trovo neppure presso la Matrice l’atto
di morte, che se non porta le generalità dei genitori, reca almeno l’età che
agevola la ricerca dell’atto di battesimo, dove sono ovviamente indicati i
genitori.
Calogero
Puma, sposato con Concetta Sferrazza, è sicuramente ancora vivo alla data del
matrimonio del proprio figlio Salvatore (11.3.1882). Il suo decesso non
dovrebbe cadere troppo dopo questa data. Forse quell’atto di morte è reperibile
presso il Municipio. Ove forse - ma l’escluderei - potrebbe rinvenirsi anche
l’atto di matrimonio allo stato civile. Questo atto di matrimonio ai fini
civili potrebbe però trovarsi ad Agrigento, presso l’Archivio di Stato (atti
similari li abbiamo già trovati il prof. Nalbone ed io). Quando sarò a
Racalmuto, mi industrierò in tal senso. Frattanto, lei - se interessato e se ne
ha voglia e piacere - potrebbe effettuare qualche ricerca presso il Municipio
di Racalmuto (e naturalmente presso i suoi archivi della Matrice, se pensa di
avere maggior fortuna di me).
Ho fatto
questo lungo sproloquio, perché senza precise generalità del menzionato
Calogero Puma sposato con Concetta Sferrazza, le ricerche si arenano e
naufragano.
Pensi che
la Numerazione delle Anime del 1822 (ultima esistente presso la Matrice)
registra ben quattro fanciulli a nome “Calogero Puma” ed uno qualsiasi di quei
quattro potrebbe essere il Calogero che ci interessa. Certo una analisi critica
restringe il campo ad una sola alternativa, comunque sono sempre due diversi
alberi genealogici. E vediamo perché. Questi sono i quattro fanciulli di nome
“Calogero Puma” nella predetta
Numerazione delle Anime:
N.° pr.
Cognome
nome
parentela anni
·
A)
6565
|
PUMA
(DI)
|
CARLO
|
|
|
6566
|
PUMA
(DI)
|
ANNA
|
MOGLIE
|
|
6567
|
PUMA
(DI)
|
ANTONIA
|
F.A
|
10
|
6568
|
PUMA
(DI)
|
CALOGERO
|
F.O
|
7
|
6569
|
PUMA
(DI)
|
M.
GIUSEPPA
|
F.A
|
4
|
6570
|
PUMA
(DI)
|
FRANCESCO
|
F.O
|
1
|
·
B)
6516
|
PUMA
(DI)
|
GIOVANNI
DI PASQUALE
|
capo
famiglia
|
|
6517
|
PUMA
(DI)
|
GRAZIA
|
MOGLIE
|
|
6518
|
PUMA
(DI)
|
GIUSEPPE
|
figlio
|
19
|
6519
|
PUMA
(DI)
|
CALOGERO MAG.
|
figlio
|
11
|
6520
|
PUMA
(DI)
|
CALOGERO MIN.
|
figlio
|
2
|
·
C)
6592
|
PUMA
(DI)
|
PLACIDO
|
capo
fam.
|
|
diviso
|
6593
|
PUMA
(DI)
|
SALVADORE
DI PLACIDO
|
capofamiglia
|
|
|
6594
|
PUMA
(DI)
|
ANTONINA
|
MOGLIE
|
|
|
6595
|
PUMA
(DI)
|
CALOGERO
|
figlio
|
5
|
|
6596
|
PUMA
(DI)
|
CALOGERA
|
figlia
|
3
|
|
1.
Quanto al “Calogero” del gruppo familiare sub A) - che
invero è quello che io reputo essere il vero suo ascendente - la Numerazione ci
dice che ha nel 1822 sette anni: è nato
quindi attorno al 1815.
2.
Se dovesse trattarsi invece di uno dei due “Calogero”
del gruppo familiare sub B), ai fini delle ascendenze genealogiche questo
sarebbe indifferente: sono infatti entrambi figli di PUMA GIOVANNI di PASQUALE e GRAZIA.
3.
Credo che vada, invece escluso quello del gruppo
familiare sub C): i PUMA PAGLIARELLO sono una famiglia tra le più antiche di
Racalmuto ed il gruppo sub C) appare invece un nucleo familiare forestiero,
provvisoriamente insediatosi qui a Racalmuto. Si pensi che il capostipite porta
il nome - del tutto singolare nel nostro paese - di Placido. Prima e dopo, non
mi è stato dare di incontrare nessuno dei ceppi dei Puma - e ancor meno dei
Puma Pagliarello - chiamarsi con quel nome.
