sabato 14 maggio 2016

LA CONCIONE DI LI CAUSI SU RIESI DEL 1919
Dite quel che volete, ma l'on. Li Causi quel 15 luglio del 1947 le spara proprio grosse.
Far retorica infamando se non calunniando è spregevole.
Li Causi fece verbalizzare alla Costituente questa sfilza di fandonie. Li Causi sapeva e quindi mentiva sapendo di mentire. In quel tempo i comunisti erano al potere. Figurarsi se non avevano accesso alle carte segrete del Ministero degli Interni, anche se questo invero mandava i suoi fiduciari segreti in quel di Bologna per vedere se con l'ausilio degli Americani non si potesse partire dalla Sicilia per disperdere le bande comuniste del Nord che flirtavano con Tito per annettere almeno il Nord-Italia alla sfera di influenza Sovietica sottraendola a quella yankee delle OSS. Abbiamo trovato all'Archivio Centrale di Stato l'allucinante verbale anonimo. Inutile negarlo.
Li Causi gigionesca così:
"ma Scelba come può ignorare che Messana ha iniziato la sua carriera facendo massacrare dei contadini siciliani? Il 9 ottobre del 1919, infatti, cadevano a Riesi più di sessanta contadini, di cui tredici morti: trucidati a freddo, sulla piazza, dove si svolgeva un comizio. I vecchi di quest'Aula ricorderanno come in quell'occasione il Ministero Nitti ordinò un'inchiesta mandando sul posto il generale dei carabinieri Densa, mentre la Magistratura iniziò un'inchiesta giudiziaria soprattutto per accertare le cause della morte misteriosa di un tenente di fanteria, che si rifiutò di eseguire l'ordine di far fuoco del Messana, che ne disapprovò apertamente la condotta, e che il giorno dopo fu assassinato.
Scelba sapeva, certo che sapeva ma sapeva la verità come da rapporto Trani, così come non poteva saperla Li Causi: quel rapporto nello stralcio relativo al Messana era finito nelle sue mani. Quel rapporto o meglio lo stralcio di quel rapporto è finito tramite credo Casarrubea a Malgrado Tutto che a suo scherno l'ha pubblicato non rendendosi conto che là vi è una verità che sbriciola tutte le calunnie contr il Messana a cominciare da quelle che incautamente tre anni fa lo stesso foglietto tenuto a battesimo da Sciascia aveva sbandierato. Aveva fatto finta di rispettare la par conditio facendo abborracciare una difesa maldestra ad un Bellavia che sappiamo tutti a Racalmuto non avere nulla a che fare con il questore Messana.
Non vogliamo ripeterci quindi ripubblichiamo la verità inoppugnabile sui fatti di Riesi del 1919 in cui responsabilità politiche penali e civili non affiorano ai danni del Messana. Di altri le colpe. Si faccia la verità. Ora il prof. DIfrancesco dice che una rivista della verità storica è finalmente sorta in Sicilia. Siamo sicuri che l’audace Bibliotecario del Nisseno vorrà cimentarsi nel contraddirmi. L'aspetto per una rispettosa ma ferma contrapposizione dialettica.
Non so se il valido dottore Luciano Carruba che ha anche frequentazione con il chiarissimo prof. Rosario Mangiameli dell'Università di Catania vorrà intromettersi magari nel collabente Circolo Unione di Racalmuto di cui è apprezzato Segretario.

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