Lillo Taverna
2 minuti fa ·
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Postilla odierna: come ben si vede la mania tutta terranesca di inventarsi per sbandierarle diffamatoriamente riserve e censure sulla "carriera" del grande racalmutese Ettore Messana è vecchia e stantia di anni. Il Casarrubea - con cui ho avuto un serrato dibattito epistolare , reso peraltro pubblico - alla fine, proprio in MALGRADO TUTTO, riconosce che due delle CALUNNIE del comunista LI CAUSI erano risibilità politiche, strumentali, decadute anche per la mannaia che Togliatti volle inviando il 'di vino' (secondo la versione di Federico Martorana al caffè Agorà) BUFALINI affiancato dal rampante e quindi milaziano Emmanuele Macaluso. Per salvare la faccia, Carssubea sempre in Malgrado Tutto si abbarbica alla frottola del Messana "criminale di guerra" in quel di Lubiana. Ancora, prossimo a morire, il Casarrubea crede vangelo le sbadataggini archivistice della filotitina signorina Cernigoi, che invece cerca di salvarsi in corner nei miei insolenti attacchi dicendo che quel che dice si cementa della presunta 'cultura' storica del Casarrubea, giornalista diffamtore di Gianlombardo latae sententiae dei siculi tribunali.
Ma per il direttore di Malgrado Tutto, Terrana, Messana delendum est, Messana da grand commis dello Stato Repubblicano retrocesso a criminale "poliziotto", Messana insigne per esclusivi riconoscimenti sarebbe di discussa carriera, secondo storici fantomatici e magari mettendoci l'inventato "nipote" Bellavia. Ma Casarrubea per incidenti professionali finiti in tribunale al lmite è solo un settario giornalista di Partinico. La Cernigoi lasciamola al suo destino di divulgatrice di bufale storiche. Li Causi è politico della prima ora del cominismo staliniano che va lui messo alla gogna senza neppure eccedere in revisiosimo disacratore oggi alla Pansa. Quanto allo storico inventato da Malgrado Tutto, Bellavia, falso nipote di Ettore Messana, che dire? Mio cugino Gigi Restivo, sarà tutto ma la stoffa dello storico avalutativo non gliela riconosco. Renda cita tre volte Messana ne isuoi tre volumi di storia moderna della Sicilia ma non mi sembra che ecceda nella denigrazione cui tiene il Terrana. In testi storici ponderosi e ponderti il nostro grande compaesno di cui i racalmutesi debbono andar fieri viene chiamato in causa solo da Rosario Mangiameli nel volume dell'Einaudi relativo alla storia di Sicilia. Vi provo però persino un abbaglio archivitico. E gli archivi del SIM oggi consultabili presso l'ACS di Roma (da me scandagliati) fanno emergere una grande ed abile e valida fifura di capo della polizia repubblicana: Ettore Messana. Si aggiungono in un testo del 1946 ripubblicato da Mursia nel 2012, i riconoscimenti del grande valor apicale del Messana in seno alla Polizia di Stato da parte del Capo della Polizia del tempo, fascicolo personale alla mano, il gr. uff. Carmine Senise (al cui riguardo i tentativi sfracellatori del Casarrubea la dicono lunga salla inqualificabiltà di codesto passionale giornalista di Partinico).
Diciamo quindi al Terrana della grottesca terra, che mancando di ogni titolo scientifico in materia storica, lasci stare le sue supponenti titolazioni e come direttore responsabile sia più vigile nel dare acecsso a penne denigratrici di grandissimi Racalmutesi. Noi racalmutesi veraci abbiamo quindi ulteiori ragioni per non inciuciarci con Grotte. Insomma diciamo al querulo Terrana: sutor ne ultra crepidam.
Lillo Taverna Al mio censore e sedicente uomo d inarrivabili abilità nel titolare articoli e post EGIDIO TERRANA di GROTTE rammento una delle sue (per me) grandi scivolate di stile e professionali. Ne è ancora fiero? Non ha voglia di coscienziosa resipiscenza?
Calogero Taverna
“In difesa di mio nonno, il poliziotto Ettore Messana”
di Redazione | 28 giugno 2014
Lettera di Giovanna Messana a proposito di un articolo pubblicato il 15 febbraio 2013. La risposta del direttore Egidio Terrana.
Il 15 febbraio 2013 pubblicavamo un articolo “La discussa carriera del poliziotto Ettore Messana”, ripreso dal sito dello storico Giuseppe Casarrubea, con una nota di precisazione di Giuseppe Bellavia Messana, pronipote dell’ex ispettore della pubblica sicurezza. Riceviamo questa lettera.
