La lumera di li Grutticeddri
Questa lucerna qui appena individuabile trovasi in una casa racalmutese. Rinvenuta nei pressi delle Grotticelle sta a testimoniare una presenza abitativa protocristiana che avvalorerebbe le affascinanti tesi dell' archeologo Biagio Pace sull'ipogeo alle falde della Contrada Roveto. Certe lettere che credo di avere decifrato sulla base della lucerna mi paiono greche e mi fanno pensare alla civiltà bizantina di cui non si può dubitare se ben si comprende il tesoretto di monete rinvenuto dietro la Stazione nel 1940. Quelle monete, depositate presso il museo di Agrigento, previo qualche trattenuta da parte del maresciallo dell'epoca, vanno sempre più assottigliandosi di numero. Ma studi seri dal Griffo al Guillou ed ora ad un professore di cui non mi sovviene il nome ma che ha pubblicato qualcosa per i tipi di Sciascia di Caltanissetta, che comunque non ne ha fatto la debita diffusione per le librerie di Italia, non sono facilmente obliabili. Solo alcuni esemplari - e credo non i più significativi - bivaccano dietro una anodina vetrina nella sala Nona di quel museo appollaiato nei pomposi e criticati ambienti dietro San Nicola. E dobbiamo ringraziare la munificenza del dirigente architetto Antinoro se qualche moneta è visibile sia pure in condizioni estremamente ardue.
A dire il vero si erano scoperti arcosoli e altre testimonianze di estremo interesse e di particolare valenza per il turismo racalmutese, ma la pur valida Fiorentini non ha saputo orchestrare di meglio che riseppellire il tutto. A futura memoria e davvero stavolta la memoria non avrà futuro.
E ciò nell'indolenza massima delle nostre Autorità comunali di settore, passate ... presenti e mi va di dire future.
Calogero Taverna
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