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Vincenzo Umbrella ha commentato questo elemento.
Un aspetto che mi colpisce della vittoria di Trump, poco sottolineato dai media italiani (così tesi a spiegare i motivi del successo del palazzinaro pacchiano e buffo, la cui vittoria nessuno di loro aveva però previsto) sono i nomi dei candidati a formare la sua squadra. Conservatori duri e puri di successo e dall'età piuttosto avanzata, più o meno coetanei del settantaduenne Trump. Insomma, dopo un'epoca nel quale essere giovani (magari anche coglionotti) era un atout per a...ssurgere al potere (e magari combinare guai) con Trump ritornano in campo Giuliani, Gringhich, banchieri, generali ed uomini d'affari di esperienza. Una piccola consolazione personale che mi fa sentire più giovane, è soprattutto la speranza che un personaggio, fin qui presentatosi alla "Berlusconi", sarà circondato e guidato da persone esperte, ancorché di idee a me molto lontane. Inutile cercare nel suo staff donne, neri o diversità di genere. Maschi duri, bianchi e dal rude linguaggio da caserma. Non sarà un nuova amministrazione Reagan, ma di certo un gruppo di vecchie volpi grigie. Speriamo bene
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