domenica 8 aprile 2018

Pare, comunque, che l'attività mineraria solfifera a Racalmuto si sia presto estinta nell'antichità. Dopo quelle testimonianze dell'anno 180 d.C. si fa un salto di oltre quindici secoli per avere notizie certe su una presenza mineraria racalmutese: risale all'inizio del Settecento una nota negli archivi parrocchiali della Matrice che ha attinenza con le miniere. Sotto la data del 22.10.1706 il cappellano dell'epoca registra un infortunio sul lavoro: Giacomo Giangreco Cifirri, di 34 anni, sposato con la sig.a Nicola, periva sotto una valanga di salgemma, mentre scavava dentro una miniera di sale. Il giovane minatore veniva sepolto nella Matrice. «In fovea salinae, ob  ruinam salis repentinam, defunctus est»,  è la malinconica annotazione in latino. Il Giangreco Cifirri moriva dunque nella caverna di una salina, per il repentino crollo di massi di sale.



[1]Ferdinando Milone: Sicilia, la natura e l’uomo - Torino, 1960, pag. 13.
[2]L. Trevisan: Les mouvements tectiques récents en Sicile - Hipothèses et problèmes.
[3]Luigi Romano: Idrogeologia della propagini sud-ovest dell’altipiano di Racalmuto -GEOLOGIA  - Università di Palermo - Facoltà di Scienze - Anno Accademico 1978-79 , pag. 6
[4]Pratesi e Tassi: Guida alla natura della Sicilia, Milano 1974, p. 21 ss.
[5]) Luigi Mauceri: Notizie su alcune tombe  .. scoperte fra Licata e Racalmuto, in Ann. Inst. Corr. Arch., 1880.
[6]) Presso l’Archivio Centrale dello Stato abbiamo rinvenuto la corrispondenza fra il Mauceri ed il Comm. G. Fiorelli di Roma “sulle antichissime tombe fra Licata  e Racalmuto nella provincia di Girgenti”. Il Mauceri risulta essere ingegnere e direttore  dell’Ufficio Centrale di Direzione in Caltanissetta delle Strade Ferrate Calabro-Sicule. (cfr. A.C.S. di Roma - Fondo:  ANTICHITA' E BELLE ARTI (AA. BB. AA.) 1° VERSAMENTO - BUSTA N.° 21 -
Fascicolo 40.5.2 ).
[7]Luigi Mauceri: Notizie su alcune tombe  .. scoperte fra Licata e Racalmuto, in Ann. Inst. Corr. Arch., 1880, pag. 17.
[8]Luigi Mauceri: op. cit. pag. 18.
[9]) Pietralonga, a dire il vero, non fa parte del territorio di Racalmuto ma del finitimo Castrofilippo.
[10]Vincenzo Tusa/Ernesto De Miro: Sicilia Occidentale.  - Roma 1983 - pag. 114.
[11]Vincenzo Tusa/Ernesto De Miro: Sicilia Occidentale.  - Roma 1983 - pag. 14.
[12]) A.C.S. di Roma - Fondo:  ANTICHITA' E BELLE ARTI (AA. BB. AA.) 1° VERSAMENTO - BUSTA N.° 21 -
Fascicolo 40.3.4 - (annotazioni interne: 1877 - 64-1-1 - Girgenti - Mattoni antichi con bolli, miniere solfuree).
[13]) NOTIZIE DEGLI SCAVI - Anno 1900, pagg. 659-60.
[14]) KOKALOS 1963, pp. 163-184.
[15]B. Pace, Arte e Civiltà, I pp. 393-4

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