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[Contra Omnia Racalmuto] Storia dei del Carretto Seconda parte
Da: | Blogger (no-reply@blogger.com) Questo mittente è nel tuo elenco Posta protetta. |
Data invio: | domenica 18 agosto 2013 00:53:27 |
A: | calogerotaverna@live.it |
GIOVANNI III DEL CARRETTO
Figura centrale nello snodo dei feudatari di Racalmuto, fu anche colui che seppe portare all’apice la signoria carrettesca della nostra terra. Alla morte del padre s’insedia nel castello baronale con puntiglioso rispetto della liturgia feudale. Invia a Palermo come suo procuratore il magnifico Artale Tudisco - di cui sopra - ed il 28 gennaio 1519 ottiene la rituale investitura.
Giovanni III del Carretto, appena barone, si sarebbe macchiato della committenza di un delitto contro i Barresi di Castronuovo. Così racconta il suo lontano pronipote Vincenzo di Giovanni. Ma sarà stato poi vero? Si dà il caso che gli atti disponibili ce lo raffigurano - per quel che vedremo - un uomo religiosissimo, al limite del bigottismo, prodigo con preti, monaci e chiese. Anche con il suo notaio, quel Jacopo Damiano che finì sotto tortura nelle segrete del Santo Uffizio. Per eresia, si scrisse. Per eccessiva indulgenza verso gli eccessivi empiti di sperperatrice religiosità del suo assistito in punto di morte, abbiamo voglia di pensare noi.
Il Baronio ce lo descrive ovviamente in termini esageratamente elogiativi. Traducendo dal latino, per quello storico di casa del Carretto: «da Ercole si ebbe Giovanni III, singolare figura per prudenza e per intemerata virtù. Carlo V quando fu a Palermo lo coprì di mirabili onori. Di tal che, sia per la propria che per l’avita nobiltà, fu degno di stare con grande onore tra i Dinasti. Giovanni ebbe due figli: il primogenito Girolamo ed il glorioso Federico che divenne barone di Sciabica.» (vedi op. cit. §§ 75 e 76)
Processo d’investitura di Giovanni del Carretto, ultimo barone di Racalmuto
Sul citato Giovanni fornisce lumi il processo n. 1175: (4,11% dei fuochi). Non sono tantissimi ma rappresentano sempre una discreta forza sociale, anche se “li jurnatara” e li “burgisi” (per la gran parte contadini poveri) costituiscono la massa della popolazione, a sfondo quindi proletario e spesso miserabile. Cinquantadue sono i “mastri”.
Fine di Giovanni IV del Carretto
Giovanni IV del Carretto fu trucidato in Palermo nel 1608: tanti diaristi annotarono quel fosco delitto.
La cronaca, fra l’altro, la troviamo nei Diari della Città di Palermo, pubblicati nel 1869 da Gioacchino di Marzo. La signoria racalmutese dei Del Carretto
Introduzione..............................................................................................................................
PERCHE' UNA STORIA SUI DEL CARRETTO.....................................................................
PARTE PRIMA....................................................................................................................
RAPIDA STORIA RACALMUTESE FINO ALL’ASSUNZIONE DEL TITOLO DI CONTE DA PARTE DEI DEL CARRETTO........................................................................
La svolta del 1374..............................................................................................................
Le decime del 1375..........................................................................................................
Racalmuto alla fine del Trecento....................................................................................
I DEL CARRETTO BARONI DI RACALMUTO...............................................................
I DEL CARRETTO VERSO LA SIGNORIA DI RACALMUTO.......................................
I DEL CARRETTO BARONI DI RACALMUTO NEL XV SECOLO................................
PARTE SECONDA...........................................................................................................
PROFILI DEI DEL CARRETTO DI RACALMUTO.............................................................
ANTONIO I DEL CARRETTO...........................................................................................
ANTONIO II DEL CARRETTO.........................................................................................
GERARDO DEL CARRETTO............................................................................................
MATTEO DEL CARRETTO, primo barone di Racalmuto................................................
