venerdì 16 settembre 2016



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Bolero Patrizia Masi
ho molti pensieri.
avrò quello che saprò darmi. è questo il primo pensiero. è saggio.
procedere, una sedia sopra l'altra, in guazzabuglio di trasloco.
piccole v...erità impagliate. le impilo tutte, torneranno utili - mi dico.
quello che ho avuto è qui, se avrò dubbi, mi ci siederò. è sana strategia. come si tratteggiano i giorni, i silenzi, le amarezze?
non devo avere paura, basta considerare il tratto. è solo un'area di parcheggio. procedere a piccoli passi. slacciare, allentare, con parsimonia. non mi trovo l'indirizzo, a qualcuno l'avrò affidato.
cerco di vivere. a strappi, tra un mozzicone e l'altro. cerco cose. a volte basta niente. piegherò i vestiti delle cose, lo facevo da bambina. prenderò a prestito ogni parola che mi hai dato, la ripeterò in segreto. io non so parlare, lo sai che fingo. non so parlare della fretta, del tempo, non porto l'orologio. che mi porto oltre i carichi pendenti? i colori vivi della poesia, senza misura, l'essenzialità dei gesti puri, l'armonia rotonda che avevano i miei ti amo.
tenera è la notte... "saluta la signora!" mi saluto per gentilezza e intanto imballo e carico gli sfratti.

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Lillo Taverna Mannaggia come sa scrivere bene, costei. Davvero in lei la parola si fa carne e la carne parola. Et verbum caro factum est. Evangelico!

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