Mestolaccia comune
Descrizione
Elegante pianta di paludi e zone inondate, ha fusti eretti, alti fino ad un metro e più, privi di foglie e portanti i piccoli fiori in pannocchie ampie, molto ramificate, quasi trasparenti. I delicati fiorellini, grandi meno di 1 cm, sono inconfondibili perché formati da 3 petali rosa pallido. Le foglie sono tutte basali, con lamina ovale e lungo picciolo eretto, molto simili a grandi cucchiai che si ergono dal pelo dell’acqua.
Ambiente
Vive ai margini di corsi d’acqua, fossi, pozze e su superfici inondate, fino ai 1300 m di quota.
Usi facili
Poiché contiene un succo acre, in passato la pianta veniva usata per alleviare i dolori con applicazioni esterne, ma oggi non è più utilizzata per la facilità con cui causava serie vesciche. Anche gli usi popolari del rizoma, come astringente e diuretico, sono stati abbandonati. Questi impieghi dimenticati dimostrano la grande conoscenza che un tempo l’uomo aveva dei vegetali, quando doveva arrangiarsi con quello che aveva vicino!
Curiosità
Il nome plantago-aquatica si riferisce alla somiglianza delle sue foglie con quelle delle diverse piantaggini terrestri: si tratta solo di una somiglianza di forma che non richiama nessuna parentela tra queste specie molto distanti. E anche il nome comune di mestolaccia è chiaramente riferito alla forma di mestolo o di cucchiaio, delle foglie.
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