LETTERA AD ALFREDO
Mio diletto figlio selettivo, ora rispettosamente professor Alfredo SOLE, ora ostativamente prigioniero nei terribili meandri di Opera. Dovrei congratularmi con TE per la conseguita laurea addirittura in filosofia e con i grandi accademici della svettante università di Milano. Una laurea conseguita a pieni voti e per giunta LAUDE MAGNA. E come genitore selettivo, sei il figlio che avrei voluto generare, sono altero di te.
Vedo tanti tuoi compagni di giochi che ti subivano eppure ti disprezzavano perché espressione del basso popolo di Racalmuto e loro di quello un tantinello più alto dl tuo, fingere gioia ed applaudirti, ma in fondo sono proprio pieni di invidia: già tu laureato e loro al massimo licenziati liceali.
Ma al contempo, temo molto.
Ero giovincello a Racalmuto e la miseria soffocava tutti: non era facile avere libri. Specie libri quelli pesanti, quelli formativi. Meritevole allora il Circolo di Cultura che si approvvigionò di qualche libro come quelli che ti ho detto.
Così lessi MARTIN EDEN di Jack London: scrittore immenso impareggiabile profondo amaro disperato. SUBLIME.
Così lessi MARTIN EDEN di Jack London: scrittore immenso impareggiabile profondo amaro disperato. SUBLIME.
Mi impressionai: si lotta per un traguardo posto altissimo, lo si raggiunge e venendo meno lo spasimo vitale ci si suicida.
Ecco perché temo per te.
E quel che mi metteva in apprensione, tu lo martelli nella missiva che dovrebbe essere quella della vittoria. "Mi sento un disoccupato". scrivi.
Ciao
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Jack London
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Indice
[nascondi]Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Il futuro scrittore nacque a San Francisco in California nel 1876, figlio illegittimo (secondo Clarice Stasz e altri biografi) di un astrologo ambulante irlandese, William Henry Chaney, e di Flora Wellman figlia di un ricco inventore dell'Ohio. Il padre si disinteressò di lui, anche perché otto mesi dopo la sua nascita la madre si risposò con John London, contadino vedovo con due figli. Jack venne cresciuto dalla madre e dal padre adottivo.Terminata la scuola elementare nel 1889, London iniziò a passare da un lavoro all'altro frequentando compagnie assai poco raccomandabili, come ladri e contrabbandieri. Dopo numerose esperienze lavorative, tornò a Oakland per frequentare la Oakland High School, dove partecipò alla redazione del giornale scolastico, "The Aegis". Nel 1896 riuscì ad entrare all'Università della California, che lasciò nel 1897 a causa di problemi finanziari. Il 25 luglio di quell'anno partì per unirsi alla corsa all'oro del Klondike: è su quella regione che scriverà i suoi primi racconti di successo.
Tutta la sua vita fu caratterizzata da lavori, professioni e interessi personali diversi, coerenti con uno stile di vita vagabondo: fece lo strillone di giornali, il pescatore clandestino di ostriche, il lavandaio, il cacciatore di foche, il corrispondente di guerra (guerra russo-giapponese), l'agente di assicurazioni, il pugile, il coltivatore e, appunto, il cercatore d'oro, prima di realizzarsi, dopo innumerevoli tentativi, come scrittore di successo.
In questo periodo, a partire dal 1894 circa, London aderì al socialismo, battendosi in difesa delle fasce deboli della società: partecipò ad es. a una marcia di disoccupati su Washington per chiedere al Presidente il finanziamento di programmi di lavori pubblici contro la povertà e la mancanza di lavoro (richiesta che precorreva di decenni il New Deal Roosveltiano). Abbandonata questa marcia, si diede al vagabondaggio per gli States, di cui tenne un diario trasformato anni dopo nel romanzo itinerante The Road, cui si ispirarono anche scrittori come Jack Kerouac e, in parte, lo stesso Hemingway.