Ettore Messana
Ettore Messana
Gentilissimo sig Direttore di Malgrado tutto Egidio Terrana. Solo adesso prendo visione del Vostro servizio del 15 febbraio del 2013, non certo laudativo della fulgida figura di mio nonno il Gr. Uff. Ettore Messana Ispettore Generale di PS. Già nella titolazione il pur glorioso giornale caro a Sciascia Malgrado tutto incappa in malevoli giudizi di valore e qualifica i fatti e le vicende in termini pregiudizievoli nei confronti di quest’altissimo servitore dello Stato che fu mio nonno. Si danno per vere e reali colpe che un falso storico, invero un politico ideologicamente preconcetto raffazzona manipolando fonti e documenti incongrui e omettendo la più pertinente e molto favorevole a mio nonno documentazione che il vostro dottore Calogero Taverna ha rintracciato commentato e contrapposto come emerge da suo blog Contra Omnia Racalmuto. Non mi rivolgo a Lei ai sensi di legge che pur potrei, so essere Lei un grande galantuomo, un saggio uomo di cultura e un validissimo giornalista e direttore, ragion per cui La prego soltantodi riparare alla scivolata del Suo giornale, inconveniente pur comprensibile, adoperandosi ad una rettifica storica doverosa anche per il buon nome di Racalmuto che per tanti versi viene vilipeso. Il presunto chiarimento di tal Giuseppe Bellavia non è accettabile per la stessa figura del notista che i suoi locali collaboratori non potevano non conoscere. Di certo il Bellavia non ha alcun titolo a parlare in nome della vera e legittima famiglia di mio nonno, di cui l’unica erede naturale e legale sono io Giovanna Messana. Qualora lo ritenesse del caso potrebbe avvalersi del contributo del dott. Taverna col quale sono in contatto,che volentieri presterebbe la sua consulenza storica e documentale.
Con deferenza, Giovanna Messana
Gentilissima Signora, solo adesso, mi creda, sto prendendo visione del suo messaggio. Raramente, infatti, consulto la pagina facebook del nostro giornale. Se il suo messaggio mi fosse arrivato all’indirizzo di posta elettronica del giornale, che consulto quotidianamente, avrei sicuramente evitato questo ritardo. L’articolo in questione, pubblicato oltre un anno fa, riprendeva un testo dello storico Giuseppe Casarrubea che da anni si occupa delle vicende legate alla Sicilia dell’immediato dopoguerra. Pubblichiamo integralmente la sua lettera, riservandoci, in un secondo momento, di ritornare sull’argomento, dopo un ulteriore approfondimento dell’intera vicenda. Qualora ci fossero documenti utili a ricostruire la figura e la carriera di Ettore Messana, al centro di molte polemiche storiche come lei stessa ammette, saremo lieti di darne notizia.
E.T.
2 minuti fa ·
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Postilla odierna: come ben si vede la mania tutta terranesca di inventarsi per sbandierarle diffamatoriamente riserve e censure sulla "carriera" del grande racalmutese Ettore Messana è vecchia e stantia di anni. Il Casarrubea - con cui ho avuto un serrato dibattito epistolare , reso peraltro pubblico - alla fine, proprio in MALGRADO TUTTO, riconosce che due delle CALUNNIE del comunista LI CAUSI erano risibilità politiche, strumentali, decadute anche per la mannaia che Togliatti volle inviando il 'di vino' (secondo la versione di Federico Martorana al caffè Agorà) BUFALINI affiancato dal rampante e quindi milaziano Emmanuele Macaluso. Per salvare la faccia, Carssubea sempre in Malgrado Tutto si abbarbica alla frottola del Messana "criminale di guerra" in quel di Lubiana. Ancora, prossimo a morire, il Casarrubea crede vangelo le sbadataggini archivistice della filotitina signorina Cernigoi, che invece cerca di salvarsi in corner nei miei insolenti attacchi dicendo che quel che dice si cementa della presunta 'cultura' storica del Casarrubea, giornalista diffamtore di Gianlombardo latae sententiae dei siculi tribunali.
Ma per il direttore di Malgrado Tutto, Terrana, Messana delendum est, Messana da grand commis dello Stato Repubblicano retrocesso a criminale "poliziotto", Messana insigne per esclusivi riconoscimenti sarebbe di discussa carriera, secondo storici fantomatici e magari mettendoci l'inventato "nipote" Bellavia. Ma Casarrubea per incidenti professionali finiti in tribunale al lmite è solo un settario giornalista di Partinico. La Cernigoi lasciamola al suo destino di divulgatrice di bufale storiche. Li Causi è politico della prima ora del cominismo staliniano che va lui messo alla gogna senza neppure eccedere in revisiosimo disacratore oggi alla Pansa. Quanto allo storico inventato da Malgrado Tutto, Bellavia, falso nipote di Ettore Messana, che dire? Mio cugino Gigi Restivo, sarà tutto ma la stoffa dello storico avalutativo non gliela riconosco. Renda cita tre volte Messana ne isuoi tre volumi di storia moderna della Sicilia ma non mi sembra che ecceda nella denigrazione cui tiene il Terrana. In testi storici ponderosi e ponderti il nostro grande compaesno di cui i racalmutesi debbono andar fieri viene chiamato in causa solo da Rosario Mangiameli nel volume dell'Einaudi relativo alla storia di Sicilia. Vi provo però persino un abbaglio archivitico. E gli archivi del SIM oggi consultabili presso l'ACS di Roma (da me scandagliati) fanno emergere una grande ed abile e valida fifura di capo della polizia repubblicana: Ettore Messana. Si aggiungono in un testo del 1946 ripubblicato da Mursia nel 2012, i riconoscimenti del grande valor apicale del Messana in seno alla Polizia di Stato da parte del Capo della Polizia del tempo, fascicolo personale alla mano, il gr. uff. Carmine Senise (al cui riguardo i tentativi sfracellatori del Casarrubea la dicono lunga salla inqualificabiltà di codesto passionale giornalista di Partinico).
