Ora che il dottor Casarrubea è morto,
cosa resta dei suoi calunniosi giudizi su Ettore Messana? Ora che il
dottore Casarrubea è morto come fa la Cernigoi a confermare le sue
fantasmatiche accuse contro la onorabilità di Ettore Messana? Ora
che il dottore Casarrubea è morto come se la cava MALGRADOTUTTO con
mio cugino Gigi Restivo, tetragoni, entrambi, nello sposare tesi
infamanti contro il compaesano Ettore Messana?
Cosa posso più dire a Giuseppe
Cararrubea? Nulla: è morto! Eravamo in sospeso in ordine a documenti
che ostentavo a totale scagionamento di Ettore Messana. Singolare
una sua giustificazione. De Gasperi aveva scelto come suo stretto
collaboratore Ettore Messana, ignorandone le colpe pregresse. Capirei
che Ettore Messana potesse ignorare eventuali ipotetiche magagne di
De Gasperi, ma un uomo di potere e di governo del suo calabro non
poteva non ignorare nulla della vita alle dipendenze del Ministero
degli Interni di Ettore Messana. Aveva sparato a zero Li Causi ma al
ministero ben si sapeva che erano fandonie ricucinate per occorrenze
politiche della neo opposizione comunista.
Alla Cernigoi avrei voglia di dire: ma
perché non accertò il clima di biechi interessi di Ricciardetti a
Tieste: svrive costui un pamplet scandalistico, senza prova alcuna,
incentrato su sospetti e dispetti proprio quando Tito si impossessa
di Trieste dove ancora risultava in servizio l'ex agente della
"politica" fascista. Pamplet finito subito in archivio, se
mai vi giunse, per manifesta infondatezza. Le carte del SIS romano
chiariscono il caso senza tema di smentita.
Oddio, tutti possiamo sbagliare! Specie
chi da giornalista - e neppure brava - si alza una mattina, crede di
avere in pugno uno scoop storico, trova Casarrubea che le dà bordone
e il gioco diffamatorio è fatto. In fin dei conti la vittima del
falso scoop chi è? Ma un defunto da mezzo secolo ispettore generale
di PS, commendatore di san Maurizio e san Lazzaro dottor Ettore
Messana. La famiglia per ragioni sue - rispettabili - non vuole
scandalo alcuno. Dare addosso all'untore, insomma. La Cernigoi a me
non intende dare ascolto alcuno perché chiamandomi Lillo (per
ragioni mie e non per obbligo anagrafico) non avrei il giusto nome
per un diario FB e soprattutto per un blog (contra omnia Racalmuto)
con ben 700.000 visitazioni che la nuova spuntata alabarda della
Cernigoi se le sogna.
Certo speravo in una equanimità di un
fogliastro di paese che si vanta di essere stato tenuto a battesimo
nientemeno che da Leonardo Sciascia (quando era ben altro, giovanile
e pugnace). Niente da fare: sarei un colluso con poliziotti
stragisti, con criminali di guerra con questori capi del banditismo
siciliano sotto Giuliano: parola di Lo Causi, comunista e deputato
nella seconda parte degli anni quaranta. Ed essendo anche lui morto e
sepolto non può certo rinnegare le sue balordaggini infamanti che
processi plurimi e ricerche storiche serie hanno cassato e sepolto.
Ma c'è uno storico siciliano che dice
falsamente di avere carte del fascicolo personale del Messana.
Ribadito subito che in atto il fascicolo personale del Messana è top
secret al Ministero degli Interni che tarda peraltro a consegnarlo
all'Archivio Centrale di Strato come per legge, vorrei far notare ai
miei queruli avversari di Malgrado Tutto che a tutto concedere quelle
equivoca carta - evidentemente trafugata - dimostrerebbe che il
Messana nel 1919 a Riesi si rese colpevole di vigliaccheria
essendosela data a gambe. E questa è solo malevolenza di chi aveva
necessità di coprire responsabilità di incapaci superiori del
Messana, ma è anche la ulteriore prova che il Messama - che nel 1919
non poteva essere né sgherro fascista né agente dell'OVRA e
addirittura sotto Nitti - non nè responsabile né artefice di quella
pur riprovevole strage di stato (per usare parole grosse e salvarci
l'anima). Questioni di tempo, anacronismi insensati, colpe di storici
che avallano pare la frottola (alneno così afferma Malgrado Tutto).
L'ultimo processo Casarrubea.
salomonico quanto si voglia, dimostra che l'Onorata Benemerita ne
combinò nelle vicende banditesche di Giuliano da raccapricciare se
obbiettivamente si guarda al caso della esecuzione in caserma del
Ferreri (fra diavolo). Ma Messana non fu colpevole di nulla. Anzi per
tanti versi ne fu vittima: altro che capo del banditismo siciliano
degli anni quaranta!
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