giovedì 1 ottobre 2015

Viva il ponte sullo Stretto, viva la sede della banca d'italia di Messina



Viva il ponte sullo Stretto, viva la sede della banca d'italia di Messina



http://www.gadlerner.it/2015/10/01/il-sindaco-di-messina-accorinti-alfano-offende-alla-sicilia-con-il-si-al-ponte



Sì, ma senza ponte Messina acchiappa qualche turista in più ma la Sicilia muore. Senza ponte una micidiale strozzatura al turismo automobilistico: soldi tempo e fastidi in quantità per un intralcio che l'epoca moderna non tollera. A Messina ci ho fatto il sotto-capoufficio della Segretaria-Cambi e Vigilanza in Banca d'Italia, in quella bella sede sia pure di stile fascista (ma che architetti! Volete criticare DEL DEBBIO? Ignoranti!) mi toccava stilare mensilmente io della provincia sperta mentre Messina era provincia babba, una relazione economica. Non sapevo che scrivere. Eppure che grande osservatorio che era allora la FILIALE DELLA BANCA D'ITALIA, vero termometro economico di quella terremotata provincia. Ora la Banca d'Italia ha deciso di chiudere quell'osservatorio! Accorinti - il cui strano cognome mi richiama alla mente profittatori di migranti, assuntori delle belle nuore dei critici letterari di strapaese - invece di sparare i colpi di cannone contro la Banca d'Italia che sta togiendo le tende, si mette ad opporsi ad un o'opera che potrebbe determinare la resurrezione della collabente economia della martoriata città tra il Colle San Rizzo e Ganzirri. Il Governatore Visco mi ha scritto che deve chiudere le filiali perché obbligato dalla comunitaria regola dei costi/benefici. Non capisco. Deve allora chiudere la Vigilanza sulle Aziende di Credito. Le ispezioni costano l'ira di Dio con quelle laute missioni (di cui ho goduto ach'io; non lo nego) e con nessun beneficio. Certo prima c'era nella legge bancaria l'articolo che imponeva alla Banca d'Italia di rifarsi sulle banche ispezionate. La Banca d'italia ebbe a rinunciarvi ed io, terrorizzando Ciampi, le feci veriifica e le appiopai una evasione di circa trecento miliardi di vecchie lire in quano "costi non inerenti". Sarà per questo sarà perché dava fastiio all'ABI che aveva dichiarato quell'articolo desueto, sarà per altro quell'articolo recepito dalla Costituzione l'hanno soppresso con decreto ministeriale. Che ridere in questa Italia! Questioni titaniche come questa ignorata e tutti a dare addosso alla Boldrini perché ha belle cosce, alla Lorenzin perché ancora non si è laureata, a Marino perché avrebbe fatto incazzare il papa (e che gliene fregava?) a Renzi che vorrebbe l'EIAR perché vuoi mettere il naso nei palinsesti della Rai e Giannini ci può rimettere il posto milionario (in €).. E chi se ne frega! E che dire del caro Roberto per il quale il massimo problema è la bella fontana alla piazzetta che chissà perché vuole demolire!

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