Dando per
buono che Calogero Puma sia proprio il figlio di Carlo Puma Pagliarello,
riabbozzo il suo (presunto) albero genealogico, salvo a rettificarlo quando e
se in possesso di elementi diversi.
Ad ogni
buon conto, i suoi antenati, carissimo padre Puma, non sono nuovi nel dare filo
da torcere agli archivisti della Matrice. Ecco quel che trovo annotato in
esordio del libro degli Sponsali della Matrice 1803-1812:
«Dopo una esatta, e lunga ricerca non si è
potuto trovare nei libri Parrocchiali annotato il matrimonio di Carlo di Puma
Pagliarello con raggione, dapoichè non si sposò in questa Parrocchia di
Racalmuto, e quindi avendo passato a ricercare i libri dei Proclami, sembra
vero quanto si dice di sopra, perché non si trova denunziato col nome di Carlo,
ma come siegue, cioè “Sponsali tra Giuseppe Puma Pagliarello figlio di
Francesco, e Maria Chiodo con Calogera Picone Piccionella figlia di Pietro, e
Veneranda Zaffuto della Comune di Grotte”, quindi il matrimonio, se sarà pel
nome di Carlo Giuseppe si può vedere nei libri parrocchiali di Grotte. Li detti
sponsali furono proclamati nel mese di dicembre 1804, ed è perciò che il
matrimonio sia stato celebrato nella parrocchia di Grotte nel mese gennaro 1805
opure nello stesso mese dicembre 1804. Non si può dare altra cognizione. - Sac.
Alf.° Santino»
«Fatta una più accurata perquisizione del
suddetto mio predecessore, ho trovato a 21 agosto 1809 gli sponsali di Carlo Puma
da questo con Anna Bellomo da Grotte. Conciocché si smentisce la dichiarazione
fatta dal ridetto mio predecessore, volendo confondere gli sponsali di un certo
Giuseppe Puma per il Carlo. - p. Sac. Giovanni Lancellotto»
Le ricerche
archivistiche si erano rese necessarie per poter consentire a Carlo Puma di
risposarsi, dopo la morte della prima moglie. Sposò infatti il 21.8.1809 Anna
Bellomo da Grotte (l’antenata dei Puma che qui ci interessano) ed alla morte di
questa, si risposò piuttosto tardi, il 21.4.1839, con Catalda Mantione, da cui
ebbe altra prole. Ebbe, comunque lunga vita, morendo il 20.2.1867, alla
veneranda età per quei tempi di 80 anni.
In nota all’albero genealogico, riporto alcuni dati in proposito.
Altro
Puma - anche lui ostico ai maldestri
archivisti della Matrice di Racalmuto -
fu il padre di Carlo Puma, CALOGERO. Anche egli, vedovo, contrasse due
matrimoni:
1.
il 12.9.1779 sposa Vincenza d’Ippolito;
2.
il 5.6.1786 , Antonina Salvo Ruggeri (la madre del
predetto CARLO Puma Pagliarello).
[Per
maggiori dettagli, cfr. l’apposita nota in calce all’Albero Genealogico
allegato.]
Ribadisco
che, dato l’intralcio delle generalità di Calogero Puma - quello sposatosi a
metà dell’Ottocento con Concetta Sferrazza, si veleggia solo sulla base di una
congettura; ma tale navigazione a ritroso nel tempo si arena alla fine del
Seicento: si giunge ai coniugi Francesco e Santa Puma Pagliarello ma di loro
non riesco a trovare la registrazione del matrimonio (anche perché per
quell’epoca non sono disponibili gli sponsali ed il registro dei matrimoni è
lacunoso o mancante).
Santa e
Francesco Puma abitavano sicuramente a Racalmuto negli anni ‘90 del XVII
secolo: lo attestano questi due atti di morte di due loro bambini:
n.°
data nome padre madre COGNOME età
1.
319
|
11.8.1697
|
ANTONIO
|
FRANCESCO
|
SANTA
|
PUMO PAGLIARELLO
|
2
|
2.