GIOVANNI I DEL CARRETTO.........................................................................................
FEDERICO DEL CARRETTO...........................................................................................
GIOVANNI II DEL CARRETTO.......................................................................................
ERCOLE DEL CARRETTO...............................................................................................
La venuta della Madonna del Monte...............................................................................
Tratti anagrafici di Ercole del Carretto.........................................................................
Paolo del Carretto............................................................................................................
GIOVANNI III DEL CARRETTO.......................................................................................
Processo d’investitura di Giovanni del Carretto, ultimo barone di Racalmuto.............
Secondo processo d’investitura di Giovanni III del Carretto..........................................
Il quadro della vita religiosa racalmutese sotto Giovanni III del Carretto...................
Il testamento di don Giovanni III del Carretto...............................................................
GIROLAMO I DEL CARRETTO........................................................................................
Peste e tasse a Racalmuto................................................................................................
Terraggio e terraggiolo sotto il primo conte di Racalmuto............................................
L’organizzazione feudale del centro agrario di Racalmuto...........................................
GIOVANNI IV DEL CARRETTO.......................................................................................
L’intrico (veritiero) del conte Giovanni del Carretto.....................................................
La presa del possesso di Racalmuto................................................................................
I del Carretto a fine secolo XVI.......................................................................................
La fosca storia del chierico Vella...................................................................................
Il benefizio di Sant’Agata................................................................................................
IL MERO E MISTO IMPERIO.........................................................................................
Lo stato di Racalmuto......................................................................................................
Giurati a Racalmuto a fine ’500......................................................................................
Chiese, quartieri e facoltà nel rivelo del 1593...............................................................
Località e Rioni................................................................................................................
Qualche immigrato di spicco...........................................................................................
Uomini e cose da segnalare...........................................................................................
Fine di Giovanni IV del Carretto..................................................................................
L’arciprete don Vincenzo del Carretto e la questione del terraggiolo........................
Fra Diego La Matina (secondo noi)...............................................................................
L’atto di donazione della contea di Racalmuto da parte di Girolamo II del Carretto in favore del figlio Giovanni V del Carretto.....................................................................
I tempi dell’interregno di Beatrice del Carretto Ventimiglia.............................
GIOVANNI V DEL CARRETTO...................................................................................
Anagrafe di Giovanni V del Carretto............................................................................
Racalmuto sotto Giovanni V del Carretto.....................................................................
GIROLAMO III DEL CARRETTO...................................................................................
Il feudo di Racalmuto a fine del ’600............................................................................
Religione, clero ed altri aspetti nella Racalmuto post Giovanni V del Carretto.........
GIUSEPPE I DEL CARRETTO........................................................................................
POSTFAZIONE...............................................................................................................
Brigida Schittini................................................................................................................
Paola Macaluso.................................................................................................................
Luigi Gaetani.....................................................................................................................
Terraggio e terraggiolo: atto finale..................................................................................
Il Sac. Giuseppe Savatteri e Brutto (1755-1802).............................................................
Sciascia ed i Sant’Elia - Conclusione...............................................................................
[1]) Archivio di Stato di Palermo: PROTONOTARO REGNO INVESTITURE - BUSTA 1487 - PROCESSO n.° 1175 - ANNO 1518-21
[2]) ARCHIVIO VESCOVILE DI AGRIGENTO - "GIULIANA" - VISITA- DEL 1540 - f. 196 v - 198v.
[3]) Cfr. «LA VISITA PASTORALE DI MONS. PIETRO DI TAGLIAVIA E D'ARAGONA - parte II (Anno 1542-43)» - tesi di laurea di Rosa Fontana, relatore Paolo Collura dell'Università degli Studi di Palermo - facoltà di lettere e filosofia - anno accademico 1981-1982. Racalmuto risulta trattato nelle pagine 207-218. Inoltre: ARCHIVIO VESCOVILE DI AGRIGENTO - "GIULIANA" - VISITA 1542-43 - colonne 190v-193v.
[4] ) Archivio di Stato di Palermo - Fondo Palagonia - Atti privati n. 630 - anni 1453-1717 - ff. 44r - 56v.
