Gentilissimo signor Governatore dottore Vincenzo VISCO.
Un paio di mesi fa mi permisi di umiliarLe una supplica in favore di una meritevole e schiva pensionata della Banca d'Italia afflitta dalla nuova politica gestionale della SIDIEF in ordine al canone e ai tanti balzelli che le vengono inflitti.
Se sinora non mi ha dato cenno d'intesa alcuno è pur comprensibile per i grandi impegni cui instancabilmente deve dedicarsi.
Senonché la situazione della anzianissima pensionata si è ulteriormente aggravata come da alcune rimostranze che qui sotto pubbico.
Non potrebbe Ella sensibilizzare il Suo Servizio di pertinenza per una verifica di quanto qui vado lamentando, magari facendomi fissare un appuntamento in modo che possa illustrare devianze, inversioni dell'onere della prova, subdole astuzie per carpire contributi, folli recuperi spese per servizi vari in effetti già assolti e comunque non tutti forniti quando inventati.
Non lo faccio per manie sindacali o per altre speciose velleità. Mi creda, solo per spirito di servizio e per attaccamento alla Banca d'Italia.
Con osservanza
Calogero Taverna
via Lorenzo Rocci 68
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