369
|
12.10.1697
|
VINCENZO
|
FRANCESCO
|
SANTA
|
PUMA PAGLIARELLO
|
|
Ma codesto
Francesco Puma Pagliarello della fine del Seicento di chi era figlio? E’ qui
che le mie ricerche s’incagliano del tutto. Costui ebbe a nascere verso il
1670, credo che si sia sposato poco dopo il 1685 (emerge che il figlio Giovanni
di cui all’Albero Genealogico fu battezzato il 3 dicembre 1688 [1]);
è certo che era ancora vivo al tempo del matrimonio del figlio Giovanni
(l’ascendente dei Puma) e cioè nel 1717; risulta defunto già nel 1722[2]
e, naturalmente, al tempo del matrimonio dei figli Giuseppe e Francesco (1731 e
1734), come dai prospetti seguenti:
38
|
5
|
8
|
1731
|
Puma
|
Gioseppe
|
Francesco
q.am
|
Collura
Santina
|
con
|
Agro'
|
Anna
|
Ferdinando
|
Bucculeri
Campanella Francesca
|
10
|
3
|
10
|
1734
|
Puma
|
Francesco
|
Francesco
q.am
|
Santa
|
|
Giglia
|
Gerlanda
|
Ignatio
q.am
|
Libertina
|
|
|
Grillo
cl. Gaspar Busuito Joseph
|
Torretta
Francesco
|
|||||||||||||
Da tutta
questa serie di dati emerge l’eventualità che questo Francesco Puma Pagliarello
(sposato con Santa che aliunde
sappiamo essere una Collura) possa essere il figlio di Leonardo e Vincenza Puma
Pagliarello. Un riscontro - invero labile - ce lo fornisce la numerazione delle
anime del 1660 che reca queste indicazioni:
46
|
PUMA (DI)
|
LEONARDU C.TO VICENZA M. C.TA FRANCISCU F
|
2
|
3
|
Cotesto
Francesco Puma viene battezzato il 21 agosto 1659; padrini furono Carlo e
Rosalia Torretta (cfr. Matrice di Racalmuto, Registro dei battesimi 1657-1664).
Il padre, Leonardo Puma, dovette essere persona pia se lo troviamo spesso come
padrino nei battesimi di quel torno di tempo.
Muore nel
1689, presente l’intero clero a testimonianza del risalto sociale del defunto,
come da questo atto della Matrice:
n.°
data anno nome generalità cognome età
357
|
25 4
|
1689
|
LEONARDO
|
1
|
VIR
VINCENTIE
|
PUMO
|
63
|
|
|
||||
sac.assistente:
CIRAME
GAETANO
|
sepolto al
MONTE
|
PRESENTE
CLERO
|
|||||||||||
Possiamo
affermare dunque che Leonardo Puma nasce nel 1626 (in piena peste) in quel di
Racalmuto. E qui gli elementi di ricerca si diradano o sono talmente vaghi da
non permettere di risalire ancora ritroso.
E’
sicuramente un atto temerario quello di ritenere che i genitori di Leonardo
Puma possano essere quelli del seguente atto di matrimonio, ma non ho altre scelte:
n.°
data anno sposo nome
padre madre sposa
nome padre madre
teste. teste sacerdote
194
|
20
|
8
|
1618
|
Puma
|
Giovanantoni
|
Antonino q.am
|
Angela
|
Di Stefano
|
Giovanna
|
Francesco m.o
|
Betta q.am
|
Sanfilippo don Gioseppi
|
La Lattuca Deco
|
Macaluso
Giovanne
|
|
Spulciando
dal censimento del 1593 (e cioè tra i dati dell’importante documento rinvenuto
dal prof. Giuseppe Nalbone presso l’Archivio di Stato di Palermo), siamo a
questo punto in grado di congetturare che Giovanni Antonio Puma sia da
collocare in questo nucleo familiare:
n.° Capo
famiglia
età e composizione della famiglia o “fuoco”
101
|
PUMA (DI) ANTONINO
|
28 - ANGILUCIA SUA MUGLERI
|
Sappiamo,
così, che abitava nel quartiere della “Fontana”, ed era il 101° dei ‘fuochi’
della zona; era un vicino del magnifico Adario Piamontesi, la cui pallazina era
ubicata nei pressi della chiesa di S. Agata, tra il Collegio e la Matrice.
Antonino Puma nasce nel 1565, il figlio Giovanni Antonio l’11 agosto del 1594
(vedi atti di Battesimo della Matrice).
In un
quinterno molto liso della Matrice si legge, stentatamente, questa preziosa
annotazione:
N.ro 29 - adi 4 di agusto -
lu f. di Jo. Ant. di Puma ..
Questo Jo. Ant. [Giovanni Antonio] può essere
dunque il nonno del Giovanni Antonio Puma di cui si è detto. Siamo nel 1564. Se
le nostre congetture sono tutte valide, siamo arrivati al capolinea: invero il
percorso dimostrerebbe che il ceppo dei
Puma sarebbe uno tra i più antichi nuclei familiari che le carte della Matrice
ci consentono di documentare. Possiamo parlare del 1535-1540.
