Virgilio, Eneide, libro III, vv. 656 ss. Quinci partito allor che da vicino scorgerai la Sicilia, e di Peloro ti si discovrerà l’angusta foce, tienti a sinistra, e del sinistro mare solca pur via quanto a di lungo intorno gira l’isola tutta, e da la destra fuggi la terra e l’onde. È fama antica che di questi or due disgiunti lochi eran prima uno solo, e che per forza di tempo di tempeste e di ruine (tanto a cangiar queste terrene cose cose Può de’ secoli il corso), un di smembrato fu poi da l’altro. Il mar fra mezzo entrando tanto urtò, tanto ròse, che l’esperio dal sicolo terreno alfin divise:
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