[5] ) PALAGONIA . N.° 709 ANNI 1613-1749 - N.° 2
[6]) Archivio di Stato di Agrigento - Fondo 46 - vol. 509 - f. 52-55.
[7]) Vincenzo Di Giovanni - Palermo Restaurato - Palermo 1989, pag. 334-335. Trattasi della ripubblicazione di un testo manoscritto del 1627 (una trentina d’anni dunque dopo la conclusione degli eventi).
[8]) C.A. Garufi - Fatti e Personaggi dell’Inquisizione di Sicilia - Edizione Sellerio, Palermo 1978, pag. 255; 260; 260 e 262-263
[10]) Nel libro dei Morti della Matrice di Racalmuto del 1614 alla colonna n. 83, n.ro d'ordine 17, leggesi:
«2 dicto [maggio 1622] il Ill.mo D. Ger.o [Geronimo] del Carretto fu morto e sepp.[llito] nella ecclesia di S.to Francesco per lo clero». Dai processi d’investitura sappiamo che era morto il giorno prima 1° maggio 1622.
[12]) Archivio di Stato di Palermo - Protonotaro del Regno - Processi d’investiture - Busta n. 3542 - Contea, terra e castello di Racalmuto - del Carretto Francesco (così erroneamente indicato, ma trattasi di Giovanni del Carretto)
[13]) Diari della città di Palermo, a cura di Gioacchino di Marzo - Palermo 1869 - “Varie cose notabili occorse in Palermo ed in Sicilia” cavate da un libro scritto da Valerio Rosso dottor in medicina, della città di Corleone - pag. 283.
[14]) Leonardo Sciascia - Morte dell’Inquisitore - Bari 1982, pag. 183 - la pensa invero alquanto diversamente.
Precisa: «questo stesso Giovanni IV troviamo nella cronaca dello scoppio della polveriera del Castello a mare, 19 agosto 1593: stava a colazione con l'inquisitore Paramo, ché allora il Sant'Uffizio aveva sede nel Castello a mare, quando avvenne lo scoppio. Ne uscirono salvi, anche se il Paramo gravemente offeso. Vi perirono invece Antonio Veneziano e Argisto Giuffredi, due dei più grandi ingegni del cinquecento siciliano, che si trovavano in prigione.»
[15]) Op. cit. - Diario della città di Palermo da’ mss. di Filippo Paruta e Niccolò Palmerino - vol. I, pag. 136.
[16]) ARCHIVIO DI STATO IN PALERMO - PROTONOTARO DEL REGNO - PROCESSI D’INVESTITURE - BUSTA N. 1555 - PROCESSO N. 3542 - FEUDO: CONTEA TERRA E CASTELLO DI RACALMUTO -
COGNOME E NOME DELL’INVESTITO: DEL CARRETTO FRANCESCO [ma trattasi di Giovanni: errore dell’archivista palermitano di questo secolo] - ANNO: 1600
[17]) ARCHIVIO DI STATO IN PALERMO - PROTONOTARO DEL REGNO - PROCESSID’INVESTITURE - BUSTA N. 1517 - PROCESSO N. 2554 - FEUDO: TERRA CON CASTELLO DI RACALMUTO - COGNOME E NOME DELL’INVESTITO: DE CARRECTIS GIROLAMO - ANNO: 1562.
[18]) Domenico De Gregorio - Giovanni Horozco de Covarruvias de Leyva, Vescovo di Agrigento (1594-1606), in Miscellanea in onore di Mons. Canv. Dr. Angelo Noto - per la sua messa d’oro - Agrigento 1985, pag. 73. Le raccoglie dall’Archivio Curia Vescovile di Agrigento - Reg. 1595.
[19]) ARCHIVIO STORICO SICILIANO del 1908 , Nuova Serie, Anno XXXIII (pag. 105 e ss.)