* * *
In quattro
secoli, dal 1535 data della nascita di Jo.Antonio Puma al 21.11.1926 data di
nascita del nostro arciprete Puma, intercorrono ben 13 generazioni. Dagli
esordi dell’era moderna ai nostri giorni, la storia di Racalmuto viene scandita,
in certo senso, dalle vicende familiari
del ceppo dei ‘Puma’, senza soluzioni di continuità.
A questo
patronimico si rifanno almeno quattro gruppi di famiglie racalmutesi:
1.
i PUMA PAGLIARELLO;
2.
i PUMA CINCORANA;
3.
i PUMA semplicemente;
4.
ed i POMO.
A dire il
vero, nella seconda metà del sedicesimo secolo il nucleo sembra unico: solo a
partire dal 1597 comincia a distinguersi un ramo che si denomina
Puma-Cincograna. Nelle carte della Matrice sono riuscito a trovare questa
numerosa sfilza di registrazioni degli atti religiosi dei Puma:
25
|
30
|
7
|
1596
|
Puma
|
Angela
|
Giulio
|
Giovanna
|
85
|
|
|
1595
|
Puma
|
Antonella
|
Gioseppe
|
Margarita
|
332
|
|
|
1596
|
Puma
|
Antonino
|
Paulo m.o
|
Giovanna
|
404
|
|
|
1596
|
Puma
|
Antonuzza
|
Lisi m.o
|
Betta
|
33
|
26
|
4
|
1554
|
Puma
|
Basilio
|
Giuliano
|
|
35
|
30
|
4
|
1554
|
Puma
|
Bernardo
|
?
|
|
2297
|
30
|
8
|
1593
|
Puma
|
Diana
|
Antonino
|
Angila
|
212
|
7
|
7
|
1580
|
Puma
|
Dominica
|
Scursio
|
Cuntissa
|
1907
|
22
|
11
|
1591
|
Puma
|
Elisabetta
|
Laurenzo
|
Joannella
|
938
|
11
|
8
|
1599
|
Puma
|
Francesco
|
Petro
|
Gerlanda
|
173
|
18
|
4
|
1580
|
Puma
|
Gerlanda
|
Lisi
|
Betta
|
1245
|
27
|
6
|
1589
|
Puma
|
Jacuba
|
Lisi m.o
|
Betta
|
2608
|
14
|
7
|
1594
|
Puma
|
Jacuba
|
Lisi
|
Petruzza
|
2626
|
11
|
8
|
1594
|
Puma
|
Joani Antoni
|
Antonino
|
Angiluzza
|
1242
|
20
|
6
|
1589
|
Puma
|
Jo:Antoni
|
Laurentio
|
Joannella
|
397
|
|
|
1596
|
Puma
|
Margherita
|
Jacopo
|
Francesca
|
337
|
1
|
1
|
1581
|
Puma
|
Potenciana
|
Petro
|
Juannella
|
690
|
25
|
11
|
1598
|
Puma
|
Sancto
|
Giacomo
|
Francesca
|
170
|
7
|
4
|
1580
|
Puma
|
Santo
|
Filippo m.o
|
Andrianella
|
259
|
28
|
3
|
1597
|
Puma
|
Vincenza
|
Lorenzo
|
Gioanna
|
898
|
2
|
6
|
1599
|
Puma
|
Vincenza
|
Giulio
|
Gioanna
|
612
|
1
|
4
|
1587
|
Puma
|
Vincenzo
|
Lisi m.o
|
Bettuzza
|
86
|
7
|
5
|
1584
|
Puma
|
Francischella
|
Giseppi
(magnifico)
|
Betruzza
|
93
|
10
|
2
|
1571
|
Puma (di)
|
Antonino
|
Micheli
|
|
6
|
4
|
10
|
1570
|
Puma (di)
|
Francesca
|
Gerlando
|
|
118
|
23
|
2
|
1576
|
Puma (di)
|
Rocco
|
Pietro
|
Juannella
|
172
|
9
|
7
|
1571
|
Puma (di)
alias Zarraglia
|
Margaritella
|
Valerio
|
|
375
|
19
|
9
|
1597
|
Puma-Cincograna
|
Gioseppe
|
Petro
|
Gerlanda
|
Emerge che
sono sicuramente antecedenti al 1550 i seguenti quattro capifamiglia:
1. Giuliano PUMA
|
2. Gerlando PUMA
|
3. Micheli PUMA
|
4. Valerio PUMA
|
Dal
censimento del 1593 possiamo ricavare i seguenti dati, ma va tenuto presente
