mercoledì 25 ottobre 2017

Il signor Governatore non potrà non rispondermi: ma ripulisca tutte queste cloachette che millantano credenziali presso Via Nazionale 91 per una sorta di voto di scambio: sta qui con me che forse alle prossime elezioni un posticino se non alla presidenza nel CdA della CSR te lo faccio avere. Leone incazzatismo per essersi fatto buggerare dai sociafascisti di Papi strumentalzza questo buridano sicano che nella sua accademia degli asinelli non sapendo se bere o mangiare mi cassa così per un suo uzzolo persdomale, Cottini l'emigrato notte tempo della BI mi caccia perché stavo facendo fallire lo scellerato inciucio di comunisti che mandano un fascista alla presidenza CSR (parigi val bene una mensa riccamente imbandita), il nazista zio adolfo (che cavolo c'entra con la BI!) divorzia con Leone e gli procura una scissione di mille sodali BI, Leone corre ai ripari assorbento lo pseudo sindacalismo di Davy. La Daniela nazionale con la sua rometta targata Bankitalia la perdono (per ora). Uni spettacolo indecente, ad un livello culturale da angiporto genovese prima che Grillo divenisse lo stratega d'Italia. Il prete suibiacense che sgrammaticando detta anatemii e ostracismi, dialoghi talmente beceri da fare apparire la Banca d'Italia un nosocomio di imbecilli. E Visco, in questo delicato momento in cui i politici finalmente non vredono l'ora di fargli la festa, può tollerare sifaftto scadimento di immagine, sifatto travestimento con l'estraneo logo della ancora intemerata Banca d'Italia. Che aspetta ad intervenire?
Può il governatore Visco, (il direttorio, gli organi di controllo di BI. il CSBI,) tollerare, permettere forse accreditare una invereconda ignobile becera gazzarra come questa che usurpa impunemente il rispettabilissimo logo BANKITALIA? e vale pure per altre analoghe accademie degli asinelli capitanate dai vari estromessi BI come Cottini, come zio adolfo come gli Stalio ed Ollio di romanesca sghignazzata.
Signor Calandrino siculo di Cattolica Eraclea, sedicente amministratore di un'accademia degli asinelli che usurpa il glorioso nome di Bankitalia, come si può permettere di censurarmi con piglio mafioso stoppando il mio diritto di replica a subcolti maldipomati alla Gaviglia che si permettono indisturbati di gratificarmi di insolenze raglianti?
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2017 alle ore 23:58.
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Amministratore · 32 min
Banca d’Italia, perché è un’authority “diversa”
Ci sono le istituzioni, con i loro statuti e le regole che ne definiscono ruoli, funzioni e livelli di autonomia. E poi ci sono gli uomini, che “pro
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Nicola Arenare
Nicola Arenare Ibrida.....
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Lillo Taverna
Nuovo membro · Ieri alle 9:26
Caro Francescantonio questo tuo acuto richiamo ad una kantiana dissociazione mi fa venire alla mente l'alibi ultrarosso dei passati miei tempi d'impegno politico tra una ragione cupa e una volontà alacre. Nente ora per me di più fallace. Si aggrappo a G.B. Vico e dico che nella ascendente spirale dei corsi e ricorsi ogni fatto storico per il fatto stesso che è stato doveva essere e non poteva essere diversamente. Fatto storico il fascismo, fatto storico il duo contrapposto De Gasperi-Togliatti, fatto storico Moro, fatto storico il compromesso storico, ed altro. Aggiungerei Berlusconi. E Renzi?? per me già fatto storico o occiduo. In atto invece la rivoluzionaria palimngenesi du questo novello millennio che ovvio in contemporanea non riusciamo a leggerla razionalmente. Pensa un po' la Settima Potenza del mondo che si evolve regionalizzandosi pur sempre nel vortice di una inestricabile palingenesi postatomica con tanti comici 'pupi' sul teatrino della politica globalizzata: Trump, Putin, quel grassone koreano dal nome impronunciabile, Visco, Renzi, Salvni e Grillo e tanta altra pletora di marionette senza passione. Calogero Taverna
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Lillo Taverna
Lillo Taverna Dovrei rimbeccare con Leonardo Sciascia de' FUOCO ALL'ANIMA che ben spiega le sottigliezze diversificanti tra imbecillità e stupidità. Chissà come apparirei 'pomposo e arzicolato' alla traslucida intelligenza del licenziati dallo scolastico seminario s...Altro...
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Gestire
Sergio Gaviglia
Sergio Gaviglia Da povero diplomato, in materie tecnichr e non all'Accademia della Crusca, trovo stucchevoli le offese gratuite ammantate da una pletora di citazioni veramente dotte. Forse un maggiore rispetto, anche per chi non la pensa come noi, non sarebbe disdicevole.
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Ennio Anzilotti
16 h
Ma come sarà bello parlare semplice!!!!
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5 Lucia Galano e altri 4
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Assunta Russo
Assunta Russo Spesso non ci si potrebbe limitare alle battutine ma, va da sé, ognuno faccia quel che può. Escluderei volentieri lezioni in offerta e saccenterie varie...
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Maurizio Marini
23 ottobre alle ore 14:16
Dal SOLE 24 ORE del 23 ottobre 2017
Banca d'Italia, tutti i Governatori a palazzo Koch dal 1928 a oggi
La Banca d'Italia nacque il 1° gennaio 1894 e all'inizio la massima carica era quella di direttore generale. Fino al 1899 il direttore e i suoi due vice costituivano un Collegio di direzione. Poi lo statuto approvato nel 1899 abolì il Collegio di direzione e ridusse da due a uno i vice direttori generali. Il Direttorio fu istituito con la riforma statutaria del 1928 prevedendo un governatore e, a lui subordinati, un direttore generale e un vice direttore generale. Nel 1969 i vice tornarono a essere due. Con la legge 262/2005 il Direttorio è configurato come un organo collegiale composto dal governatore, dal direttore generale e dai vice direttori generali.

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