Eugenio Napoleone Messana ha belle pagine sulla Racalmuto dell'Ottocento. Esordice con Lord William Cavendish Bentinck (pag. 179) e chiude con il declino dei baroni Tulumello a Monte Cstelluccio e le bravate della banda Fravecchio a Gessi Caduti (pag. 321).
Noi in sostanza iniziamo le nostre scorribande microstoriche con la feroce esecuzionde del banditio Nalbone e non so quando chiuderemo essendo in corso le nostre ondivaghe ricerche.
Eugenio Napoleone Messana, più propenso ad osannare i suoi nobili lombi che a fare il comunista ad oltranza, scrive a pag. 181: " il principe di Belmonte nel 1764 aveva sposato la figlia Anna Melchiorra col nobile racalmutese don Giuseppe Baeri, di cui erano nati tre maschi, Paolo, Casimiro e Calogero e due femmine, Vincenza e Melchiorra, gli uni e gli altri avevano messo famiglia imparentandosi con altri racalmutesi maggiorenti, Vincenza aveva sposato Pietro Matrona, Melchiorra Antonio Grilllo."
Ottimi spunti per noi subito messici alle calcagna di siffatti nostri conterranei galamuomini quali puntualmente si possono rinvenire nell'Archivio Parrocchiale della Matrice di Racalmulto al momento nostro pascolo abusivo di natura informatica.
E qui riportiamo alla rinfusa nostre masterizzazioni.
Che padre Martorana, non ce ne voglia.
Calogero Taverna
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