[20]) Archivio di Stato di Palermo: PROTONOTARO REGNO INVESTITURE - BUSTA 1538 - PROCESSO n.° 2872 - ANNO 1584,
[21]) Archivio di Stato di Palermo - Protonotaro del Regno - Processi investiture - Busta n.° 1597 - Processo n.° 5226 - Anno 1656.
[22]) Il toponimo è presente negli atti notarili per lo meno per lo meno dal 1714: non può quindi riferirsi a nessuna Baronessa Tulumello.
[23]) Archivio Parrocchiale della Matrice di Racalmuto - LIBRO D'INTROITO ED ESITO di denari per conto della fabrica della Matrice Chiesa di Racalmuto, incominciando dalli 29 di novembre 8a Ind. 1654 et infra -D. Lucio Sferrazza - Vol. I “Esito n.° 7 dell’11/12/1658”.
[24]) Archivio Segreto Vaticano - Relationes ad limina - 18A - f. 5. La relazione economica è al f. 16 e ss.
[25]) Archivio di Stato di Agrigento - Fondo 46 - vol. 532.
[26]) ibidem
[27]) ibidem
[28]) ibidem
[29] ) Vol. II - Aggiunte al Diario di Filippo Paruta e di Niccolò Palmarino, da un manoscritto miscellaneo seg. Qq C 48 - pag. 24-25 dell’edizione del 1869.
[30]) ARCHIVIO STATO PALERMO: L'ARCHIVIO DEI VISITATORI GENERALI DI SICILIA - ROMA 1977 pp.. 191
[31] ) Archivio di Stato Palermo
Palagonia n.° 709 Anni 1613-1749
[n.° 3] Relationes Burgentium Terrae Racalmuti [f. 141-149]
[32]) Vedasi la nota apposta nel Libro dei Morti del 1667 presso l’Archivio della Matrice di Racalmuto. Il 26 agosto del 1667 muore il padre fra Giovan Battista FALLETTA degli Ordine degli Eremiti di Sant’Agostino della Congregazione di Sicilia all’età di 63 anni. Ad assisterlo è il confratello P. Salvatore da Racalmuto, agostiniano, un frate in odore di santità, che solo in questi ultimi tempi si cerca di farlo emergere dalle nebbie di un colpevole oblio. Per volontà del vescovo agrigentino fra Ferdinando Sancèz de Cuellar, invero in esecuzione di disposizioni pontificie, il Convento di S. Giuliano di Racalmuto andava chiuso, per carenza di uomo e di mezzi. Fra Giovan Battista Falletta veniva pertanto sepolto nella Chiesa Madre, anziché a S. Giuliano, dato che, come viene annotato: «stante soppressione conventui Sacre Congregationis per decretum sub die 26 augusti 1667 ». Ma il Convento riaprì e sopravvisse per un altro secolo almeno.
[33]) Leggasi quanto elucubrato in Morte dell’Inquisitore a pag. 182 dell’edizione Laterza 1982. Per inciso, è tutt’altro che provata la storia del priore agostiniano mandante dell’omicidio di Girolamo del Carretto, avvenuto il 1° (e non 6) maggio del 1622, ammesso che di omicidio si sia trattato e non della stroncatura per “un morbo” del venticinquenne conte di Racalmuto.
[34]) Archivio Segreto Vaticano - Sacra Congregazione dei Vescovi e Religiosi - Anno 1602: positiones D-M.
[35]) ASV - SCVR - anno 1601: positiones G-M.
[36]) ARCHIVIO VATICANO SEGRETO - SACRA CONGREGAZIONE DEI RITI - PROCESSI nn. 28; 2169; 2170.
[37]) ARCHIVIO PARROCCHIALE DELLA MATRICE DI RACALMUTO - LIBER MORTUORUM 1811. Dove fosse quella piazza ove veniva eretto il patibolo non sappiamo con certezza: tutto però induce a pensare che si trattasse della parte antistante l’attuale Piazzetta Crispi. Il toponimo tradizionale del «cuddaro» sembra comprovarlo. L’attribuzione di quel macabro posto alle male esecuzioni dell’Inquisizione - come fa Sciascia - puzza alquanto di astioso anticlericalismo.
