Regionali, Orlando attacca il Pd: "I dirigenti hanno ostacolato le liste
Il sindaco, big sponsor di Micari: "Continuo a sostenete i rettore ma non è stato possibile esportare il modello Palermo a livello regionale"
"A Palermo - spiega Orlando - alle ultime amministrative, si è assistito a un esempio di buona politica legata agli interessi della città. Tutti i partiti del centrosinistra, da Rifondazione ad Ap, si sono riconosciuti in un programma e hanno accettato di mettere da parte le bandierine. Quell'iniziativa vincente di civismo politico abbiamo tentato di importarla a livello regionale, attorno a un nome qualificato come quello del rettore. Dobbiamo partire da lì per capire, anzi per capire poco, cosa è successo dopo".
"Avevano detto tutti sì - continua - anche Si e Mdp, a quel progetto. Poi hanno prevalso altre logiche che nulla hanno a che vedere con la Sicilia. E ha subito un duro colpo quella che doveva essere un'iniziativa innovativa. Risultato: in Sicilia ci troviamo con quattro poli anziché tre. E questa divisione, dal primo momento, ha avvantaggiato la destra e M5S". Orlando punta il
Molti candidati che avevo già trovato sono stati scoraggiati a correre con me dagli alleati. Il tutto per il timore di qualche notabile di perdere consensi da far valere dopo il 5 novembre per avere un seggio alle Politiche. Ciò che è successo, al momento della formazione delle liste, ha impedito il realizzarsi di un progetto di cambiamento"
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