Nel 1894, volendo iscriversi alla Berkeley University, decise di concludere gli studi secondari, finanziandosi con lavoretti di pulizia nella scuola, sul giornale della quale scrisse alcuni racconti ispirati soprattutto a Stevenson e Kipling. Due anni dopo si iscrisse a Berkeley e si diede a un'intensa e confusa attività politica, invocando la lotta di classe, la rivoluzione, ma interessandosi anche a Darwin e all'evoluzionismo e aderì alle teorie relative alla sopravvivenza del più forte sul più debole proprie del darwinismo sociale, il quale ritiene che il concetto di lotta per la vita e la morte debba essere la regola delle comunità umane.
Nell'estate del 1897, venuto a conoscenza della scoperta di ricchi giacimenti d'oro nel Klondike, sul confine fra Canada e Alaska, parte con un amico per unirsi alla "Corsa all'oro", che aveva al centro a Dawson City, dove incontra avventure e disavventure d'ogni tipo, spesso tragiche e crudeli, che saranno fonti ispiratrici di molti suoi scritti. Nel 1898 rientra a San Francisco con un misero sacchetto d'oro, che gli frutterà pochi dollari.
Si dedica allora intensissimamente al lavoro letterario, riuscendo a far pubblicare solo una minima parte dei suoi numerosi scritti. Come tale riuscì ben presto a diventare uno tra i più prolifici, famosi e meglio retribuiti del suo tempo: in tutta la sua carriera letteraria scrisse oltre 50 volumi.
Dopo il successo del suo romanzo più famoso, Il richiamo della foresta, London si dedicò interamente all'attività letteraria, trattando i temi sociali che suscitavano via via i suoi interessi; tra gli appassionati di fantascienza tuttavia anche i suoi racconti di questo particolare genere narrativo godono fama di classici in netto anticipo sui tempi, sebbene questo lato della sua attività sia poco noto al grande pubblico. In numerosi di questi scritti ricorre il tema del 'giorno dopo', che descrive un'umanità ritornata ai primordi o in procinto di farlo e prospetta anticipazioni dell'ancora inesistente 'guerra batteriologica' (contro una Cina divenuta enormemente popolosa e pericolosamente concorrenziale sul piano produttivo). London decide di darsi alla letteratura, ma per il momento non riesce a farsi notare e pubblicare. Fra la fine del secolo XIX e il 1916 London giunge finalmente al successo, seppur con alti a bassi notevoli, come scrittore, giornalista e inviato speciale. Nel 1903 (dopo un viaggio in Gran Bretagna) scrive "The Call of the Wild", pubblicato in seguito in circa 6.500.000 esemplari solo in lingua inglese, ma pagato all'autore solo una somma irrisoria, diritti compresi. Nel 1904 salpa per la Corea, dove seguirà come corrispondente la Guerra russo-giapponese. Nel 1906 decide di farsi costruire uno yacht per effettuare, in sette anni, il giro del mondo, cosa che non farà mai. Fra il 1907 e il 1909 viaggia e soggiorna nei Mari del Sud e in Australia e nel frattempo dà alle stampe "The Iron Heel" ("Il tallone di ferro"), romanzo fantapolitico che immagina la presa del potere, negli Stati Uniti, da parte di una ristretta oligarchia dittatoriale, con situazioni che sembrano precorrere le nascita dei regimi fascisti europei.
Gli ultimi anni[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1909 esce il lungamente preparato Martin Eden, una sorta di liberissima autobiografia in terza persona, che ottiene enorme successo di pubblico.Nel 1910 può permettersi di acquistare il Beauty Ranch, a Glen Ellen, Sonoma County, California, dove muore nel 1916 a soli 40 anni, probabilmente per un'overdose di antidolorifici, sulla volontarietà o meno della cui assunzione si è dibattuto a lungo.