che non è reperibile, forse perché sottratto, il fascicolo relativo
all’importante quartiere del Monte (con almeno 300 fuochi):
101
|
PUMA (DI) ANTONINO
|
28 - ANGILUCIA SUA MUGLERI
|
373
|
PUMA (DI) BASTIANO
|
CAPO DI CASA DI ANNI 60; ANGILA MIA MOGLIE; GRACIO MIO FIGLIO DI
ANNI 14; MICHELI MIO FIGLIO DI ANNI 4; LUCIA MIA FIGLIA; ANTONA MIA FIGLIA
|
72
|
PUMA (DI) GIULIO
|
CAPO DI CASA DI ANNI 20; JO: MOGLIE
|
8
|
PUMA (DI) JURLANDO
|
CAPO DI CASA DI ANNI 50; JUANNELLA SUA MOGLIE
|
222
|
PUMA (DI) LAURENTIO
|
30 - JUANNELLA M. - JO:ANTONI F. 4 - BETTA SUA FIGLIA
|
210
|
PUMA (DI) M° FILIPPO
|
45 - ANDRIANELLA M - JAC.°
SUO FIGLIO DI ANNI 18 - LUCIANELLA F.
|
257
|
PUMA (DI) M° LISI
|
40 - BETTA M. - SANTO F. 15 - GIORL:lla F - FRANC.lla -JACOPELLA
FIGLIA
|
20
|
PUMA (DI) NUCIO
|
ANNI 60; ANTONELLA MOGLIE
|
234
|
PUMA (DI) PAULO
|
52 - ANTONINELLA M. -
|
39
|
PUMA (DI) PAULUZZA
|
DONNA VIDUA BLANCUZZA di NUAGLA ? SUA MATRI VIDUA
|
135
|
PUMA (DI) SCURSIU
|
50 - CONTISSA M. - FRANCESCO F. 17 - ANTONINO FIGLIO ANNI
12 [maschi di età 5 - maschi 5 -
femmine 16 - totale 28] MINICA e MAR.za
|
Va aggiunto
Giovanni Antonio Puma, che ricaviamo da altre fonti.
Nell’ultimo
quarto del secolo XVI Racalmuto che conta in media 4500 abitanti[3]
registra tredici “fuochi” a nome PUMA, che comportano almeno 50 abitanti così
chiamati (1% della popolazione). Ecco i capifamiglia di fine secolo XVI
elencati per ordine alfabetico:
1
|
PUMA
|
Antonino
|
2
|
PUMA
|
Filippo m.o
|
3
|
PUMA
|
Giacomo
|
4
|
PUMA
|
Gioseppe
|
5
|
PUMA
|
Giseppi (magnifico)
|
6
|
PUMA
|
Giulio
|
7
|
PUMA
|
Jacopo
|
8
|
PUMA
|
Laurentio
|
9
|
PUMA
|
Lisi m.o
|
10
|
PUMA
|
Lorenzo
|
11
|
PUMA
|
Paulo m.o
|
12
|
PUMA
|
Petro
|
13
|
PUMA
|
Scursio
|
Tra loro
emerge Giuseppe Puma, designato con l’emblematico titolo di magnifico, che sta
a significare la sua preminenza sociale (forse un giurato del luogo). Vi sono
poi due mastri (Lisi e Paolo): il resto apparteneva al popolo minuto ed è da presumere che si dedicasse
all’agricoltura. E’ di un secolo dopo questo transunto che traggo da una
pregevole ricerca del prof. Nalbone[4],
ma che - secondo me - attesta antiche radici contadine del ceppo ‘Puma’ che qui
interessa:
«A 19 Novembre 7^ ind. 1713
Relaxatione fatta da Santa vidua del quondam Francesco de Puma e Gio: figlio al clerico Paulo Morreale
di tt.na 3.2 di terra posta nel fego di questa e contrata della Fico confinante
con detto di Morreale e altri. Sugetta in tt. 8 per ragione di proprietà
all'Ill.e conte di questa tt. 7.10 alla
capella di S. Giuseppe d'entro la Matrice Chiesa. La posessione la diede la
medesima giornata quale fatta per il medesimo gravio e come meglio in detta
relaxatione il di di sopra.»
