LE FOTO DI TULUMELLO.
LE FOTO DI TULUMELLO
due testimonianze di segno opposto ma entrambe molto emblematiche: da una parte un plesso abitativoantico e dall'altraunarobba con li tili di l'Astrattu. Se nel 1375 l'arcidiacono Du Mazel trovò a Racalmuto aoni. Ogni tanto il signorotto rimasto solo magari perché la moglie era andata anche alla messa solenne di mezzofgiorno chiamava la tredicenne o la quattordinne Maricchecche che se ne stava con le figlie a giocane nella strada per un servizio. E succedeva che la ragazzina diveniva madre senza essere ancora sposata e non poteva chiedere nozze riparatrici sapendosi bene chi era il padre. Il neonato si portava subito in chiesa per il battesimo e lo si dic hiaracìzva natoi ex parentibus ignoris. Quindi a la rora dentro l'androne del collegio delle monache accanto alla chiesa di San Michele.
Dall'altra parte l'astrattu, succo di pomodoro essiccato al sole con frequentazione di mosche e condimento di polvere di lu stratuni. Dopo la guerra del 1940-45 un nobilotto di paese fece una sorta di ammasso dell'astratto dai contadini. Questi pensavano di potere fregare don Ninì e esagerarono nel mettere l'innocuo e pesante caciummu nella conserva raddoppiandone il peso. Don Ninì rilasciò a tutti quetanza senza fiatare. Si portò al Nord quel ben di Dio con le giarre sistemate in un camion americano un Moss. A Milano vendette tutto ma il ricavato finì in bagardi con appetibili signorine nei locali che già pullulanavo nella grande città ambrosiana. I contadini devono accora essere soddisfatti.
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