Si è sostenuta particolarmente la tesi del suicidio, oppure di overdose puramente accidentale o di una necessità di assumere molti farmaci, a causa del dolore fisico anche sfiorando il limite e alla fine superandolo, e causando l'overdose fatale.[1]
Un recente studio realizzato negli Stati Uniti da medici della Divisione di Nefrologia e Ipertensione della facoltà di Medicina della University of North Carolina, partendo dal fatto che lo scrittore in una fotografia presenta sul viso i segni di una dermatite da mercurio, metallo utilizzato nella terapia della sifilide, ha sostenuto che è verosimile che questa malattia venerea possa essere stata la causa della morte di Jack London, o in alternativa, la causa dei dolori cronici di cui soffriva, al punto da costringerlo ad assumere molti antidolorifici; inoltre la tossicità del mercurio avrebbe accelerato il decorso fatale, anziché rallentarlo.[2]
Stile e tematiche[modifica | modifica wikitesto]
Le sue idee politiche e sociali possedevano una grandissima vitalità ed erano potentemente espresse, ma la concezione del socialismo e della lotta di classe di London era approssimativa, romantica e volubile, tanto più che oscillava fra suggestioni riferibili a Nietzsche e Kipling e disordinate letture di Marx, Proudhon, Saint-Simon, Spencer.London è stato, e probabilmente è ancora, l'autore statunitense più tradotto all'estero; fra l'altro le sue opere di denuncia sociale sono state utilizzate a scopo propagandistico e hanno incontrato fortuna nei paesi del blocco sovietico, ma per contro la celebrazione della forza da lui esaltata fece sì che fosse uno degli autori più diffusi anche nelle biblioteche nell'Italia fascista del ventennio. In ogni caso, per quanto confuse fossero le sue idee, le interpretazioni che ne davano questi regimi furono pretestuose, grossolane e scorrette. Oggi, leggendolo e valutandolo con una certa imparzialità, London può essere forse considerato un entusiasta paladino del progresso e insieme un fervente ambientalista ante litteram.
La sua prosa rimane una delle più potenti e solide della narrativa statunitense.
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
Cavaliere di VII Classe dell'Ordine della Corona Preziosa | |
Opere[modifica | modifica wikitesto]
Romanzi[modifica | modifica wikitesto]
- La crociera del Saetta (The Cruise of the Dazzler, 1902)
- La figlia delle nevi (A Daughter of the Snows, 1902)
- Il richiamo della foresta (The Call of the Wild, 1903)
- Il lupo dei mari oppure Il lupo di mare (The Sea Wolf, 1904)
- Il romanzo di un boxeur oppure La sfida (The Game, 1905)
- Zanna Bianca (White Fang, 1906)
- Prima di Adamo (Before Adam, 1907)
- Il tallone di ferro (The Iron Heel, 1908)
- Martin Eden (Martin Eden, 1909)
- Burning Daylight oppure Radiosa aurora (Burning Daylight, 1910)
- L'avventura (Adventure, 1911)
- Il bruto delle caverne (The Abysmal Brute, 1913)
- La valle della Luna (The Valley of the Moon, 1913)
- L'ammutinamento della Elsinore oppure La rivolta dell'Elsinore (The Mutiny of the Elsinore, 1914)
- La peste scarlatta oppure Il morbo scarlatto (The Scarlet Plague, 1915)
- Il vagabondo delle stelle (The Star Rover oppure The Jacket, 1915)
- La piccola signora della grande casa (The Little Lady of the Big House, 1916)
- Jerry delle isole (Jerry of the Islands, 1917)
- Michael, fratello di Jerry (Michael, Brother of Jerry, 1917)
- Tre cuori (Hearts of Three, 1920)
(tratto da una sceneggiatura di Charles Goddard) - (Eyes of Asia, 1924)
(lasciato incompiuto, col titolo di Cherry, completato dalla moglie Charmian Kittredge London) - Assassini S.p.A. (The Assassination Bureau, Ltd, 1963)