Diciamo quindi al Terrana della grottesca terra, che mancando di ogni titolo scientifico in materia storica, lasci stare le sue supponenti titolazioni e come direttore responsabile sia più vigile nel dare acecsso a penne denigratrici di grandissimi Racalmutesi. Noi racalmutesi veraci abbiamo quindi ulteiori ragioni per non inciuciarci con Grotte. Insomma diciamo al querulo Terrana: sutor ne ultra crepidam.
Lillo Taverna Al mio censore e sedicente uomo d inarrivabili abilità nel titolare articoli e post EGIDIO TERRANA di GROTTE rammento una delle sue (per me) grandi scivolate di stile e professionali. Ne è ancora fiero? Non ha voglia di coscienziosa resipiscenza?
Calogero Taverna
“In difesa di mio nonno, il poliziotto Ettore Messana”
di Redazione | 28 giugno 2014
Lettera di Giovanna Messana a proposito di un articolo pubblicato il 15 febbraio 2013. La risposta del direttore Egidio Terrana.
Il 15 febbraio 2013 pubblicavamo un articolo “La discussa carriera del poliziotto Ettore Messana”, ripreso dal sito dello storico Giuseppe Casarrubea, con una nota di precisazione di Giuseppe Bellavia Messana, pronipote dell’ex ispettore della pubblica sicurezza. Riceviamo questa lettera.
Ettore Messana
Ettore Messana
Gentilissimo sig Direttore di Malgrado tutto Egidio Terrana. Solo adesso prendo visione del Vostro servizio del 15 febbraio del 2013, non certo laudativo della fulgida figura di mio nonno il Gr. Uff. Ettore Messana Ispettore Generale di PS. Già nella titolazione il pur glorioso giornale caro a Sciascia Malgrado tutto incappa in malevoli giudizi di valore e qualifica i fatti e le vicende in termini pregiudizievoli nei confronti di quest’altissimo servitore dello Stato che fu mio nonno. Si danno per vere e reali colpe che un falso storico, invero un politico ideologicamente preconcetto raffazzona manipolando fonti e documenti incongrui e omettendo la più pertinente e molto favorevole a mio nonno documentazione che il vostro dottore Calogero Taverna ha rintracciato commentato e contrapposto come emerge da suo blog Contra Omnia Racalmuto. Non mi rivolgo a Lei ai sensi di legge che pur potrei, so essere Lei un grande galantuomo, un saggio uomo di cultura e un validissimo giornalista e direttore, ragion per cui La prego soltantodi riparare alla scivolata del Suo giornale, inconveniente pur comprensibile, adoperandosi ad una rettifica storica doverosa anche per il buon nome di Racalmuto che per tanti versi viene vilipeso. Il presunto chiarimento di tal Giuseppe Bellavia non è accettabile per la stessa figura del notista che i suoi locali collaboratori non potevano non conoscere. Di certo il Bellavia non ha alcun titolo a parlare in nome della vera e legittima famiglia di mio nonno, di cui l’unica erede naturale e legale sono io Giovanna Messana. Qualora lo ritenesse del caso potrebbe avvalersi del contributo del dott. Taverna col quale sono in contatto,che volentieri presterebbe la sua consulenza storica e documentale.
Con deferenza, Giovanna Messana
Gentilissima Signora, solo adesso, mi creda, sto prendendo visione del suo messaggio. Raramente, infatti, consulto la pagina facebook del nostro giornale. Se il suo messaggio mi fosse arrivato all’indirizzo di posta elettronica del giornale, che consulto quotidianamente, avrei sicuramente evitato questo ritardo. L’articolo in questione, pubblicato oltre un anno fa, riprendeva un testo dello storico Giuseppe Casarrubea che da anni si occupa delle vicende legate alla Sicilia dell’immediato dopoguerra. Pubblichiamo integralmente la sua lettera, riservandoci, in un secondo momento, di ritornare sull’argomento, dopo un ulteriore approfondimento dell’intera vicenda. Qualora ci fossero documenti utili a ricostruire la figura e la carriera di Ettore Messana, al centro di molte polemiche storiche come lei stessa ammette, saremo lieti di darne notizia.
E.T.
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