Caro Carmelo non darla da bere a me questa tua sortita. In Sicilia si stava molti millenni prima di tutte questa fasulle favolette di Siculi e Sicani di Elimi e magari Palasgici. Ed ecco la mia rabbia: che mentre questo il prof. La Rosa in quel del Nisseno l'ha dimostrato per "termoluminescenza" (v. Dalle Capanne alle Robbe) voi criminali agrigentini la nostra autoctona storia sicano- racalmutese ce la dovetnae oscurare perchè i soldi li dovevate spendere tutti (e sono una enormità) per la vostra lucrosa civiltà greco-romana. Porto a dimostraione delle mie rimostranze le allucinanti motivazioni dei riseppellimenti racalmutesi della Fiorentini (che peraltro risulta la migliore --- ti lascio immaginare il resto!!). Calogero Taverna
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ATTENTI A DARE DEL “SICULO” A UN SICILIANO- si tratta di un sinonimo storicamente corretto, che però troppo spesso viene usato in senso dispregiativo. Quando ci... si rivolge ad un siciliano, non si può usare il termine siculo come testimonianza di una involuzione sociale o storica. I Siculi, al seguito del loro re Siculo, furono tra i primi colonizzatori della Sicilia (l'antica Trinacria o Sikelia); vi giunsero almeno 1500 anni prima della nascita di Cristo e vi fondarono una civiltà di grande livello in successione a quella dei Sicani, che nell'isola erano giunti un paio di secoli prima al seguito del loro re Sicano. Dunque i Sicani, prima, e i Siculi, dopo, sarebbero i progenitori dei Siciliani o, quanto meno, i colonizzatori dell'isola più grande al centro del Mediterraneo. Più che un' isola la Sicilia è un piccolo continente con un proprio codice culturale che si perde nella notte dei tempi; nella storia leggendaria dei Ciclopi, degli Aborigeni, dei Lotofagi, dei Pelasgi, etc. Omero e Virgilio nei loro poemi non poterono fare a meno di fare sbarcare i loro eroi in Sicilia, a testimonianza della floridezza di un territorio che può vantare antiche radici nella storia di un mare che sarebbe stato attraversato da altri popoli come gli Elimi, i Fenici, i Greci, i Romani. I Siculi (subito dopo i Sicani) furono, comunque, il primo popolo a lasciare un' impronta duratura sul nostro territorio; Ortigia, Modica, Scicli, Ispica sono le prime città fondate in Sicilia orientale, prima di spostarsi nella parte centrale e occidentale dell'isola. Furono agricoltori e commercianti, lasciando segni indelebili a quanti sarebbero venuti nell' isola dopo di loro nella sequela di una storia millenaria che nulla ha da invidiare ad altre regioni d'Italia inesistenti come nel caso della fantomatica Padania. La Trinacria o Sikelia, in araldica triquetra, viene dalla triscele o triskele o triskell e la ritroviamo nella ceramica di produzione gelese del VII-VI sec. a.C. Nel 1962 una ciotola di ceramica con il triscele, senza la Gorgoneion (la medusa), e venne ritrovata presso il Castellazzo a Palma di Montechiaro, oggi conservata nel Museo Archeologico di Agrigento (v. foto1). Nel VI sec. a.C. il simbolo fu presente anche in Atene, Corinto e Macedonia per giungere alle monete di Agatocle (317-16 a.C.), rinvenute a Siracusa (v. foto2).
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