(lasciato incompiuto, completato da Robert L. Fish nel 1963)
Racconti[modifica | modifica wikitesto]
Il titolo principale è riferito alla prima raccolta in volume; ad esso segue l'elenco dei racconti contenuti, con eventualmente la data della precedente pubblicazione in rivista del singolo racconto.[3] [4]
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Teatro[modifica | modifica wikitesto]
- (Scorn of Women, 1906)
- (Theft, 1910)
- (Daughters of the Rich: A One Act Play, 1915)
- (The Acorn Planter: A California Forest Play, 1916)
- (The First Poet, 1916)
(scritta da George Sterling, che chiese a London di pubblicarla a nome suo) - (A Wicked Woman. In The Human Drift, 1917)
(rappresentato per la prima volta come Her Brother's Clothes a San Francisco nel 1910)
Memorie[modifica | modifica wikitesto]
- Il diario del vagabondo (The Tramp Diary, 1894)
(appunti di viaggio) - La strada (The Road, 1907)
(raccolta di nove articoli apparsi su Cosmopolitan tra il 1906 e il 1907) - La crociera dello Snark (The Cruise of the Snark, 1911)
(diari di viaggio) - John Barleycorn. Memorie alcoliche oppure Ricordi di un bevitore (John Barleycorn, 1913)
(autobiografia)
Saggi[modifica | modifica wikitesto]
- (The Kempton-Wace Letters, 1903)
(dialogo epistolare scritto in collaborazione con Anna Strunsky) - Il popolo degli abissi (The People of the Abyss, 1903)
(studio sociologico sulle condizioni di vita dell'East End di Londra) - Guerra di classe (War of the Classes, 1905)
- Rivoluzione (Revolution and Other Essays, 1910)
- Rivoluzione (Revolution)
- Il sonnambulo (The Somnambulists)
- La dignità dei dollari (The Dignity of Dollars)
- Goliah (Goliah, 1908)
- Il papavero d'oro (The Golden Poppy)
- Il pianeta si restringe (The Shrinkage of the Planet)
- La casa bellissima (The House Beautiful)
- I cercatori d'oro del Nord (The Gold Hunters of the North)
- Foma Gordeev (Fomá Gordyéeff)
- Queste ossa risorgeranno (These Bones Shall Rise Again)
- Gli altri animali (The Other Animals)
- Il pericolo giallo (The Yellow Peril)
- Cos'è la vita per me (What Life Means to Me)
- Il flusso umano (The Human Drift, 1917)
- Saggi non pubblicati:
- L'azione efficace e la stupidità collettiva (1902-1903)
Biografie in italiano[modifica | modifica wikitesto]
- Arthur Calder-Marshall, J. London, il lupo solitario, Mursia, 1969
- Robert Barltrop, Jack London : l'uomo, lo scrittore, il ribelle, Mazzotta, 1978
- Irving Stone, London : l'avventura di uno scrittore, Editori riuniti, 1979
- Folco Quilici, Anna Quilici, Jack London : cercatore d'oro e d'avventura, Piemme, 2000
- Michael Klein, Il grande Nord, Sperling & Kupfer, 2003
- Dick North, 'Il marinaio nella neve: Jack London e il Grande Nord, CDA & Vivalda, 2007
- Roberto Bosio, Il richiamo degli ultimi: la straordinaria vita di Jack London Bradipolibri, 2007
- Laurent Charpentier, Jack London, l'avventuriero dei mari, Archinto, 2008
- Irving Stone, Jack London, Castelvecchi, 2013
- Daniel Dyer, Jack London, vita, opere e avventura, Mattioli 1885, 2013
Filmografia[modifica | modifica wikitesto]
Dalle opere di Jack London sono stati tratti numerosi film, tra i quali:- The Call of the Wild, regia di David Wark Griffith (1908)
- The Sea Wolf, regia di Hobart Bosworth (1913)
- The Sea Wolf, regia di George Melford (1920)
- The Star Rover, regia di Edward Sloman (1920)
- The Mutiny of the Elsinore, regia di Edward Sloman (1920)
- Adventure, regia di Victor Fleming da L'avventura (1925)
- White Fang, regia di Laurence Trimble (1925)
- Dura lex, regia di Lev Vladimirovič Kulešov (1926)
- The Devil's Skipper, regia di John G. Adolfi - da Demetrios Contos (1928)
- Il lupo dei mari, regia di Alfred Santell (1930)
