domenica 4 dicembre 2016

mercoledì 28 ottobre 2015

CON QUESTO PASSO DEL GUZZETTA CAMBIA LA DATAZIONE DELLE MONETE BIZANTINE DEL TESORETTO DI RACALMUTO: DA ERACLONA A COSTANTE II - ANNI 641-643. IN QUETO PERIODO DUNQUE SI ATTESTA LA CIVILTA' BIZANTINA A RACALMUTO-

CON QUESTO PASSO DEL GUZZETTA CAMBIA LA DATAZIONE DELLE MONETE BIZANTINE DEL TESORETTO DI RACALMUTO: DA ERACLONA  A COSTANTE II - ANNI 641-643. IN QUETO PERIODO DUNQUE SI ATTESTA LA CIVILTA' BIZANTINA A RACALMUTO-

IL TESORETTO VENNE TROVATO IN CONTRADA MONTAGNA MA NELLA PARTE RETROSTANTE L'ATTUALE STAZIONE FERROVIARIA- PER QUEL CHE MI SI DICE QUESTA E' ZONA SINORA RITENUTA STERILE DAI TOMBAROLI, MOLTO ATTIVI A RACALMUTO. QUESTI SONO CERTI CHE NELLA CAVA MANTIA (NON LONTANA) FURONO RINVENUTE SEPOLTURE CON FERETRI MA SENZA CORREDO.

VICINO ANCHE IL SITO DI GRUTTICEDDRI E JUDI' CON TANTI RINVENIMENTI ARCHEOLOGICI MA NON COLTIVATI PER DISINTERESSE DEI BB.CC. DI AGRIGENTO.
A QUANDO IL RISVEGLIO?
 folles
della prima emissione si legano alle ultime contromarche del regno di Eraclio poiché le lettere SCS
sono ora parte del tipo del loro R/; essi infatti presentano (fig. 16) nel D/ busto frontale dell’imperatore imberbe, diademato, con globo crucigero nella destra, leggenda IhP e RCohST; nel R/ nu-merale M in corsivo, ai cui lati la scritta A/N/A – N/ e /O/S, in basso grandi lettere SCS
,come contrassegno di zecca, affiancate a sinistra da segni alfabetici - da alfa ad epsilon - indicanti l’officina, o da crocetta. L’attribuzione a Eraclona      
fatta in    passato 33 è stata corretta dopo che si è avuta notizia di esemplari di questa emissione riconiati su  folles
costantinopolitani di Costante II degli anni 641-643, sicché appare sicura l’assegnazione a quest’ultimo
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;quanto alla datazione e alla zecca - a causa delle somiglianze tipologiche  e  stilistiche      
 con   folles
costantinopolitani di Costante II con la data dell’anno 3°diregno
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(fig. 17) e delle lettere indicanti l’officina, che non sono mai presentisulle serie siciliane, - il Grierson ha supposto che essi sarebbero stati prodot-ti proprio nel terzo anno di regno, 643/4, dalla zecca di Costantinopoli e in-viati in Sicilia
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