sabato 29 marzo 2014
Alfredo Sole
Questa è l'ultima lettera che mi ha inviato Alfredo Sole. Poi il silenzio totale. Qualcuno può darmi qualche ragguaglio? Frattanto leggiamo insieme:
01/11/2013
Carissimo Lillo
purtroppo informacarcere ha fatto una brutta fine. Non so per...ché, ma l'associazione ha deciso di non pagare più l'abbonamento. Peccato! Era uno spazio di dialogo molto importante nche e ultimamente ha subìto un calo di "visite", Ma per una porta che si chiude, se ne apre un'altra. Adesso scrivo per la rivista o meglio un giornalino mensile di Roma "UNA CITTA'" tramite la giornalista-scrittrice FRANCESCA DE CAROLIS; credo che proprio in qusto mese di novembre uscirà un mio pezzo su quello che sta succedendo qui a Opera. Cosa succede? Adeso te lo racconto. Il provveditorato di Milano il DAP [?] hanno un progetto per questo carcere. Dovrà diventare un carcere a sorveglianza attenuata dove i detenuti si gestiscono da soli. Ma questo progetto "molto umano" è solo pe i detenuti comuni; non certo per noi. Noi siamo d'impaccio. Così hanno deciso di trasferirci in un altro padiglione ma una volta lì non ci saranno più dii Ag1 [?], bensì solamente una. Questo comporta che dovremmo stare in cella in due in uno spazio che è già una vergogna per una sola persona. Non possono obbligare gli ergastolani a mettersi in cella in due perciò, che non accetta, verrà trasferito. Io, come molti altri, non ho
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accettato . Dieci di noi sono già stati trasferiti in altri istituti (qualcuno ha già scritto che stanno molto bene, sicuramente meglio di qui). Credo che sarò il prossimo ad essere trasferito, cioè prima del 10 novembre, data per la quale passare nell'altro padiglione,
Vada come vada, Caro Lillo non potrò accettare di condividere il mio spazio cella con un altro detenuto. Non potrei più studiare, verrebbe meno quella tranquillità che mi sono conquistato negli anni. L'alzarmi di notte (quelle notti 'insomma) per studiare ; stare nel totale silenzio per rilassarmi insomma, verrebbe a mancare la volontà [?] che dà la forza per sopravvivere in questo inferno e io questo non posso permetterlo. Non permetterò che a causa delle loro esigenze di posto letto io rischi una involuzione della mia personalità. In un altro carcere verrebbe meno questa farsa del computer; avrei il mio e potrei così ricominciare a mettere mano al mio libro iniziato tanti anni fa. Forse così si potrà avverare quello ch hai detto a mio figlio, cioè potrà diventare il mio agente. Ma se rimango in questo carcere difficilmente si potrà avverare. Qui saremo sempre più isolati in una sezione tra tante altre di cui non possiamo incontrare i detenuti d quel regime differente dal nostro. Saremo ancora più etichettati.Altro...
01/11/2013
Carissimo Lillo
purtroppo informacarcere ha fatto una brutta fine. Non so per...ché, ma l'associazione ha deciso di non pagare più l'abbonamento. Peccato! Era uno spazio di dialogo molto importante nche e ultimamente ha subìto un calo di "visite", Ma per una porta che si chiude, se ne apre un'altra. Adesso scrivo per la rivista o meglio un giornalino mensile di Roma "UNA CITTA'" tramite la giornalista-scrittrice FRANCESCA DE CAROLIS; credo che proprio in qusto mese di novembre uscirà un mio pezzo su quello che sta succedendo qui a Opera. Cosa succede? Adeso te lo racconto. Il provveditorato di Milano il DAP [?] hanno un progetto per questo carcere. Dovrà diventare un carcere a sorveglianza attenuata dove i detenuti si gestiscono da soli. Ma questo progetto "molto umano" è solo pe i detenuti comuni; non certo per noi. Noi siamo d'impaccio. Così hanno deciso di trasferirci in un altro padiglione ma una volta lì non ci saranno più dii Ag1 [?], bensì solamente una. Questo comporta che dovremmo stare in cella in due in uno spazio che è già una vergogna per una sola persona. Non possono obbligare gli ergastolani a mettersi in cella in due perciò, che non accetta, verrà trasferito. Io, come molti altri, non ho
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accettato . Dieci di noi sono già stati trasferiti in altri istituti (qualcuno ha già scritto che stanno molto bene, sicuramente meglio di qui). Credo che sarò il prossimo ad essere trasferito, cioè prima del 10 novembre, data per la quale passare nell'altro padiglione,
Vada come vada, Caro Lillo non potrò accettare di condividere il mio spazio cella con un altro detenuto. Non potrei più studiare, verrebbe meno quella tranquillità che mi sono conquistato negli anni. L'alzarmi di notte (quelle notti 'insomma) per studiare ; stare nel totale silenzio per rilassarmi insomma, verrebbe a mancare la volontà [?] che dà la forza per sopravvivere in questo inferno e io questo non posso permetterlo. Non permetterò che a causa delle loro esigenze di posto letto io rischi una involuzione della mia personalità. In un altro carcere verrebbe meno questa farsa del computer; avrei il mio e potrei così ricominciare a mettere mano al mio libro iniziato tanti anni fa. Forse così si potrà avverare quello ch hai detto a mio figlio, cioè potrà diventare il mio agente. Ma se rimango in questo carcere difficilmente si potrà avverare. Qui saremo sempre più isolati in una sezione tra tante altre di cui non possiamo incontrare i detenuti d quel regime differente dal nostro. Saremo ancora più etichettati.Altro...
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