- Construire un feu, regia di Claude Autant-Lara (1930)
- Il richiamo della foresta, regia di William A. Wellman (1935)
- L'ammutinamento dell'Elsinore, regia di Pierre Chenal (1936)
- White Fang, regia di David Butler (1936)
- Uomini e lupi (Wolf Call), regia di George Waggner (1939)
- Romance of the Redwoods, regia di Charles Vidor (1939)
- Torture Ship, regia di Vicotr Halperin (1939)
- La via dell'oro, regia di Phil Rosen (1940)
- Il lupo dei mari, regia di Michael Curtiz (1941)
- The Adventures of Martin Eden, regia di Sidney Salkow (1942)
- Alaska, regia di George Archainbaud (1944)
- Schiavi della paura di Peter Godfrey (1950)
- Intrepidi vendicatori (The Fighter) di Herbert Kline (1952)
- Larsen il lupo di Harmon Jones (1958)
- Assassination Bureau di Basil Dearden (1969)
- Il richiamo della foresta di Ken Annakin (1972)
- Zanna Bianca di Lucio Fulci (1973)
- L'imperatore del Nord di Robert Aldrich (1973)
- Il ritorno di Zanna Bianca di Lucio Fulci (1974)
- I figli di Zanna Bianca di Maurizio Pradeaux (1974)
- Zanna Bianca alla riscossa di Tonino Ricci (1974)
- La spacconata di Alfonso Brescia (1975)
- Il lupo dei mari di Giuseppe Vari (1975)
- Il richiamo del lupo di Gianfranco Baldanello (1975)
- The Call of the Wild di Jerry Jameson (1976)
- Zanna Bianca e il cacciatore solitario di Alfonso Brescia (1976)
- Zanna Bianca e il grande Kid, regia di Vito Bruschini (1977)
- L'abbraccio dell'orso (A Deadly Game), regia di Jack Gold (1979)
- Klondike Fever, regia di Peter Carter (1980)
- Zanna Bianca, un piccolo grande lupo, regia di Randal Kleiser (1991)
- Zanna Bianca, serie televisiva canadese (1993-94)
- La leggenda di Zanna Bianca (White Fang 2: Myth of the White Wolf), regia di Ken Olin (1994)
- The Sea Wolf, regia di Gary T. McDonald (1997)
- Burning Daylight, regia di Sanzhar Sultanov (2010)
Nel 1979 è stato realizzato in Italia dalla RAI (azienda televisiva nazionale) lo sceneggiato in 5 puntate "Martin Eden" per la regia di Giacomo Battiato, interpretato da Christopher Connelly, Vittorio Mezzogiorno, Delia Boccardo, Capucine, Mimsy Farmer.
Jack London nella cultura successiva[modifica | modifica wikitesto]
- Forse Ernesto "Che" Guevara deve il suo nome di battesimo a Ernest Everhard, nome dell'eroico protagonista de Il tallone di ferro: questo romanzo infatti da quasi un secolo è considerato un testo fondamentale da intere generazioni di socialisti di tutto il mondo.[senza fonte] Lo stesso Guevara ricorda nel suo scritto Alegria de Pio il racconto Farsi un fuoco di London, ambientato nei deserti ghiacciati del Nord America durante la corsa all'oro.
- Nei fumetti, Jack London appare all'interno della Saga di Paperon de' Paperoni di Don Rosa nell'episodio Cuori nello Yukon, come cronista al seguito del colonnello delle Giubbe Rosse Sam Steele. Al termine del fumetto, c'è anche un accenno ad uno dei più famosi romanzi dell'autore: egli afferma, infatti, di voler intitolare il suo romanzo ispirato alle sue avventure nel Klondike Il richiamo del papero.
- Altra apparizione di Jack London nell'universo dei fumetti la troviamo nel volume La giovinezza, avventura retrospettiva di Corto Maltese scritta e disegnata da Hugo Pratt. La vicenda si svolge in Manciuria durante la guerra russo-giapponese e lo scrittore statunitense ne è praticamente il protagonista. Hugo Pratt aveva già ripreso l'idea alla base del racconto Perdifaccia (che si può trovare nella raccolta di racconti Le mille e una morte) nella storia Teste e funghi, con Corto Maltese come protagonista.
- Nell'albo a fumetti L'Uomo di Tsushima, scritto e disegnato da Bonvi, appare anche Jack London nei panni dell'alter ego dell'autore.
