Un altro birillo se l'è svignta senza magari insolentirmi. Non so chi è. non so perché se n'è andato. E dire che oggi ho fatto ben altro che sbraitare qui in FB.
Ho ben tre fronti polemici: il sindaco del mio paese, i falsi sindaciti gialli delle pensionate indirette della Banca d'Italia e un'aspra contesa politica contro Renzi e dintorni.
Ho pubblicato due articoli vecchi e desueti sul MPS. Non ne condivido un'acca. Disinformazione, cattiveria ed imbecillità.
L'acquisizione di AntonVeneta io la so per quello che veramente è avvenuto. Si parte addirittura da Sindona. Stavano affibbiando alla Banca Privata Italiana quella carretta della Banca Nazionale dell'Agricoltura. Non potè completarsi per disavventure valutarie di cui al mio testo SOLDI TRUCCATI.
Vi operò il dott. Pontello una volpe raffinata ed astutissima. Pontello trasmigrò alla Antoniana. Fagocitò il suo benefattore Giancarlo Rossi. Fagoitò tutto sommato la concorrente banca popolare veneta. E ne venne fuori l'Antonveneta. Con Geronzi s'inghiottì la carretta di dell'Armenise. Geronzi ne dice male pensandone bene. I due comunque fecero una operazione di alta cosmesi di bilancio. Pontello acquistò la banca nazionale dell'Agricoltura fortemente decotta per un supervalore tale per cui Gerondi compì il miracolo dela moltiplicazione dei pani e dei pesci (bancari). Il bilancio di Capitalia sotto di mille miliardi di vecchie lire divenne economicamente proficuo con unutile di mille miliardi ragion per cui lo stesse Geronzi poté fare lo SBARCO IN SICILIA (v. il suo CONFITEOR).
Ma Pontello si ammalò di cancro, stette molto in America per tentrare di curarsi. morì prematuramente.
L'Antonvenetea scrcchiola. La massoneria olanderse e quell spagnola possono quindi fagocitarla.
Turìttò ciò avviene in regime di vecchia legge bancaria. Nel mondo delle banche non si muoveva senza che Banca d'Italia non volesse.
Ma ecco che in Banca d'Italia abbiamo un governatore di facciata, ma un despota per giunta filotoscano che chiamavamo Mammoletta, per sua medesima volontà. Parlo del potentissimo Carlo Azeglio Ciampi, oggi defunto
Tutte le alchime bancarie sopra segnalate dovevano passare per le forche claudine del vecchio (e nuovo) articolo 48 L.B.
La Consulenza Legale della Banca d'Italia discettava: contollo di legittimità o controllo di merito. S'inventò la terza categoria: mera segnalazione per un fornale adempimento. Ovvio, prima si concertava specie se scattavano operazoon di concabio tutto un reticolo di condizionamenti di Via Nazionale, ragion per cui decideva chi non appariva, chi appariva non decideva un bel nulla.
Quando Fazio governatore volle fare un po' di testa sua, fini in tribunale e si becco un brutta condanna definitiva in cassazione nonostasse il PG ne avessse chiesto il proscioglimento.
Ad Antonio Fazio resta a mio avviso la sola via disperata della revisione del processo. Avrebbe tante ragioni.
Chi odiava e osteggiava Antonio Fazio? ovvio, Caro Azeglio Ciampi.
Il MPS acquistando la ANTONVENETA acquista quella fonte inesauribile di liquidità che è la vecchia Banca Antoniana che ebbi la ventura di ispezionare molto tempo fa sia pure alle mie prime armi.
L'Antoniana era sostanzialmente (e lo è ancora) la tesoriera del SANTO, ra padre Pio e majukore.
Il valore patrimoniale dell'Antoveneta secondo me supera i venti miliardi di euro.
Il MPS patrimonialmente si era rafforzaro. ma la tesoreria be ebbe contralcolpi. Cosa comunque di poco conto.
Senonché i poteri forti entrarono in rotta di collisione. L'ispexìzione della Banca d'Italia non nota nulla di esizialmente censurabile. La povera Tarontola, voluta da Tremonti, Berlusconi e il cardinal Bertone, in via nazionale è solo una maschera di cera sia pure dalla chioma molto ordinata e appariscente.
Di quella ispezione ho varie volte fatto le bucce critiche.
Eppure dopo resipisenza la pavida vigilanza di Vissco fa scattare sanzioni invreconde.
Mi chiamavano avrei fatto controdeduzioni dissolventi. Intanto la Regione Toscana avrebbe bisogno della mia consulenza per il ecupero del suo patrimonio bancario: da MPS alla Etruria e alla stessa Cassa di Rsparmi di Livorno.
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