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Lillo Taverna e Assunta Russo hanno condiviso il post di Gianni Cuperlo.
Gianni Cuperlo
Se ho capito bene ieri sera il governatore De Luca è tornato sulla polemica con la presidente dell'Antimafia, Rosi Bindi.
Avrebbe detto questo: «Ha fatto un att...o infame di responsabilità o irresponsabilità a 24 ore dalle elezioni, un atto di una scorrettezza unica, per me lei è impresentabile, da tutti i punti di vista». E alla domanda su cosa le rimproveri, «rimprovero a Bindi la sua stessa esistenza».
Avrebbe detto questo: «Ha fatto un att...o infame di responsabilità o irresponsabilità a 24 ore dalle elezioni, un atto di una scorrettezza unica, per me lei è impresentabile, da tutti i punti di vista». E alla domanda su cosa le rimproveri, «rimprovero a Bindi la sua stessa esistenza».
Bisogna commentare? Forse si, bisogna. Ma il commento non riguarda le parole in sé (che senso avrebbe?). Il commento riguarda la risposta che il Pd darà o non darà a queste espressioni. Se risposta non vi fosse, semplicemente vorrebbe dire che non c'è più un partito, cioè una comunità. Se ci sono delle regole, anche di linguaggio e toni, le si applichi. Se quelle regole non ci sono più né prenderò atto e dirò la mia, ma per cortesia, il primo che si alza e parla di disciplina e altre cose simili prima alzi la cornetta, chiami la Bindi e chieda scusa.
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