- Jack London appare anche in un doppio episodio della serie TV Star Trek - The Next Generation dal titolo Un mistero dal passato (Time's Arrow), ambientato nel passato. Viene rappresentato come un giovane tuttofare che deve ancora scoprire il suo talento di scrittore.
- Jack London compare anche in due libri del Ciclo del Mondo del Fiume (Riverworld), una serie di cinque romanzi e di alcuni racconti di fantascienza dello scrittore statunitense Philip José Farmer.
- Jack London è stato uno degli autori preferiti di Christopher McCandless, il ragazzo statunitense che nel 1990, dopo la laurea, abbandona la società per andare a vivere nelle terre selvagge, in Alaska. La storia è raccontata nel celebre film Into the Wild - Nelle terre selvagge, diretto da Sean Penn e tratto dall'omonimo libro di Jon Krakauer (uscito in Italia con il titolo Nelle terre estreme).
- in Eroi dell'Olimpo di Rick Riordan viene citato come il figlio di Mercurio e il costruttore della casa del lupo.
- Nel fumetto La pista dei molti soli di Nick Carter (Bonvi/Guido De Maria) ai protagonisti si affianca un soggetto che solo alla fine della storia si scopre essere Jack London.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Introduzione a Martin Eden, edizioni Garzanti
- ^ (EN) Jack London---the cure worse than the disease?, healthwise-everythinghealth.blogspot.com. URL consultato il 06-01-2010.
- ^ (EN) The World of Jack London
- ^ Racconti dello Yukon e dei Mari del Sud (a cura di Mario Maffi), Mondadori, 1989
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Dizionario Letterario Bompiani degli autori di tutti i tempi e di tutte le letterature, vol. II, 1957, voce London, Jack
- Jack London, Il richiamo della foresta, Zanna Bianca e altre storie di cani, saggio introduttivo di Mario Picchi, premesse di Goffredo Fofi e Mario Picchi, Newton Narrativa, 2011
- Carlo Izzo, La letteratura americana, Sansoni/Accademia, 1967
- Piccola Treccani, vol. VI, 1993, voce London, Jack
- Garzantine - Letteratura, 1997, voce London, Jack
Opere pubblicate in italiano[modifica | modifica wikitesto]
- Il richiamo della foresta, trad. Gastone Rossi, Sonzogno 1928; trad. Dienne Carter e Gian Dàuli, Modernissima 1928
- I cercatori d'oro (poi ristampato come L'amore della vita), trad. G. Delaudi, Monanni 1928 (racconti)
- Il tallone di ferro, Monanni 1928 (romanzo)
- La valle della luna, trad. G. Delchiaro, Monanni 1928
- L'avventura di Giovanna Lackland, trad. Gianni D'Arezzo, Modernissima 1928
- La rivolta dell'Elsinore (stampato anche come L'ammutinamento dell'Elsinore), trad. Mario Benzi, Modernissima 1928; trad. Giuseppina Taddei, Bietti 1931; Barion 1940; trad. Mario Malatesta, Sonzogno 1952, trad. Livio Crescenzi e Silvia Zamagni, Mattioli 1885 - 2011
- Tre cuori in lizza, Modernissima 1928
- La figlia delle nevi, trad. Giovanni Marcellini, Modernissima 1928; trad. Adelel Levi, Barion 1929
- Il vagabondo delle stelle, trad. di G. Delchiaro, Monanni 1928; trad. di S. Manferlotti, Adelphi 2005
- La guardia di pesca, trad. Gastone Rossi, Sonzogno 1928
- Jerry delle isole, trad. Gian Dàuli, Modernissima 1928
- Zanna bianca, trad. Gian Dàuli, Modernissima 1928
- Il lupo dei mari (stampato anche come Il lupo di mare), trad. Gastone Rossi, Sonzogno 1928; trad. Mario Benzi, Barion 1929; trad. Amy Coopmans De Yoldi, Longanesi 1972
