giovedì 12 ottobre 2017

Carissimo Alfredo,
dopo una notte seminsonne con il pensiero fisso alla tue due ultime lettere che mi sono giunte quando facevo il badante nella mia Villa Merycal eccomi di nuovo a te.
Che ti debbo dire? Hai paturnie da solipsismo vulnerato. Ti costringono ad antropizzarti, Sei riluttante. Penso comunque che sia un buon esercizio spiritiuale. Devi tornare uomo politico secondo le teoriche del tuo Aristotele.

Non so quanti anni hai fatto in 41 bis per passare fine pena mai del 4bis ostativo. Reputo che ormai prossimo ai trent’anni per condanne anticostituzionali  devono rumetterti in libertà. Magari per grazia ricevuta o come preferirei per revisione dei tre tuoi processi di condanna all’ergastolo ostativo.

Non so fin dove celii o quando sei serio. Mi dici che potresti finire a Rebibbia. Magari, ti dico. La metro mi consentirebbe, finché campo, di venirti a trovare ogni giorno e così convertirti alla mia logica revisionista. Sai bene che ti considero INCOLPEVOLE. E lo sei tuo malgrado. Potrei essere testimone autorevole. Vale la tua ‘confessione’? E dove sta la premeditazione, dove il ruolo di efferato capomafia come ama teorizzare l‘Antimafia dei professionisti di cui discetta Leonardo Sciascia Ma come poi la metterebbero con i dati di fatti che addurrei quale indiscusso storico del paese di Sciascia?
A Roma ti risottoporrebbero ai raggi x degli sprizzacervelli carcerari? E che hai da temere? Non avrebbero preconcetti e finalmente scoprirebbe che fosti dedito all’autocalunnia, In giovanissima età? Crimine gravissimo. Ma impeditivo di ben tre ergastoli in 41 bis protempore in ostatività perenne ex 4 bis.

Etc.Etc. ma il resto dopo, appena riceverò la risposta che sarà meno datata delle tue lettere estive che non potei ricevere in contemporanea.


Ti Abbraccio. Lillo

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