D’Alema: “I giovani voteranno No al referendum”
L’ex premier: «Legge pasticciata e fortemente accentratrice»
LAPRESSE
Massimo D’Alema ospite di In Mezz’ora
16/10/2016
torino
«La grande maggioranza dei giovani voterà No al referendum,anche perché sono elettori del Movimento 5 Stelle. L’elettorato del Pd è sui 55 anni in media, quando Renzi parla a nome dei giovani, non c’è riscontro statistico». Massimo D’Alema a «In mezz’ora» su Rai3 torna a parlare del referendum. E ribadisce la critiche alla riforma costituzionale: «Una legge pasticciata, fortemente accentratrice». E ancora: «Io la contrasto perché guardo agli interessi e alla democrazia».
LEGGI ANCHE - Berlusconi: “Nelle piazze per un No convinto al referendum”
I due scenari post voto
D’Alema disegna due scenari dopo il 4 dicembre. «Se vince il No niente elezioni anticipate e saranno obbligati a cambiare la legge elettorale». Ma - spiega - se vince il Sì «abbiamo un ulteriore scivolamento a destra, si consolida quel processo politico chiamato del partito della nazione. Di una formazione politica che coincide con l’attuale maggioranza di governo, con un netto spostamento verso il centro del Pd e una separazione ancora più profonda della sinistra italiana».
La riforma dell’Italicum
L’ex presidente del Consiglio spiega di non credere molto al lavoro della Commissione istituita dal Pd per modificare l’Italicum: «Auguri, è una discussione accademica, prima del referendum non si cambia nulla». La prima riunione del comitato nel quale fanno parte i capigruppo Zanda e Rosato, il presidente Pd Orfini e il vice segretario Guerini e Gianni Cuperlo si dovrebbe tenere martedì.
LEGGI ANCHE - Benigni alla Casa Bianca con Renzi
Renzi da Obama
Renzi, invece, volerà negli Stati Uniti per una cena con Obama che potrebbe fare un assist al governo sul referendum in nome della stabilità. Con il presidente del Consiglio oltre a Benigni, alla sindaca di Lampedusa Nicolini, alla direttrice del Cern Gianotti e alla campionessa paraolimpica Bebe Vio, ci saranno anche il regista Sorrentino, il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone e lo stilista Giorgio Armani.
LEGGI ANCHE - Berlusconi: “Nelle piazze per un No convinto al referendum”
I due scenari post voto
D’Alema disegna due scenari dopo il 4 dicembre. «Se vince il No niente elezioni anticipate e saranno obbligati a cambiare la legge elettorale». Ma - spiega - se vince il Sì «abbiamo un ulteriore scivolamento a destra, si consolida quel processo politico chiamato del partito della nazione. Di una formazione politica che coincide con l’attuale maggioranza di governo, con un netto spostamento verso il centro del Pd e una separazione ancora più profonda della sinistra italiana».
La riforma dell’Italicum
L’ex presidente del Consiglio spiega di non credere molto al lavoro della Commissione istituita dal Pd per modificare l’Italicum: «Auguri, è una discussione accademica, prima del referendum non si cambia nulla». La prima riunione del comitato nel quale fanno parte i capigruppo Zanda e Rosato, il presidente Pd Orfini e il vice segretario Guerini e Gianni Cuperlo si dovrebbe tenere martedì.
LEGGI ANCHE - Benigni alla Casa Bianca con Renzi
Renzi da Obama
Renzi, invece, volerà negli Stati Uniti per una cena con Obama che potrebbe fare un assist al governo sul referendum in nome della stabilità. Con il presidente del Consiglio oltre a Benigni, alla sindaca di Lampedusa Nicolini, alla direttrice del Cern Gianotti e alla campionessa paraolimpica Bebe Vio, ci saranno anche il regista Sorrentino, il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone e lo stilista Giorgio Armani.
Nessun commento:
Posta un commento