- Martin Eden, trad. Gastone Rossi, Sonzogno 1928; trad. Gian Dàuli, Modernissima 1928; trad. Mario Benzi, Bietti, 1928; trad. Amy Coopmans de Yoldi, Longanesi 1972; trad. Giovanni Baldi, Garzanti 1989
- Nella tempesta, trad. Dienne Carter e Gian Dàuli, Modernissima 1928
- La peste scarlatta, trad. Dienne Carter e Gian Dàuli, Modernissima 1928
- La piccola signora della grande casa, trad. Aldo Traverso e Gian Dauli, Modernissima 1928
- Tre cuori in lizza, trad. Mario Benzi, Modernissima 1928
- Quando Dio ride, trad. Gian Dàuli, Modernissima, 1928; Bietti 1930
- Il popolo dell'abisso, trad. Gianni D'Arezzo, Corticelli 1928; trad. Giovanni Marcellini, Modernissima 1928; Bietti 1930
- Radiosa aurora, trad. Gastone Rossi, Sonzogno 1928
- Racconti del Mare del Sud, trad. Teresa Novi, La nuova Italia 1928
- Ricordi di un bevitore, trad. Dienne Carter e Gian Dàuli, Delta 1928; sotto il titolo "Memorie", trad. G. Delchiaro, Monanni 1929
- Il dio rosso - Il pianto di Ah Kim, trad. Tullio Silvestri, Barion 1929
- Il Dio dei suoi padri, trad. Tullio Silvestri, Modernissima 1929
- Micaele, fratello di Jerry, cane da circo, trad. Gian Dauli, Modernissima 1929
- All'osteria dell'ultima fortuna, trad. Lucia Krasnik, Modernissima 1929
- L'avventura, trad. Rosalia Gwis-Adami, Bietti 1929; Essedue edizioni 1982
- I figli del gelo, trad. Ida Lori, Bietti 1929
- I cercatori d'oro, trad. G. Delchiaro, Monanni 1929
- La strada, trad. L. Viscardini, Modernissima 1930
- Fumo Bellew, Barion 1931
- Memorie, Monanni 1931
- Il figlio del lupo, Barion 1936
- La peste scarlatta, Barion 1936 (comprende altri otto racconti), Adelphi 2000 (a cura di Ottavio Fatica).
- Sui mari del sud, Sonzogno 1961
- Assassini S.p.A., traduzione di Maria Gallone, I Delfini Fabbri Editori, 2003, Bergamo
- Le mille e una morte, a cura di O. Fatica, Adelphi 2006
- Il nemico del mondo, (Finisterrae, Mantova, 2008).
- Guerra di classe. Il sogno di Debs. Saggi sulla lotta di classe negli Stati Uniti e un racconto, a cura di Orlando Micucci, prefazione di Valerio Evangelisti, traduzione di Laura Emilia Barchiesi, Gwynplaine, 2009.
- Opere complete di Jack London a cura di Gian Dàuli: Confessione, Sul treno, Figure, Acciuffato, Il Penitenziario, Vagabondi che passan nella notte, Sbarazzini e ladruncoli, Duemila vagabondi, Poliziotti, Radiosa aurora; Appunto di Mamas Patata per Mavalepami.
- Guerra alla Cina. L'inaudita invasione, O barra O Edizioni, Milano, 2012
- L' avventura, Leone Editore, Milano, 2014.
- Prima di Adamo, Leone Editore, Milano, 2011.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikisource contiene una pagina dedicata a Jack London
- Wikiquote contiene citazioni di o su Jack London
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jack London
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) The World of Jack London Sito inglese dedicato a London, con un'ampia collezione delle sue opere.
- Bibliografia italiana di Jack London, in Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Associazione culturale Delos Books. (aggiornato fino al 2009)
- Il richiamo della foresta, riduzione radiofonica di Radio 3 Rai (Il Terzo Anello - Ad alta voce): 10 puntate, formato .ram
- Opere di Jack London in lingua originale
Controllo di autorità | VIAF: (EN) 46764200 · LCCN: (EN) n78086415 · ISNI: (EN) 0000 0001 2130 9371 · GND: (DE) 118574183 · BNF: (FR) cb11913283v (data) · NLA: (EN) 35311166 · BAV: ADV10911176 |
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