martedì 15 settembre 2015

pro Emilio

Detto fra noi, Emilio si sta dannando l'anima ma non riesce a tirare un ragno dal buco. Quarant'anni di mala gestio gli son piombati addosso, un prefetto che pure per tre anni ha locupletato diarie e missioni qui a Racalmuto a fingere di controllare carte subito serrate nella "porta accanto" e che ora si erge a dominus dell'impossibile, corte dei conti che vorrebbe da questa amministrazione miracolosi toccasana di effettive ed ancora impunite infiltrazioni mafiose, malandrini che fanno gli autotrasportatori di monnezza sempre uguale, moralisti che belano ora perbenismi comici, falsi appaltanti ora al comando del comune e poeti e scrittori esterovestiti che predicano stigmatizzano inculcano sobillano politicizzano magari con sorelle fratelli amici e parenti insinuati tra LSU comunali o come COCOCO del Comune. Mi si dice che il povero Emilio si è rassegnato. Farò passare - dice - questo quinquennio, lascerò che dopo mi si addossi tutta la mala gestio dei miei ora moralizzati predecessori e quindi tra me e me dirò come il medico dai capelli crespi: feci quod potui faciant meliora potentiores.


http://www.racalmutocivile.it/
?p=231
 

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