giovedì 17 novembre 2016

io invece penso che il vero voto di protesta sia un grandissmo NO. Non si riduce una necessaria modifica costituzionale a un referemdum meschinello di un potente del momento che va cercando la sua personale legittimazione plebiscitaria. La costituzione va rifondata ma in concordia nazionale. Le beghe di palazzo vanno smantellate dalla coscienza civìca di una nazione ora ai livelli di settima potenza del mondo.

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