Carissimo Piero, allora noi "intellettuali" veridici riprendiamoci in mano il corso della storia - che ben conosciamo e non confondiamo Siculi per Sicani , berberi conquistatori per randagi marrani già di fede musulmana - e pensiamo, e soprattutto costringiamo a pensare in grande.
Che senso ha un inciucio Grotte-Racalmuto, quale oggi è oggi giuridicamente impensabile e anche economicamente disastroso: si vogliono rassodare antichi vincoli territoriali? Bene, guardiamo allra alla sorica realtà dei QUATTRO FANAITI (o finaiti che dir si voglia).
Più che unire per far svanire ciò che il buon Dio volle diviso, operiamo seondo moderne opzioni confederative. I sette paesi dell'aliipiano di Racalmuto più o meno esteso CONFEDERAMOLI, ognuno con la sua identità ma legati da vincolo federativo secondo ardite nuove visioni della pubblica organizzazione territoriale.
RACALMUTO, GROTTE, COMITINI, CASTROFILIPPO, MONTEDORO, BOMPENSIEO e MILENA una unica realtà territoriale FEDERATA. Allora sì che potremmo fare razionalizzazione concreta valida. Avrebbe allora senso il federalismo fiscale, la gestione dei rifiuti solidi urbani e degli altri servizi quali ad esempio l'acqua, la salvaguardia del nostro esteso autoctono e specifico patrimonio archeologico, l'affermazione delle nostre peculiari vocazioni turistiche, la scelta di nostri rappresentanti legati al territorio negli agoni parlamentari, regionali e locali, l'approntamento di municipalizzate imprenditorili, la oculata gestione delle risorse umane, la saggezza contabile nei bilanci consolidati.
Volare alto insomma: unire senza distruggre; ritorno all'antico per una vera palingenesi delle moderne realtà territoriali. Niente fusioni, ma ampie associazioni federative perché no?
Forse ancora i tempi non sono maturi: ma ecco la funzione salvifica di intellettuali veraci come te e me (e tantissimi altri) che sanno anticipare i tempi, ed educare culturalmente al nuovo, al futuro più o meno prossimo.
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