Mi ero
impantanato nella ricerca degli antenati racalmutesi del sig. MARAIA
che per parte materna ha radici racalmutesi avendo un suo antenato
veneto, dopo cinque anni di dimora nella nostra grande Racalmuto,
sposato donna Isabella Vinci verso la fine dell'Ottocento.
Risalendo da
figlio in padre ero arrivato a don Calogero Vinci. Non riuscivo ad
andare indietro. In Matrice hanno fatto specie nel Settecento razzia
di registri parrocchiali.
Finalmente
mi soccorre una di quelle magnifiche NUMERAZIONI DELLE ANIME e
precisamente quella del 1793, ed ecco la scoperta archivistica e
genealogica di codesto ramo dei Vinci. Un sacerdote aveva man forte
in Racalmuto quando lo sfruttamento delle miniere di zolfo iniziava
il suo declino. Un suo fratello con famiglia a nome Giuseppe
conviveva con lui nel centro di Racalmuto presso il palazzotto dei
Gambuto che poi divenne dei Savatteri.
E qui
ritrovo e don Calogero che nel 1793 aveva solo due anni e il suo
genitore Giuseppe sposato con donna Teresa che non ha però l'aria
di essere racalmutese.
Rimetto
quanto sopra alla acuta critica di codesto discendente racalmutese
oggi i n America latina ovverosia mister Gaetano MARAVIA un Vinci
per parte di madre, di quei Vinci che fanno capo a mio avviso alla
famiglia di don Saverio Vinci e credo poco a quella dell'avvocato
Vinci, abitante un tempo accanto alla Matrice di Racalmuto.
Nessun commento:
Posta un commento