Dite quel che volete, ma l'on. Li Causi quel 15 luglio del
1947 le spara proprio grosse.
Far retorica infamando se non calunniando è spregevole.
Li Causi fece verbalizzare alla Costituente questa sfilza di
fandonie. Li Causi sapeva e quindi mentiva sapendo di mentire. In quel tempo i comunisti erano al potere.
Figurarsi se non avevano accesso alle carte segrete del Ministero degli
Interni, anche se questo invero mandava
i suoi fiduciari segreti in quel di Bologna per vedere se con l'ausilio degli
Americani non si potesse partire dalla Sicilia per disperdere le bande
comuniste del Nord che flirtavano con Tito per annettere almeno il Nord-Italia alla sfera di influenza
Sovietica sottraendola a quella yankee delle OSS. Abbiamo trovato all'Archivio
Centrale di Stato l'allucinante verbale anonimo. Inutile negarlo.
Li Causi gigionesca così:
"ma Scelba come
può ignorare che Messana ha iniziato la sua carriera facendo massacrare dei
contadini siciliani? Il 9 ottobre del 1919, infatti, cadevano a Riesi più di
sessanta contadini, di cui tredici morti: trucidati a freddo, sulla piazza,
dove si svolgeva un comizio. I vecchi di quest'Aula ricorderanno come in
quell'occasione il Ministero Nitti ordinò un'inchiesta mandando sul posto il
generale dei carabinieri Densa, mentre la Magistratura iniziò un'inchiesta
giudiziaria soprattutto per accertare le cause della morte misteriosa di un
tenente di fanteria, che si rifiutò di eseguire l'ordine di far fuoco del
Messana, che ne disapprovò apertamente la condotta, e che il giorno dopo fu
assassinato.
Scelba sapeva, certo che sapeva ma sapeva la verità come da
rapporto Trani, così come non poteva saperla Li Causi: quel rapporto nello stralcio relativo al
Messana era finito nelle sue mani. Quel rapporto o meglio lo stralcio di quel
rapporto è finito tramite credo Casarrubea a Malgrado Tutto che a suo scherno
l'ha pubblicato non rendendosi conto che là vi è una verità che sbriciola tutte
le calunnie contr il Messana a cominciare da quelle che incautamente tre anni
fa lo stesso foglietto tenuto a battesimo da Sciascia aveva sbandierato. Aveva
fatto finta di rispettare la par conditio facendo abborracciare una difesa
maldestra ad un Bellavia che sappiamo tutti a Racalmuto non avere nulla a che
fare con il questore Messana.
Non vogliamo ripeterci quindi ripubblichiamo la verità
inoppugnabile sui fatti di Riesi del 1919 in cui responsabilità politiche
penali e civili non affiorano ai danni del Messana. Di altri le colpe. Si
faccia la verità. Ora il prof. Difrancesco dice che una rivista della verità
storica è finalmente sorta in Sicilia.
Siamo sicuri che l’audace Bibliotecario
del Nisseno vorrà cimentarsi nel contraddirmi. L'aspetto per una rispettosa ma
ferma contrapposizione dialettica.
Non so se il valido dottore Luciano Carruba che ha anche
frequentazione con il chiarissimo prof. Rosario Mangiameli dell'Università di Catania vorrà intromettersi magari nel collabente
Circolo Unione di Racalmuto di cui è apprezzato Segretario.
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