Una traiettoria ideale, contorta come me, come le cose del
mio paese RACALMUTO, come il passato del mio paese, orbato da ogni orizzonte,
senza futuro, commissariato. Il tetto scoverchato del Tetaro segna la tombale
sepoltura dei tempi dello zolfo dell'astrattu
del caciummu adoprato per barare alquanto, Là il pennacolo della chiesa
Madre in falso barocco quale perenne balbettio
di ascese dello spirito che mai percorremmo in modo alato, salvo la
parentesi scrittoria del grande Sciascia; quindi la congiunzione con una torre
trecentesca, rotonda, sbalzata non per voglie guerresche, semplicemente per
trasmttere messaggi vitali con quelli dell'alto Castelluccio e da qui a Nord
con il castello altrettanto eguale nel sito di Mussomeli ed a Sud con la
fortezza di Naro all'epoca centro egemone. Gli svolazzi che si mitizzano sono
maniache congetture. Ed al mio paese l'abuso della corda pazza è innegabile
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