Il
Francesco Puma del nostro “albero” è già dunque defunto alla data del 19
Novembre 1713: lascia alla vedova Santa Collura ed al figlio Giovanni (anche
costui fa parte dell’«Albero») una soggiogazione su una tenuta di tummina 3,2
posta nel feudo della Fico. Gli eredi ritengono di “relaxare”(remissione di un
bene gravato da pesi) al chierico Paolo Morreale. La terra, il cui beneficiario
era la cappella di S. Giuseppe entro la Matrice, era del resto soggetta ad un
doppio onere: tarì otto erano dovuti agli ultimi conti Del Carretto (Girolamo e Giuseppe); mentre si
dovevano altri 7 tarì e dieci grani alla Cappella di S. Giuseppe. Quindici tarì
e dieci grani all’anno dovevano essere un fardello intollerabile per una vedova
e per il figlio Giovanni, allora ventenne. Giovanni Puma sposerà quattro anni
dopo Rosa, la figlia del defunto Giacomo Lo Longo e della vivente Stefana Lo
Longo Fiaccavilla. (vedi «Albero»).
Nel
Settecento operarono a Racalmuto varie generazioni di notai che si chiamavano
Pumo o Pomo. Stralciando dai documenti fotocopiati dal prof. Nalbone che
abbiamo già citato, abbiamo:
1. Revelo di N.r Francesco Pumo, tanto come Conservatore dell'atti del
quondam N.r Baldassare d'Amico e Notaro Carlo Pumo, presentato a ventiotto maggio ottava ind.
1715 a folio ..
2. Revelo di Not. Francesco Pumo tanto come conservatore dell'atti
quondam Notar Baldassare Biundo, e notaro Carlo Pumo quanto d'atti proprii
presentati hoggi li vent'otto maggio 8^ ind. 1715--- [f. 45]
3. Nos Jurati huius Terre
Status Comitatus Racalmuti indubiam fidem facimus universis et singulis
Officialibus Regni et ad quas per presentem videre spectat qualiter illust.
Notarius Franciscus Pumo fuit et est publicus Notarius dictumque officium
exercuit, et exercet in hac predicta Terra,[ ......] subscripta nostros solitos
siggillos, quos in similibus utimur
siggillata absque cera in calce munita. Datum Racalmuti die vicesimo
ottavo Maij Millesimo septicentesimo decimo quinto 1715.
e potremmo continuare.
A dire il vero, però,
pensiamo che questa famiglia di notai non sia neppure alla lontana legata da
vincoli di parentela con i Puma Pagliarello (ma non è certo), e quindi
lasciamo cadere l’argomento.
Quanto ai tanti sacerdoti
Puma che si riscontrano a Racalmuto, è cosa nota e desumibile dai registri
della Matrice, per dovercene qui segnatamente occupare.
Carissimo padre Puma, qui
concludo questa scorribanda disordinata: credo che sia tutto quello che per il
momento è registrato nel mio Computer sui Puma. Qualora disponessi di altre
notizie gliele manderò. Anche suo malgrado. Mi voglia bene, come sempre e
perdoni questo mio lungo sproloquio. In definitiva la riguarda e quindi spero
che le torno benaccetto.
L’abbraccio
affettuosissimante.
(Calogero Taverna)
via Lorenzo Rocci, 69
[1]) Dagli atti della Matrice:
«PUMA GASPARE GIOVANNI (N.° 339) ANNI 1686-1696 - 339 - tertio eiusdem dicembris 1688 (XI ind.)
Ego d. Savatteri battizzavi infantem
hodie natum ex FRANCISCO et SANTA Puma Pagliarello jugalibus cui nomen
impositum “Gasparum Joannem Pumo” -
PP. Hieronimus et Joannam Provenzano»
[2]) Trascrivo questo atto di
morte dai registri della Matrice: «Morti 1714-1724 - Anno D.ni 1722 XV Ind. 27
Junii - NICOLAUS filius quondam FRANCISCI et viventis SANTE di
Puma Pagliarello huius terre Racalmuti ann. 24 circiter in communione S. Matris
Ecclesiae, et in sua propria domo animam Deo reddidit cuius corpus sepultum est
in hac Matrice Ecclesia et confessus et Sacro Viatico refectus et sacro oleo
roboratus per me d. Franciscum Torretta cappellanus»
[3]) L’Amico del Popolo del 22
dicembre 1991 dedica un foglio a Racalmuto. Vi viene citato il “rivelo” del
1593, ma impropriamente, visto che non viene segnalata la mancanza del
censimento del quartiere del Monte.
Nessun commento:
Posta un commento