mercoledì 12 ottobre 2016

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Oddio, Racalmuto è un gran paese! distratto e spendaccione, ilare e musone, grintoso e sornione. C'era una volta una fontana. Nove cannoli aveva: uno d'acqua dolce, gli altri d'acqua amara per ia di certe ficare dicevano che intorpidivano le fluenti acque quelle inventate là al Monte per far da trappola al castronovese che ricco e potente nulla poté contro la divina madonna, impuntatasi a restare a Racalmuto.
Favoletta prima irrisa da Sciascia nelle Parrocchie di Regalpetra e poi, quando il gesuita padre Morreale preso da coscienza storica volle dire una parola di veritrà, semptre Sciascia si irritò tra i suoi eletti amici della Noce.
Ordunque, quella fontana dai nove cannoli è vecchia ma non vecchissima: risale al 'Settecento: spirante il feudalesimo cinquecentesco siciliano con quei fasulli conti di nome del Carretto borbonicamente la si eresse con tre litei pennacchi sulla trabeazione comee in una elettorale foto potete ancora ravvisare.
Ma poi il possente cimelio centrale e una anfora laterale caddero o sparirono o furono requisiti e alla fontana dei nove cannoli rimase quel fregio laterale di sinistra miserello melanconcico rattrappito.
Un omai dimissionario assessore alla cultura aveva gridato che tjutto aveva ritrovato. Presto tutto ripristinato dunque?. Ancora aspettiamo.
Frattanto una storica fontana anzi un abbeveratorio che ci ostistiamo a dire arabo e che dimorava al Vozzazo sotto il rapito Castelluccio non c'è più. Bulldolzer cingolati l'hanno raso al suolo nella totale indifferenza della autorità di vigilanza che inultilmente abbiamo cercato di svegliare,
A Racalmuto si sa ciò che sembra ritrovato non si ritrova più e ciò che osta a qualche palmo di terra al Vozzaro lo si è elide e nessuno ne sa più niente.
Calogero Taverna
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Lillo Taverna mercoledì 12 ottobre 2016

Appena a Racalmuto avanzerò la querela-denuncia ai sensi di legge. Mi incriminerete subito per calunnia? Malgrado Tutto gongolerà.

Oddio, che dire! Di codesti nove miei chiosatori 8 non sono stanziali di Racalmuto.

Eppure il sindaco avv. Emilio Messana. l'intera giunta (dimissionaria) l'ing. Giuseppe Guagliano, il vice presidente ribellista, l'intero consiglio comunale, sia l'ing. Puma che il mio dimissionario amico il noto gran pittore Accursio Vinti mi degnano di uno sguardo, di una spresa d'atto o magari di una dissociazione.

E dire che le mie stilettate a loro erano dirette.

La fontana del Vozzaro l'hanno erasa per annettersi un palmo di terreno coltivabile che oltretutto apparterrebbe al Comune, se mi hanno bene informato.

Il sindaco dorme, la giunta sbadiglia l'intero consiglio comunale latita i tecnici apicali dell'Ufficio Tecnico hanno altro a cui pensare. E dire che li strapaghiamo. La presidentessa del C.C. ha voluto tambur battente mi dicono € 50.000 strafottendosene di un bilanco dichiarato "ultracritico" (magari perché € 15.000.000 di crediti certi liquidi ed esigibili si lasciano cadere dicono in prescrizione per non pizzicare l'ex sindaco o l'ex vice sindaco o lo scrittore di grido o altri bivaccanti galantuomini, vadano o non vadano più al Circolo Unione).

E mi taccio di altro.

Ma signor Procuratore della Repubblica tanto solerte per altre dubbie cose, caro questore ben noto a Racalmuto magari ora anche prefetto di Agrigento, caro sedentario maresciallo capo dei carabinieri di Racalmuto, non basta questa mia come notitia criminis? La volete in carta bollata? Appena a Racalmuto avanzerò la querela-denuncia ai sensi di legge. Mi incriminerete subito per calunnia? Malgrado Tutto gongolerà.

Calogero Taverna

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