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-TRANSFEMMINISMO-
di Ornella Pennacchioni.
Il femminismo, quello di principio ai diritti, s'è trasformato in quel fenomeno riconoscibile nell'acchiappa baccelli istantaneo, meglio denominato post femminismo, che, se l'omo fa zan zan, posso anche io. La donna deve aver male interpretato il senso, rischiando la propria incolumità senza un benché minimo di prudenza, tanto che, l'omo è persino stufo di tanto mercato dell'usato. Troppe pietanze, troppi contorni, troppo di tutto!!! L'approccio istantaneo risulta essere consumo da fast food, senza manco il tempo del digestivo, pena il necrologio del desiderio. Sappiate, donne, che nessun “poi” avrà seguito neppure il giorno dopo per un ripassino, avoja a fissà il telefonino! So bene che le transfemministe, mi prenderebbero volentieri a calci in culo, so bene che mi sventolerebbero il prontuario sessuale del Duemila e spicci, dove 'sto povero utero ha fatto raccolta d'ogni, so che griderebbero: siamo “pariii” (tranne i giorni rossi, in cui meglio evitare di copulare) so che so, so che so, so che avete torto. Qua si pedala all'indietro. Perché? Ah, beh, ho capito, per raggiungere l'omo, tocca il passo del gambero. Ora, una preghiera con raccomandazione: se uscite di sera con la mini giro patonza, se andate per locali e v'accompagnate all'istante con l'omo d'occasione e gli dite di aver perso la strada di casa tipo Pollicino, e se lui, un pochetto brillo come voi vi zompa addosso come se la vostra zona trastullo fosse merce rara, non lamentatevi, che se c'è la guerra, bisogna mettersi l'elmetto. Sfidare la sorte non è coraggio, è debolezza, un atto di arroganza verso se stessi, un rischio grave di cui dopo farsi carico.
di Ornella Pennacchioni.
Il femminismo, quello di principio ai diritti, s'è trasformato in quel fenomeno riconoscibile nell'acchiappa baccelli istantaneo, meglio denominato post femminismo, che, se l'omo fa zan zan, posso anche io. La donna deve aver male interpretato il senso, rischiando la propria incolumità senza un benché minimo di prudenza, tanto che, l'omo è persino stufo di tanto mercato dell'usato. Troppe pietanze, troppi contorni, troppo di tutto!!! L'approccio istantaneo risulta essere consumo da fast food, senza manco il tempo del digestivo, pena il necrologio del desiderio. Sappiate, donne, che nessun “poi” avrà seguito neppure il giorno dopo per un ripassino, avoja a fissà il telefonino! So bene che le transfemministe, mi prenderebbero volentieri a calci in culo, so bene che mi sventolerebbero il prontuario sessuale del Duemila e spicci, dove 'sto povero utero ha fatto raccolta d'ogni, so che griderebbero: siamo “pariii” (tranne i giorni rossi, in cui meglio evitare di copulare) so che so, so che so, so che avete torto. Qua si pedala all'indietro. Perché? Ah, beh, ho capito, per raggiungere l'omo, tocca il passo del gambero. Ora, una preghiera con raccomandazione: se uscite di sera con la mini giro patonza, se andate per locali e v'accompagnate all'istante con l'omo d'occasione e gli dite di aver perso la strada di casa tipo Pollicino, e se lui, un pochetto brillo come voi vi zompa addosso come se la vostra zona trastullo fosse merce rara, non lamentatevi, che se c'è la guerra, bisogna mettersi l'elmetto. Sfidare la sorte non è coraggio, è debolezza, un atto di arroganza verso se stessi, un rischio grave di cui dopo farsi carico.
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