Lillo Taverna e chi mi può negare che codeste "transizioni" non sian nient'altro che letture di quanto caoticamene perniciosamente magmaticamente sta avvenendo nella Casa Comunale di Racalmuto. Pensare che vi fu un convento di clarisse non certo istituito dalla virago Donna Aldonza del Carretto ma con gli strani depositi in un banco nobiliare palermitano per mezzo secolo andato in decozione. Convento costruito quindi mezzo secolo dopo la morte della bizzarra sorella del Conte di Racalmuto del Carretto che giammai pose piede a Racalmuto checcè ne dicano certi sedicenti microstorici locali. Il convento finìto in mano massone per la soppressione della manomorta religiosa dopo che Garibaldi dicono che ci salvò dai Borboni per farci infaustamente Sabaudi. I Matrona in combutta con tal Savatteri Don Illuminato ed altri sodali, depredando le casse comunali ne fecero scempio: divenne il guardino un teatro dove i nobilotti di paese andarono a prendersi la blenorragia dalle signorine delle operette (e un tal prete, il Giudice catoneggiava moralismo inutilmente come ai tempi nostri). Ed anche i Matrona & C. eressero per i barocca per i loro conciliaboli comunali e persino là dove vi erano le pudiche stanze delle monachelle, recinte da un muro altissimo per ordine del vescovo timoroso che dal campanile del Monte quando non era sconciamente arabo, giovinastri potessero concupirle, vi fu profana costruzione: una bella cappella aperta al pubblico ove erano state seppellite quelle suore che di solito erano le figlie superlue dei "galantiuoni, nati per lasciare una affossatura nel circolo di conversazione" (ora Circolo Unone ad onta della nomea sciasiana secondo cui sarebbe stato invece un Circolo della Concordia) e ora studio della banella del mio amico carrara. Io ci vedo tutto questo in codesto quadro "astratto" da tutto questo ma immerso in tutto questo. Certo non l'ho imparato in nessuna scuola.E che ti insegnano arte nella scuola di Stato?. Con quegli ignorantoni di PRECARI cosa mai vortesti apprendere.
lunedì 28 settembre 2015
Vinti l'arte e la microstoria del mio paesello natio
Lillo Taverna e chi mi può negare che codeste "transizioni" non sian nient'altro che letture di quanto caoticamene perniciosamente magmaticamente sta avvenendo nella Casa Comunale di Racalmuto. Pensare che vi fu un convento di clarisse non certo istituito dalla virago Donna Aldonza del Carretto ma con gli strani depositi in un banco nobiliare palermitano per mezzo secolo andato in decozione. Convento costruito quindi mezzo secolo dopo la morte della bizzarra sorella del Conte di Racalmuto del Carretto che giammai pose piede a Racalmuto checcè ne dicano certi sedicenti microstorici locali. Il convento finìto in mano massone per la soppressione della manomorta religiosa dopo che Garibaldi dicono che ci salvò dai Borboni per farci infaustamente Sabaudi. I Matrona in combutta con tal Savatteri Don Illuminato ed altri sodali, depredando le casse comunali ne fecero scempio: divenne il guardino un teatro dove i nobilotti di paese andarono a prendersi la blenorragia dalle signorine delle operette (e un tal prete, il Giudice catoneggiava moralismo inutilmente come ai tempi nostri). Ed anche i Matrona & C. eressero per i barocca per i loro conciliaboli comunali e persino là dove vi erano le pudiche stanze delle monachelle, recinte da un muro altissimo per ordine del vescovo timoroso che dal campanile del Monte quando non era sconciamente arabo, giovinastri potessero concupirle, vi fu profana costruzione: una bella cappella aperta al pubblico ove erano state seppellite quelle suore che di solito erano le figlie superlue dei "galantiuoni, nati per lasciare una affossatura nel circolo di conversazione" (ora Circolo Unone ad onta della nomea sciasiana secondo cui sarebbe stato invece un Circolo della Concordia) e ora studio della banella del mio amico carrara. Io ci vedo tutto questo in codesto quadro "astratto" da tutto questo ma immerso in tutto questo. Certo non l'ho imparato in nessuna scuola.E che ti insegnano arte nella scuola di Stato?. Con quegli ignorantoni di PRECARI cosa mai vortesti apprendere.
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