[38]) Vincenzo Di Giovanni - Palermo Restorato - Palermo 1989, libro quarto, pag. 335. Per un approfondimento si leggano le splendide pagine di C.G. Garufi: Fatti e personaggi dell’Inquisizione in Sicilia - Palermo, Sellerio - pp. 255 e 262-263.
[39] ) Cfr. catalogo su Pietro d’Asaro “il Monocolo di Racalmuto - Racalmuto 1985 - pag. 72
[40] ) Archivio Vescovile di Agrigento - Registri Vescovi 1622-1623 - f. 230r-231 - die 24 januarii 1623.
[41] ) Archivio Vescovile di Agrigento - Registri Vescovi 1622-1623 - f. 412v - die 3 settembre VII ind. 1622.
[42] ) Archivio di Stato di Palermo - Protonotaro del Regno - Processi investiture - busta n.° 1560 - proc. N.° 4074 - anno 1621-
[43]) Archivio di Stato di Agrigento - Fondo 46 - Vol. 508 - f. 35,
[44] ) Leonardo Sciascia, Morte dell’inquisitore, op. cit. pag. 182 e segg.
[45] ) Gio. Battista Caruso, Storia di Sicilia, PUBBLICATA CON LA CONTINUAZIONE SINO AL PRESENTE SECOLO PER CURA DI Gioacchino di MARZO Palermo 1878 - Vol. IV - LIBRO XIV [p. 116]
[46] ) Leonardo Sciascia, Morte dell’inquisitore, op. cit. pag. 177.
[47] ) Dal Diario delle cose occorse nella città di Palermo e nel regno di Sicilia dal 19 agosto 1631 al 16 dicembre 1652, composto dal dottor D. Vincenzo Auria palermitano, dai manoscritti della Biblioteca Comunale a’ segni Qq C64a e Qq A 6, 7 e O - pubblicato a Palermo nel 1869 da Gioacchino di Marzo (pagine citate nel testo).
[48]) Documenti per servire alla storia di Sicilia - SECONDA SERIE - FONTI DEL DIRITTO SICULO VOL VII - PA 1911 - PAG. 129 XIII - Palermo 6 ottobre 1639, VIII Ind.
[49]) terratico: la somma per l'affitto di un terreno. In Sicilia, il terratico si corrispondeva in natura, con parte del raccolto del grano.
[50] ) Giovan Battista CARUSO, Memorie Storiche di Sicilia, volume II, parte III, pag. 132 e seguenti.
[51] ) Archivio di Stato di Agrigento - Soppresse Corporazioni Religiose - Inventario n. 46 - fascicolo 532.
[52] ) ARCHIVIO DI STATO PALERMO Fondo archivistico Palagonia - Serie Fondi Privati - UNITA’ n.° 631 ANNI 1502-1706 Pagine da 126 a p. 143v
[53]) Archivio Segreto Vaticano: Agrigentum, relationes ad limina, B18 - f. 314.
[54]) ARCHIVIO DI STATO DI PALERMO - PROTONOTARO REGNO - PROCESSI INVESTITURE - unità archivistica n. 1640 -
PROCESSO N. 7205 - ANNI 1702 - n.° 4 - INVESTITURA TITULI RACALMUTI in personam Ill.is D. JOSEPH DEL CARRETTO
[55]) ARCHIVIO DI STATO DI PALERMO - PROTONOTARO REGNO - PROCESSI INVESTITURE - unità archivistica n. 1640 -
PROCESSO N. 7205 - ANNI 1702 - n.° 4 - INVESTITURA TITULI RACALMUTI in personam Ill.is D. JOSEPH DEL CARRETTO
[56] ) Leonardo SCIASCIA Le parrocchie di Regalpetra - ed. Laterza 1982 Bari U.L., pag. 21.
[57] Leonardo SCIASCIA Le parrocchie di Regalpetra - ed. Laterza 1982 Bari U.L., pag. 19.
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Postato da Blogger su Contra Omnia Racalmuto il 8/18/2013 12:53:00 AM
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